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Comunale
03/10/1976
h.15.00
TORINO - SAMPDORIA 3-1 (2-0)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C. (all'8' Butti), Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Garritano. All.: Radice.
Bologna: Cacciatori, Arnuzzo, Ferroni, Tuttino, Zecchini, Lippi, Orlandoni, Bedin, De Giorgis, Savoldi (al 56' Chiorri), Saltutti. A disposizione: Di Vincenzo, Callioni. All.: Bersellini.
Arbitro: Benedetti di Roma.
Reti: Graziani 4', 7' (T), De Giorgis 50' (B), Pulici 87' (T).
Spettatori: 35.198, di cui 16.000 abbonati (dato da stabilire) e 19.198 paganti per un incasso di 46.462.100 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 ottobre 1976]
Lo spegnersi di un fuoco d'artificio provoca sempre delusione: così i tifosi del Torino sono usciti dallo stadio lieti per il 3 a 1 alla Samp, ma non completamente soddisfatti. Ma converranno che era impossibile che i granata, perso capitan Sala bloccato da un stiramento dopo sei minuti, giocassero tutta la gara al ritmo del primo quarto d'ora, nel quale la squadra di Radice ha offerto in tema di manovra corale, di attacchi sostenuti da inserimenti decisi sulle fasce laterali, tutto quanto di meglio si possa pretendere da una squadra di calcio. Un avvio folgorante, con palla giocata "di prima", scambi secchi, il tutto sorretto da una potenza atletica notevole; gol di Graziani di piede e di testa al quinto ed al settimo minuto, una rete ancor più bella annullata, fra le due, allo stesso attaccante. I liguri, scesi in campo con uno schieramento nelle intenzioni non strettamente difensivo (due punte, De Giorgis e Saltutti, più una mezzala d'attacco quale Titti Savoldl) sono stati costretti a ripiegare, ed a votarsi ad un gioco ostruzionistico, costellato di falli e di placcaggi, che solo un arbitro di nessun polso quale il romano Benedetti ha tollerato, ma sul quale i blucerchlati non possono certo pensare di impostare la stagione. Nei suo momento magico, il Torino non ha neppure avvertito le scorrettezze avversarie. Claudio Sala giocando largo entrava come un coltello nel burro della difesa ligure, Zecchini era subito in gravi difficoltà contro lo scatenato Graziani mentre Arnuzzo doveva subito impiegare la maniera forte contro un Pulici in giornata da leone, deciso e combattivo su ogni palla. Appena il tempo di accorgersi delle buone intenzioni granata che arrivavano i gol. Cacciatori parava a terra una bordata di Pulici ben lanciato dalla destra da Patrizio Sala, poi era Pecci a cercare sulla sinistra Claudio Sala con un tocco preciso. Il capitano aggirava Ferroni e centrava lungo, Pulici con uno stacco notevole schiacciava di testa la palla verso Graziani che la toccava dolcemente in rete, con Cacciatori a metà strada fra i due "gemelli". Il tutto come gioco di prestigio in un'area affollata di maglie blucerchiate: tic-toc tac-pum ed uno a zero, con lo stadio fiorito di bandiere granata. Insisteva il Torino, ripartiva Sala, stavolta Ferroni sul fondo riusciva a mettere in angolo mentre nel calciare Claudio avvertiva una fitta alla coscia. Era poco più del sesto minuto, il capitano si fermava con la mano sul punto dolorante ed assisteva, ancora sul campo, al secondo gol della squadra. Partiva il corner di Zaccarelli, la palla sorvolava la mischia, era toccata da un difensore e andava verso il fondo dove Graziani lesto l'agganciava, la riportava due metri indietro con palleggio sicuro, quindi con una staffilata al volo la infilava in rete dopo carambola con la parte inferiore della traversa. Nuova ondata di entusiasmo, ma Benedetti annullava per concedere un corner: Il granata aveva recuperato la palla