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Comunale
20/10/1976
h.20.30
TORINO - BORUSSIA MONCHENGLADBACH 1-2 (0-1)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C. (al 23' Pulici), Butti, Graziani, Zaccarelli, Garritano. A disposizione: Cazzaniga, Gorin, Bertocchi, Blangero. All.: Radice.
B.Mönchengladbach: Kneib, Vogts, Schäffer, Wittkamp, Bonhof, Stielike, Wohlers, Wimmer (al 57' Klinkhammer), Simonsen, Heidenreich, Heynckes. A disposizione: Heidenreich, Stelicke, Heynckes. All.: Lattek.
Arbitro: Hungerbuhler (Svizzera)
Reti: Vogts 28' (B), Aut.Wittkamp 64' (T), Klinkhammer 78' (B).
Spettatori: 71.000 circa, stadio esaurito in ogni ordine di posti, di cui 65.935 paganti per un incasso di 269.292.500 lire.
Note: Ammoniti Garritano ed Heidenreich.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 ottobre 1976]
Garritano e non Pulici per l'assalto di apertura al Borussia. Radice ha giocato il tutto per tutto, puntando sulla verve, sulla voglia di imporsi, sul carattere del ragazzo di Cosenza che tante prove valide aveva già offerto nella stagione. La panchina può essere stata dura per Pulici, ma con il suo gesto indubbiamente coraggioso Radice ha voluto andare fino in fondo, verso la riqualificazione totale d'un goleador splendido ma che ha avuto un inizio di annata difficile, anche a causa d'una condizione fisica imperfetta. Pulici quindi eventuale sostituto di Sala o d'una delle due punte all'avvio del match, con il Torino subito all'attacco e il Borussia subito a dimostrarsi quadrato, solido, ad uno stadio gremito già mezz'ora prima dell'inizio. Quasi settantamila spettatori, 260 milioni di incasso, una nuova grossa prova del pubblico torinese che segue i granata e la Juventus anche a prezzo di robusti salassi periodici. Il Torino con Garritano notizia boom dell'ultima ora, il Borussia nella formazione indovinata a Caselle più che annunciata dall'ineffabile trainer Lattek, il quale con la sua altezzosità, malgrado il primato in classifica del campionato nazionale, sembra avere stancato anche i dirigenti del Borussia, propensi a lasciarlo andare a fine stagione. Se al Torino è mancato Pecci per questa grossa partita, il Borussia ha dovuto fare a meno di Danner, come il granata grosso elemento di centrocampo, nonché di Koeppel. Scelta tecnica, invece, quella del portiere titolare Kleff lasciato in panchina in quanto a corto di condizione. Rispetto alla squadra che affrontò ed eliminò la Juventus nella precedente edizione della Coppa, mancava tra gli ospiti anche il danese Jensen, ceduto al Real Madrid. Si sono delineate subito le marcature difensive, ma anche a centrocampo accoppiamenti abbastanza fissi, con Bonhof a guardia di Claudio Sala, con Stielike addosso a Zaccarelli e Wholhers di fronte a Butti. Da parte granata, in difesa, Mozzini ha preso in consegna Heynckes, mentre Salvadori è andato sul piccolo e scattante Simonsen e Danova ha affrontato Heidenreich. Sul fronte opposto, Garritano ha avuto l'onore di essere controllato da Vogts, l'uomo al quale la Nazionale tedesca affidò Cruyff nella finale mondiale del 1974. Per il Torino la partita si è subito rivelata molto difficile, in quanto l'assenza di Pecci si è fatta sentire al di là delle previsioni. Privi di un cervello a centrocampo, i granata si sono troppo spesso spezzati in due tronconi e Butti ha subito dimostrato di non essere in grado, pur impegnandosi a fondo, di tenere le fila nella zona cruciale del terreno. Se si aggiunge che Claudio Sala era evidentemente al cinquanta per cento, si manteneva fuori della mischia, non scattava, non tentava gli affondo, si può capire come la squadra di Radice abbia affrontato questo primo turno di Coppa con un gioco nettamente inferiore a quello che solitamente le è possibile. La squadra tedesca ha controllato con disinvoltura il forcing iniziale dei granata, facendo subito vedere quanto fosse pericolosa in contropiede. Scambi stretti, palleggi sicuri, fiondate improvvise e grossi rischi per la difesa granata chiusa per fortuna con sufficiente autorità da Caporale. Il Torino è andato vicino al gol al 4' quando, dopo una punizione di Claudio Sala, respinta dal portiere, Patrizio Sala ha calciato con forza dal limite, ed Heynckes ha respinto la palla alla meglio. I granata hanno Invocato il rigore sostenendo che la sfera era finita sul braccio