WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
06/03/1977
h.15.00
TORINO - FIORENTINA 2-0 (0-0)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Garritano, Butti. All.: Radice.
Fiorentina: Mattolini, Tendi, Rossinelli (al 61' Sacchetti), Pellegrini, Galdiolo, Restelli, Bagnato, Gola, Casarsa, Antognoni, Bertarelli. A disposizione: Ginulfi, Zuccheri S. All.: Mazzone.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Mozzini 50', Pulici 67'.
Spettatori: 44.482 di cui 16.498 abbonati e 27.984 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 marzo 1977]
Mattolini il migliore della Fiorentina, Castellini virtualmente disoccupato, tutti i granata vittoriosi nel confronti diretti, con davanti al portiere un Caporale di nuovo lucido in ogni intervento: la somma delle impressioni testimonia del merito, e dell'autorità, con la quale il Torino ha ripreso il suo cammino in campionato dopo lo stop dell'Olimpico. Dire che per i granata questa era una verifica della condizione di forma complessiva è solo fotografare la verità: Radice è andato in panchina, ed i giocatori in campo, con in testa una diagnosi precisa del momento che stavano attraversando. Come sempre accade, e solo chi ha carattere ci riesce, il guardare in faccia i difetti - piccoli o grandi che siano - è trovare già la chiave per eliminarli. Un Torino di nuovo perfetto, quindi, prendendo come termine di paragone le migliori esibizioni del modello scudetto? Non ancora, ma sulla strada di essere quel Torino. Quattro elementi, Mozzini, Danova, Claudio Sala, Zaccarelli, sono In condizioni fisiche a dir poco strepitose, Pecci è prepotentemente avviato a tornare il giocatore di Bologna (prime giornate, ricordate?), di Caporale si è detto, Castellini ha scordato ogni arrabbiatura, Salvador! regge anche all'influenza, Graziani gioca con un solo ginocchio buono ma non si tira indietro. Pulici e Patrizio Sala nono apparsi in progresso. Ieri la squadra ha saputo ritrovarsi sul terreno giocando inizialmente con grande umiltà e concentrazione, rinunciando per calcolo alla consueta partenza-sprint per attaccare magari ad un ritmo inferiore ma senza correre pericoli, ragionando sugli schemi e sulle posizioni dei singoli. Con il procedere della partita, con il netto sopravvento di Zaccarelli su un Antognoni troppo fiacco per impensierire gli avversari con pochi numeri in bello stile, Il Torino ha controllato la situazione con sempre maggiore autorità, il suo centrocampo ha preso a comandare il gioco con continuità, tornando ad applicare il pressing, riprendendo a sfruttare le fasce laterali da qualche domenica utilizzate solo dall'inesauribile Claudio Sala. E cosi per la Fiorentina non c'è stato più scampo. La squadra di Mazzone, con un Casarsa dominato da Mozzini e priva di Caso, in avanti non ha mal potuto rendersi pericolosa, e si è ridotta a faro barriere richiamando spesso tutti, salvo il centravanti, nella sua metà campo. I toscani sono riusciti a lungo ad imbrigliare in qualche modo Pulici e Graziani, ma uscendo dagli spogliatoi dopo l'intervallo il Torino ha cambiato marcia, ed è andato subito in gol con un perentorio inserimento di testa di Mozzini, ha intensificato gli attacchi, si è visto respingere sulla linea un altro colpo di testa di Pecci, ha visto Mattolini compiere ''miracoli'', ha raddoppiato con Pullcl. Il solo brivido della partita, Castellini l'ha sentito nel finale quando il ''tredicesimo'' Sacchetti (entrato al posto di Rossinelli) si è presentato solo in area granata dopo il via libera di Menegali e del guardalinee impassibili di fronte ad un fuori gioco neppure da moviola. E Luciano partiva in uscita, rimediando una botta ma deviando in angolo. L'arbitro Menegali ha davvero deluso al Comunale. Dopo un avvio sin troppo governativo ha incominciato ad inanellare una clamorosa serie di errori tecnici nella valutazione dei falli, bloccando ogni takle scivolato di Claudio Sala (ed