già oltre la linea di fondo. Qualche protesta, poi dalla bandierina calciava il piedone di Pecci e Graziani faceva pronta vendetta infilando di testa con una zuccata violenta, sulla destra di Cacciatori vanamente proteso in tuffo. Il gioco riprendeva con Butti al posto di Claudio Sala, che se ne andava fra un coro di applausi. Il Torino perdeva una grossa spinta offensiva, ma sullo slancio insisteva e la difesa della Samp correva altri pericoli. Al 12' Pulici alzando la palla di piatto oltre la traversa su lancio preciso di Zaccarelli, graziava Cacciatori, poi erano i liguri a farsi vivi in avanti: prima Tuttino concludeva in corsa da ottima posizione con una botta bassa facile preda di Castellini, quindi De Giorgis filtrava bene evitando Mozzini e Caporale, per concludere con un bolide trasversale che Castellini ribatteva in angolo a pugni chiusi. Quella della Samp era una fiammata, tornavano sotto i granata. Al 22' partiva bene Butti sulla destra lanciato da Patrizio, e sul centro basso si avventava Pulici avvinghiato con Arnuzzo: Il tocco in scivolata del bomber mandava la palla un metro a lato. Subito dopo, su una punizione, Pecci toccava per Graziani che apriva verso Pulici il quale però non poteva far altro, da posizione scomoda, che calciare addosso a Cacciatori lanciato in una uscita coraggiosa e provvidenziale. Ancora Pecci a cercare Zaccarelli in avanti con un lancio filtrante, ma Zac voleva strafare, dribblare anche il portiere, ed invece perdeva la palla sull'uscita in scivolata di Cacciatori e rimediava anche una dura botta alla caviglia. Ancora un "numero" di Graziani che saltava due avversari in palleggio poi calciava alto, quindi il Torino rallentava il ritmo, pensava di poter tirare un po' il fiato, cadeva in quelle distrazioni che fanno ammattire Radice, sempre meno propenso ad archiviare i momenti di "allegria" dei suoi sotto la qualifica di peccati di gioventù. Ad un ritmo inferiore, tentando maldestramente di congelare la gara, Il Torino di colpo accusava in modo chiaro l'assenza di Claudio Sala. Butti faceva virtualmente l'ala tornante, ma non avendo scatto e dribbling sufficienti, né le intuizioni per cambiare zona (il suo ruolo è a centrocampo, dove impone una notevole continuità d'azione) finiva per essere di aiuto limitato, e di bloccare il corridoio in cui si sarebbe dovuto lanciare in appoggio Patrizio Sala che doveva frenare gli slanci. La Sampdoria ne approfittava per vincere qualche duello, ed appoggiare meglio gli avanti. Il gol dei liguri arrivava al 5' della ripresa: la difesa granata giocava in punta di piedi, ed invece Giorgis staffilava di shoot dal limite infilando Castellini sulla sinistra, a filo di montante. Il 2 a 1 non consentiva più ai granata di cincischiare, la squadra riprendeva a forzare ma passavano alcuni minuti prima che il gioco ritrovasse tono. Tentava Pecci da lontano e la palla finiva alta, la stessa fine faceva una bella rovesciata di Pulici, quindi era ancora il vicecapitano a tentare la botta bassa ma trovava Cacciatori pronto alla parata. Al 12' l'illusione del gol: al termine di una bella manovra a largo respiro condotta da Patrizio e da Zaccarelli, Graziani controllava e staffilava sulla rete esterna, sbagliando mira di un soffio. Gli assalti granata erano continui, ma via via meno lucidi. Ancora una bella manovra Saivadori-Pulici al 38', Cacciatori si opponeva ancora da campione alla staffilata di Paolino, ma al 42' riusciva solo a toccare ma non a fermare il bolide a mezz'altezza che il capocannoniere granata scagliava con rabbia, dopo uno scatto deciso. Era il 3 a 1, il punteggio prendeva dimensioni più aderenti all'andamento della partita.