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Comunale
03/12/1978
h.14.30
TORINO - NAPOLI 0-0
Torino
: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Mozzini, Zaccarelli, Sala C., Sala P., Iorio, Pecci, Pulici. A disposizione: Copparoni, Erba, Greco. All.: Radice.
Napoli: Castellini, Bruscolotti, Ferrario, Caporale, Catellani, Pin, Pellegrini, Vinazzani, Savoldi, Majo, Filippi. A disposizione: Fiore, Tesser, Capone. All.: Vinicio.
Arbitro: Casarin di Milano.
Reti: -
Spettatori: 39.149 di cui 10.156 abbonati e 28.993 paganti.
Note: Espulso il tecnico del Napoli Vinicio all'87', per proteste. Ammoniti Catellani, Vinazzani, Filippi, C.Sala e Pecci. Osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Oreste Balbo, per molti anni accompagnatore ufficiale della società granata delle terne arbitrali.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 dicembre 1978]
Gigi Radice l'ha definita una buona partita senza gol. Non condividiamo il giudizio del trainer del Torino pur riconoscendo che il Napoli, utilitaristico e prudente, ha fatto ben poco per arricchire l'avaro spettacolo. L'assenza di Graziani ha tolto ai granata un punto di riferimento importantissimo ed a Pulici l'abituale "partner" che apre varchi e impegna duramente due difensori. Iorio è bravo ma non ha "peso" né malizia e non ha saputo incidere quando gli è stata offerta l'opportunità di farlo: non è uomo di sfondamento e deve approdare nell'area di rigore avversaria per linee esterne. Pulici, recuperato in extremis, è risultato il più pericoloso ma non è riuscito a procurare dispiaceri all'amico Castellini pur sfiorando il gol in tre occasioni. Se il "giaguaro" ha superato indenne il ritorno da nemico sul campo che per otto anni l'aveva visto protagonista, il demerito è del Torino che si è lasciato irretire dalla ragnatela tessuta a centrocampo dagli uomini di Vinicio. Ha tentato l'aggiramento sulle fasce laterali ma ha cercato con troppa insistenza la testa di Pulici, sviluppando una azione monocorde e prevedibile che consentiva alla difesa napoletana di piazzarsi in tempo. Ma ciò che più irritava il pubblico era la lentezza con cui avvenivano gli smarcamenti, il portar palla anziché lavorarla di prima, gli errori nei passaggi che facilitavano i recuperi di Caporale, Catellani, Bruscolotti e Ferrario, tutti marcatori dal passo elefantesco. La paura di essere infilati in contropiede (paura eccessiva considerando che Savoldi e Pellegrini non sono fulmini di guerra), teneva Zaccarelli incollato nella propria zona. Di tanto in tanto era Mozzini a sganciarsi - sui corner e sulle punizioni - ma Zaccarelli avrebbe dovuto infilarsi più frequentemente nei corridoi. Che il ruolo di libero non sia di suo gradimento è arcinoto, ma è un compito che ha dimostrato di saper svolgere con brillantezza: ieri Zac si è anche abbandonato a rinvii alla paesana che, in un giocafore del suo rango, sono difficili da accettare. Il Napoli voleva tornare a casa con un punto ed ha centrato in pieno l'obiettivo. Il bollente Vinicio, richiamato dall'arbitro al 37' del primo tempo per intemperanze verbali e poi espulso a tre minuti dal termine perché recidivo in proteste, ha rispolverato il vecchio catenaccio: una diga contro la quale si infrangevano i dribbling di Claudio Sala, le tardive aperture di Pecci, le piroette di Iorio. Filippi frastornava Vullo con il suo movimento circolare e cercava di disturbare Patrizio Sala, l'unico che si proiettasse lungo l'out per dettare il cross. Quando si vedevano superati, i difensori partenopei non esitavano a fermare fallosamente i granata. La gara non cattiva ma spigolosa ha fatto registrare ben cinque ammoniti: Catellani, Vinazzani e Filippi da una parte, Claudio Sala e Pecci dall'altra. C'è un episodio da moviola, verificatosi al 61', che farà discutere: Zaccarelli, inseritosi a centrocampo, serviva di testa Patrizio Sala che centrava; Pulici scattava, Catellani allungava la gamba toccando il pallone e agganciando il piede dell'avversario che planava in area. Casarin, che corre poco, si trovava lontano dall'azione e rivolgeva lo sguardo al guardalinee: vedendo che il suo collaboratore non sbandierava, faceva proseguire il gioco suscitando le proteste dei granata e del pubblico. Il fallo, iniziato appena fuori area, non era comunque da rigore. Il Torino non può imputare all'arbitro il mancato successo. A S. Siro con il Milan urge il rientro di Graziani, che sta attraversando un momento di gran forma, ed è necessario riportare Zaccarelli a centrocampo. Se Radice deciderà di confermarlo come libero, non ritenendo Onofri pronto a riprendere il suo posto, Zaccarelli dovrà sfruttare di più le sue capacità tecniche in appoggio al centrocampo. Zaccarelli fisso alle spalle dello stopper è un lusso, un regalo che il Torino concede agli avversari. Prima del via Castellini, tutto di giallo vestito, e Caporale avevano lanciato due mazzi di fiori ai vecchi tifosi della Maratona che avevano ricambiato l'omaggio. Poi c'era stato un minuto di silenzio alla memoria di Oreste Balbo che per trent'anni aveva assistito le terne arbitrali designate al Comunale. Al 3' Filippi impegnava Teraneo con un tiro telefonato e al 7' Castellini interveniva su un traversone di Patrizio Sala. Poi si assisteva ad un'ammucchiata in mezzo al campo, sbloccata al 12' da un velleitario rasoterra di Vinazzani. Parato senza difficoltà da Terraneo. Soltanto al 17' il Torino costruiva la prima palla-gol: Patrizio Sala centrava da destra per Pulici che, al volo, colpiva fiaccamente e Castellini neutralizzava. Il Napoli abbozzava una reazione ma Majo (un fallimento come regista), non riusciva a rifornire Savoldi e Pellegrini ben controllati da Mozzini e Danova. Proprio Danova lanciava molto bene in profondità Patrizio Sala che, giunto in area, si smarriva. Alla mezz'ora Pecci metteva in azione Patrizio Sala il cui cross era intercettato da Catellani; sulla corta respinta dello stopper, Salvadori alzava di testa per Pulici che rovesciava a lato. Al 36' l'azione più bella: Vullo apriva su Patrizio Sala che, da fondo campo, traversava sul centro; gran balzo di Pulici e incornata che lambiva la traversa. Nella ripresa il gioco non migliorava di qualità anche se le due squadre si battevano con impegno. Al 48' Terraneo si produceva in una uscita fuori area e respingeva sui piedi di Majo che tentava di infilare la porta sguarnita con un tiro da lontano ma il pallone si perdeva sul fondo, abbondantemente a lato. Era l'unico brivido (a parte il freddo) per il pubblico. Il Torino accelerava e al 61' si verificava il sospetto fallo da rigore di Catellani su Pulici. Al 65', imbeccato da Filippi, Savoldi segnava e l'arbitro annullava per fuori gioco netto del centravanti. Nessuno reclamava. Il forcing granata produceva due tiri di Pecci parati da Castellini. L'espulsione di Vinicio (87') era il fatto di cronaca più interessante di un finale insipido, come del resto lo era stata l'intera partita. Il Torino ha realizzato il 50° risultato utilie consecutivo al Comunale, ma il punto l'ha guadagnato il Napoli.