ammonendolo poi per proteste), Ignorando un penalty su Graziani (poteva essere il 3 a 0), inventando dei fuori gioco per lasciarne correre uno clamoroso. Il capolavoro l'ha raggiunto quando ha lasciato che Casarsa tirasse un calcio a gioco fermo a Mozzini a terra (con fallo già fischiato a favore del viola) senza ammonirlo, solo perché il giocatore viola si ora già meritato un cartellino giallo ed un secondo intervento avrebbe voluto dire espulsione. I direttori di gara troppo calcolatori raramente piacciono: la partita va accompagnata, non comandata, dall'uomo del fischietto. Il Torino ha iniziato la gara in attacco, ma senza forzare il ritmo. Tuttavia già al sesto minuto una triangolazione rasoterra Claudio Sala-Pecci-Graziani dava la misura della concentrazione dei granata. Su lancio di Patrizio, Claudio scattava poi sulla destra e Graziani metteva sul fondo, di testa, il cross del compagno. Un bel recupero di Pullci a metà campo, all'11', consentiva a Pecci di partire in un corridoio utile, ma ''piedone'' calciava da lontano e per Mattolini era ordinaria amministrazione. Ancora un ''numero'' Claudio-Graziani (tacco)-Claudio e botta del capitano respinta a pugni dal portiere, che doveva ancora opporsi ad un rasoterra di Pecci, fermare poi un pericoloso centro radente di Pulici, respingere una botta torte ma centrale di Graziani, ribattere Inarcandosi un colpo di testa a parabola di Graziani e, in chiusura del tempo, mettere In angolo una staffilata di Pulici. I granata aumentavano gli sforzi in apertura di ripresa, le difficoltà immediatamente aumentavano per la Fiorentina. Una manovra Patrizio Sala-Pecci era conclusa da un tiro deviato in angolo, Claudio calciava il corner, se lo vedeva respingere sui piedi, ricacciava In mezzo un pallone sul quale si avventavano di testa Pecci e Graziani: la botta era del primo, con Mattolini fuori causa, ma Pellegrini sulla linea allontanava in acrobazia. Gol solo rimandato. Al 5' capitan Sala batteva da destra una punizione lunga, sul secondo palo, e dalle retrovie sbucava Mozzini per schiacciare la palla in rete di testa, con violenza. Il gol scatenava i granata, che non lasciavano alla Fiorentina che un abbozzo di reazione. Graziani e Pulici non arrivavano in tempo su un cross di Patrizio, poi era Graziani (ancora cross di Pat Sala) a stoppare con comodità la palla con il petto per calciare però diritto sul petto di Mattolini. Rossinelli aveva la peggio in un takle rabbioso con Claudio Sala, cercava di restare in campo ma doveva poi cedere il posto a Sacchetti. Il Torino insisteva all'attacco ed al 22' raddoppiava. Ancora un corner, una mischia, tiro di Zaccarelli ribattuto, stop e botta di Pullci, la palla era sfiorata da Mattolini e finiva in rete. Sul 2 a 0 il Torino si distendeva, rischiava il contropiede di Sacchetti partito in fuori gioco, poi chiudeva dominando lo stremato avversario. Alto un pallonetto su punizione di Pulici, precipitosa una conclusione di Patrizio Sala che aveva sradicato la sfera dai piedi di Pellegrini per andarsene da solo, al 41' partiva Claudio Sala, otteneva un corner e sul tiro dalla bandierina Mattolini alzava da campione la staffilata di Zaccarelli. Ancora angolo, tocco di Graziani, deviazione di Pulici e nuova prodezza del portiere, in tuffo, sulla linea di porta. All'ultimo minuto due placcaggi a Graziani, Il secondo in area, ma per Menegali era tutto regolare. Si è conclusa cosi, con i sapori del trionfo, una partita delicata per il Torino che, alla vigilia della trasferta di domenica a San Siro contro l'Inter, ha avute le risposte positive che cercava dal suo stesso gioco. Anzi, proprio in questa occasione la squadra ha saputo amministrare la gara meglio che in altre occasioni, senza correre rischi, cercando il gol senza affanno. Una prova di maturità che Radice ha accolto con soddisfazione: lui non ha mai dubitato, ma è sempre il campo - la domenica - di dover dire l'ultima parola.