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Comunale
24/08/1977
h.20.30
TORINO - FOGGIA 4-2 (3-0)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Santin, Sala C., Zaccarelli, Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Terraneo, Gorin, Garritano, Pileggi, Azzi. All.: Radice.
Foggia: Memo, Colla, Gentile (al 46' Sali), Pirazzini, Bruschini, Nicoli, Ripa (al 59' Savioni), Bergamaschi, Ulivieri, Del Neri, Bordon. A disposizione: Benevelli, Fabian, Talmone. All.: Puricelli.
Arbitro: Barbaresco di Cormons.
Reti: Graziani 13', 17' (T), Pulici 37' (T), Bergamaschi 49' (F), Bordon 65' (F), Zaccarelli 89' (T).
Spettatori: 20.000 circa.
Note: Nel Torino é assente Pecci per un indolenzimento inguinale. Serata calda, terreno buono, illuminazione perfetta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 agosto 1977]
Inizia stasera l'avventura del Torino in Coppa Italia. Questa volta, dopo tanti provini, ci sono i due punti In palio contro il Foggia. Circa 20 mila persone sugli spalti, curva Maratona al gran completo con il tradizionale accompagnamento di cori e tamburi. Nel Torino rientra, nel ruolo di libero, Santin che si è ripreso dal recente malanno muscolare; è invece assente Pecci che Radice preterisce non rischiare per un indolenzimento Inguinale. Zaccarelli torna dunque mezz'ala con la maglia n. 8, mentre Butti ha il 10 sulla schiena. Le principali marcature: Colla su Pulici, mentre Graziani è preso in consegna da Bruschini e Claudio Sala viene affidato da Puricelli a Gentile. Torino, insomma, non ancora in formazione tipo, non certo per volontà del trainer. Di fronte c'è un Foggia che non si fa molte illusioni sulla qualificazione nel torneo. I pugliesi sono reduci dalla disfatta di Marassi, da quella valanga di gol che non sembra aver scosso il morale di Puricelli, ma che certamente ha pesato sul collettivo. E' un Foggia ancora alla ricerca della condizione contro un Torino che già domenica nel match internazionale ha dimostrato di saper ritrovare la vena del tempi migliori. E, sin dalle prime battute, la partita prende una logica svolta. Ospiti sulla difensiva, Torino che si proietta subito in area di rigore. Trascorrono infatti pochi minuti e già Memo è in pericolo per le incursioni di Graziani e Pullci. Il gol granata è nell'aria. Non si fa attendere. Il Torino passa in vantaggio al 14' con Graziani. Il centravanti sfrutta un cross dalla fascia sinistra di Salvadori e batte con un gran destro Memo. Un'azione classica che la punta conclude con ottima scelta di tempo. Le recenti difficoltà sotto porta paiono ora un problema remoto. Graziani infatti non si accontenta e regala subito il bis. Trascorrono appena due minuti. C'è un calcio d'angolo dalla destra di Claudio Sala, sulla sfera irrompe Pulici che preferisce fintare per il "gemello". Graziani anticipa in spaccata Bruschini e, ancora di destro, scaraventa in rete. Nulla da fare per Memo. Il Foggia è in ginocchio. Ormai, per gli uomini di Puricelli è importante soltanto contenere il passivo in proporzioni dignitose. Castellini può riposare tra i pali perchè la squadra concede poco o nulla a chi gli sta di fronte. C'è continuità di manovra, un pressing che non permette respiro il Torino è intenzionato ad imitare il Genoa quanto a sagra di reti. La partita degli uomini di Radice risulta cosi veloce e piacevole. Al 23' è Zaccarelli cho si fa pericoloso con un colpo di testa e, sette minuti dopo, dà un saggio di bravura mandando la palla sulla faccia superiore della traversa. Il primo tempo deve riservare ancora emozioni. Se Graziani ha aperto con una doppietta, Paolo Pulici non vuole essergli da meno. Il suo momento giunge al 36'. C'è un corner battuto da Butti, c'è Pulici puntuale in area all'appuntamento. Grande incornata di Pupi e fa tre a zero. Il Foggia non può che agire con rassegnazione. Graziani ritrova, con il gol, sicurezza, Claudio Sala porta sempre scompiglio con classe, Pullci è più che mai vivo. E poi ci sono gli altri ad esaltare la forza del complesso: una difesa senza incertezze, un centrocampo che può contare sulla notevole spinta di Patrizio Sala. Ripresa. Dovrebbe essere una formalità e invece arrivano emozioni anche per i granata. I pugliesi, che non hanno nulla da perdere, vanno subito all'offensiva. Dopo 4' riescono a ridurre il passivo. Bergamaschi, lanciato da Nicoli, sorprende Castellini con un forte tiro che s'insacca sotto la traversa. E' il momento del Foggia. Al 51' c'è un episodio contestato. Bordon entra in area, ma cade a terra per un intervento falloso di Santin. E' rigore netto, che Barbaresco decide invece di non concedere. La partita scade di tono e il Torino è convinto di avere il risultato in tasca. Grave errore del granata che favoriscono così l'iniziativa degli avversari. Ad una cannonata di Pulici sventata da Memo, gli ospiti rispondono infatti con un'altra rete. La difesa del Torino pare ferma quando Salvioni offre un buon pallone a Bordon che non si lascia scappare la grande occasione. Nonostante la rincorsa di Danova, la punta trafigge un Castellini che con gesti eloquenti fa capire ai compagni di reparto il suo stato d'animo. Adesso la gara si accende, c'è anche qualche scorrettezza, ci sono due squadre che offrono continui capovolgimenti di fronte. Il Torino vuol farsi perdonare per queste licenze difensive; ci va vicino con un atterramento di Claudio Sala in area che meriterebbe il penalty (Barbaresco sorvola ancora) e con una traversa di Graziani alla mezz'ora. E ci riesce in parte ristabilendo le distanze con Zaccarelli che, all'89', segna il quarto gol con un gran tiro di sinistro.