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Comunale
21/01/1979
h.14.30
TORINO - CATANZARO 3-0 (1-0)
Torino
: Terraneo, Zaccarelli, Vullo, Sala P., Danova, Onofri, Sala C., Pecci, Graziani, Greco, Pulici. A disposizione: Copparoni, Mozzini, Iorio. All.: Radice.
Catanzaro: Mattolin, Sabadini, Groppi, Turone, Menichini, Ranieri, Nicolini (al 67' Improta), Orazi, Braglia, Zanini, Palanca. A disposizione: Casari, Michesi. All.: Mazzone.
Arbitro: Barbaresco di Cormons.
Reti: Pulici 31', 57', 61' rig.
Spettatori: 31.727 di cui 10.156 abbonati e 21.571 paganti per un incasso di 59.451.800 lire.
Note: Ammoniti Turone per proteste e Menichini per gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 gennaio 1979]
Il miglior Torino della stagione rispolvera il pressing e travolge, con una tripletta di Pulici, il Catanzaro concludendo in bellezza il tormentato girone d'andata con gli stessi punti (20) della passata stagione, quando al giro di boa si era piazzato secondo a due lunghezze dalla Juventus. Adesso c'è il Milan a quota 25 ma i granata, rimasti soli a rappresentare il calcio torinese nell'area-scudetto dopo il ridimensionamento della Juventus, hanno i mezzi per disputare un girone di ritorno alla grande e per tentare una difficile ma non impossibile rimonta. Sintomi di ripresa s'erano già registrati con il Bologna e, pur giocando in sordina, la vittoria di Verona aveva restituito al Torino la fiducia. Ieri è arrivato il terzo successo consecutivo contro quel Catanzaro che disponeva di una delle difese più solide del campionato (7 gol in 17 partite) e che, per mezz'ora, aveva saputo tener testa agli assalti del Torino. Costretto a ritoccare la formazione per l'ennesima volta, in seguito al forfait di Salvadori, Radice s'à però tenuto fedele ad uno schema difensivo più elastico (un solo stopper, Danova) che sta dando i suoi frutti. Ha inventato, per l'occasione, Zaccarelli come finto terzino ma in realtà jolly a tutto campo. E Zaccarelli ha risposto con una magnifica gara sui livelli dei 45' disputati a Mar del Plata con la Francia, partecipando attivamente a tutte le fasi (interdizione, appoggio e conclusione) con continuità. Determinante ` stato l'apporto di Vullo con il suo movimento pendolare sulla fascia sinistra che ha stroncato Nicolini e ha garantito una spinta costante ed una impressionante mole di cross. "Totò" sta conquistando i tifosi con la sua generosità. "Con undici Vullo vinceremmo lo scudetto", diceva una signora lasciando lo stadio. Ed è il complimento più bello per il baffuto siciliano. Quasi sullo stesso livello di Vullo si è espresso Patrizio Sala che sta tornando quello di tre stagioni fa. Il centrocampo è stato il reparto che ha funzionato meglio, grazie anche ai tocchi intelligenti di Pecci, ad un Greco che come mezz'ala dimostra di essere all'altezza della situazione ed a Claudio Sala che ha sempre un "peso" notevole nell'economia della squadra sebbene denunci limiti di tenuta dovuti alla lunga pausa. Ma se il Torino ha ritrovato il "pressing", è anche merito delle punte che sono ingredienti fondamentali in questo modulo. Graziani si è sacrificato a rincorrere gli avversari e, pur non brillando nelle conslusioni, ha fornito due "assist" importanti mentre Pulici, in gran vena, si è battuto con foga su tutti i palloni firmando tre reti (una su rigore) dopo aver fallito un'occasione sullo 0-0 e riproponendo la sua candidatura al tito*lo di capocannoniere: è ad un gradino dalla coppia Giordano-Rossi. La retroguardia ha accusato qualche sbandamento (l'ottimo Danova, recuperato in "extremis", ha rimediato) per due ingenuità di Onofri e un rimpallo sfortunato di Patrizio Sala. Il Torino era partito di slancio per impedire al Catanzaro di organizzare la sua "diga" a centrocampo. Mazzone aveva rinunciato ad Improta, calato di tono nelle ultime gare, per rilanciare Braglia: sapeva che i granata erano in crescita sul piano dinamico e voleva soprattutto tagliare i rifornimenti a Pulici e Graziani. Ma il Torino si rendeva subito pericoloso (2'): un traversone di Pecci era girato al volo di sinistro in porta da Graziani e Mattolini, piazzato, bloccava il tiro preciso ma non forte. Il Catanzaro impegnava Terraneo in una facile parata su punizione di Palanca e al 10' il Torino sfiorava il gol. Patrizio Sala smistava su Graziani che faceva "sponda" per Pulici. Stretto fra Groppi e Turone, il "bomber" tardava un attimo e Mattolini lo anticipava. Due minuti dopo, su punizione di Claudio Sala, Zaccarelli "incornava" a rete e Mattolini, di piede, respingeva negandogli il punto. Insisteva il Torino sospinto da Claudio Sala che subiva una serie di falli da parte di Sabadini e Braglia. Non riuscendo a sfondare frontalmente, il Torino sfruttava al massimo le fasce laterali. Un cross di Vullo era respinto dalla difesa e la botta di Zaccarelli, dalla lunetta, trovava Mattolini pronto a bloccare (25'). Al 29' Mazzone cambiava marcatura su Claudio Sala (Ranieri) spostando Sabadini su Greco. Ma il Torino si portava in vantaggio al 31'. Onofri lanciava Patrizio Sala che scattava sulla destra e centrava: Pulici agganciava di destro sul limite e, in giravolta, di sinistro sparava all'angolo basso sorprendendo Mattolini, tuffatosi in netto ritardo. Sull'1-0 il Torino correva qualche rischio. Braglia aggirava due volte Onofri ma Danova liberava e - dopo un'occasione mancata da Graziani su traversone di Claudio Sala - Terraneo e Danova mettevano una pezza ad un paio di incertezze. Nella ripresa il Catanzaro abbozzava una reazione ma Onofri appariva più pronto a chiudere i varchi ed il Torino raddoppiava al 57' approfittando del fatto che Turone non aveva smaltito un "k.o." Pecci pescava con, un bel lancio Graziani (in sospetto fuorigioco). Il centravanti scodellava sotto porta per Pulici che, da due passi, di sinistro insaccava precedendo Groppi e Mattolini. Invano Mazzone tentava di frenare Pulici facendolo controllare da Menichini. Al 62', su lungo spiovente di Patrizio Sala, Pulici vinceva il tackle su Turone (aiutandosi con una spinta), penetrava in area e Menichini lo stendeva. Barbaresco indicava il dischetto ammonendo Turone che protestava per il precedente fallo di Pulici. L'arbitro confermava il penalty che Pulici, con abile finta, trasformava di destro. La partita non aveva più storia. Mazzone inseriva Improta (68') al posto di Nicolini, Menichini veniva ammonito per fallo su Pulici ed il Torino faceva accademia.