dell'avversarlo, ma l'arbitro ha fatto cenno di proseguire e se il fallo c'è stato è parso certamente involontario. Il primo bell'affondo del Torino si è avuto tre minuti dopo con Claudio Sala sulla destra e centro alto di poco per Graziani e Garritano, lungo di un soffio per Zaccarelli. Ne ha approfittato il Borussia per rispondere con uno dei suoi contrattacchi veloci. I granata sono stati fortunati al 20', su contropiede non ha funzionato la tattica del fuorigioco, Danova è andato in extremis a chiudere Simonsen, ma la botta era già partita e Castellini ha visto il pallone rimbalzare contro la base del montante alla sua destra e lo stesso Simonsen, nel rimbalzo, ha calciato alto. La partita è diventata un'avventura, una continua invenzione per il Torino a partire dal 23', quando Claudio Sala zoppicante è uscito dal campo ed è entrato Pulici. Squadra granata a tre punte, quindi, un Torino tutto attacco e ancora meno forte a centrocampo, dove il Borussia ha potuto imporre sempre più la sua superiorità di manovra. Quattro minuti dopo l'uscita del capitano, i tedeschi sono andati in vantaggio, e mai gol è parso tanto logico facendo il confronto tra la loro organizzazione di gioco e le manovre avventurose e frenetiche cui era costretto il Torino. L'azione è partita da metà campo su un errore di Zaccarelli; è partito Stiellke, ha scambiato bene con Vogts che si è liberato alle spalle della difesa e la cui botta secca non ha lasciato scampo per Castellini. Il Borussia ha avuto ancora la possibilità di raddoppiare, poi il Torino si è organizzato alla meglio, ha portato qualche offensiva coraggiosa, ma sempre si è trattato di improvvisazioni difficili da concretare di fronte a una squadra bloccata su uomini esperti e validissimi. Miracolosamente il Torino è riuscito a riorganizzarsi nel quarto d'ora d'intervallo e si è presentato nella ripresa di nuovo abbastanza ordinato, malgrado costretto ad uno schieramento chiaramente anomalo dalle tre punte in avanti. I granata poi hanno cercato di reagire con il grande cuore alla superiorità tecnica e di organizzazione degli avversari. E' chiaro che la partita è diventata una corrida, ma non si vede cosa altro avrebbero potuto fare gli uomini di Radice se non puntare sulla loro grande condizione atletica e sullo spirito che li anima anche nei momenti più difficili. Il Borussia, preso di petto da una squadra che forse credeva già finita, ha sofferto in difesa ed ha sempre più dovuto limitarsi a sporadici contropiede ed ha pure dovuto ricorrere alla melina in avanti per perdere tempo. Il trainer Lattek ha sostituito al 13' lo stanco Wimmer con Keluckhammer, ma il Torino ha continuato a premere in qualche modo. La partita ha avuto prima un fallo di Wittkamp su Zaccarelli con vendetta di Pulici, poi un duro scontro tra Heidenreich e Danova ha fatto temere che la partita degenerasse, poi l'arbitro in qualche modo è riuscito a sedare le mischie ed al 20' il Torino ha pareggiato al termine di un'azione confusissima ma vigorosa. Dopo un corner calciato da Butti, la palla è stata respinta dalla difesa, Mozzini al limite prima ha subito un fallo, poi ha a sua volta compiuto un intervento irregolare a gamba alzata, l'arbitro ha lasciato correre, e dal limite Patrizio Sala ha piazzato una botta che è andata a rimbalzare contro il libero Wittkamp, si è impennata ed è finita in porta. Autogol di Wittkamp quindi ma pareggio granata. Uno a uno quindi su autorete del libero del Borussia . L'entusiasmo per il pareggio ha dato slancio al granata, ma purtroppo prima Pulici, su lancio di Zaccarelli, quindi tutte e tre le punte su centro di Butti (clamoroso l'errore finale di Garritano che a cinque metri dalla porta non ha saputo mettere il pallone dentro) hanno fallito occasioni davvero clamorose. Subito dopo Zaccarelli, con un tiro al volo di sinistro dal limite, ha incocciato in pieno il montante alla sinistra del portiere. Sul contropiede è andato via Simonsen e Castellini con un'uscita tempestiva, è riuscito a fargli allungare la palla favorendo il recupero di Caporale. Poco dopo però, al 34', il Borussia è tornato in vantaggio. Su una punizione calciata da Bonhof i difensori granata hanno compiuto l'errore di portarsi tutti in barriera ed il tedesco ha calciato verso Klinkhammer, libero sulla sinistra. La botta trasversale di questi ha battuto Castellini.