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Comunale
03/10/1979
h.20.30
TORINO - STUTTGART 1-0 (0-0), 2-1 d.t.s.
Torino
: Terraneo, Mandorlini, Vullo, Sala P., Danova, Salvadori, Sala C., Pileggi, Graziani, Greco, Pulici. A disposizione: Copparoni, Masi, Sclosa, Paganelli, Mariani. All.: Radice.
Stuttgart: Roleder, Martin (al 101' Schmider), Forster B., Hattenberg, Forster K., Holcer, Kelsch, Ohlicher, Klotz, Muller, Volkert. A disposizione: Greiner, Rule, Ditterie, Hadewicz. All.: Buchmann.
Arbitro: Azim Zade (Unione Sovietica).
Reti: Sala C. 68' (T), Graziani 104' (T), Ohlicher 121' (S).
Spettatori: 49.960 paganti.
Note: Calci d'angolo 8-5 per il Torino, 9-6 d.t.s. Al termine della partita il vice allenatore dello Stuttgart, Majer, è stato malmenato da alcuni sostenitori del Torino che hanno scavalcato le recizioni e invaso il campo. Tafferugli al fischio finale tra tifosi granata e polizia, proseguiti poi fuori dallo stadio, specie su Corso Agnelli nel quale una fitta sassaiola e lanci di lacrimogeni ha avuto come esito almeno sei tifosi feriti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 ottobre 1979]
E' finita con i giocatori granata piangenti e con lo Stoccarda in trionfo con un gol realizzato in recupero al termine del secondo tempo supplementare. Una botta di Ohlicher ha reso vano le precedenti reti di Claudio Sala e Graziani e il pubblico della curva Maratona ha sfogato la sua rabbiosa delusione con un irragionevole tentativo di invasione di campo, al quale la forza pubblica ha risposto con il lancio di lacrimogeni. E' finita così in un'atmosfera da dramma, una partita tesa, combattuta, che il Torino ha giocato con il cuore prima ancora che con i mezzi tecnici, considerando le molte assenze che ne hann confuso schemi di gioco. Graziani e Salvadori ed il sempre più autoritario Mandorlini sono stati i migliori di una squadra nella quale però,, dopo una battaglia lunga e nervosa, è persino ingeneroso fare classifiche di merito. Lo Stoccarda si è battuto con energia e vigore, ribattendo le azioni dei granata a tutto campo, mai rinunciando alle repliche, dimostrandosi squadra fortissima. Sul piano sportivo, al Torino resta il rimpianto di un'occasione sciupata in modo balordo, in quanto la partita era ormai terminata. Ma non si può disconoscere il valore della squadra tedesca. Con Danova al centro della difesa, ma senza Pecci, dopo il provino negativo di ieri mattina (per tacere delle assenze di Volpati, Zaccarelli e Carrera). Stoccarda al meglio delle forze, caricato - se ce n'era bisogno - dall'ostile accoglienza della curva Maratona. Petardi e razzi, uno striscione in tedesco dal contenuto facilmente immaginabile, tutta manna per l'Uefa che multerà e magari ion modo salato il club granata. Il trainer tedesco Buchmann, nell'ultimo rapporto ai suoi, aveva raccmandato di giocare a tutto campo, di non subire l'offensiva granata, ed ha infatti inserito in squadra tre punte di ruolo, le estreme Keisch e Volkert, con al centro Klotz, un "bestione" che nel match di andata aveva giocato il secondo tempo al posto di Schmider ieri in panchina. Ed all'avvio, dopo un affondo di assaggio del Torino, lo Stoccarda ha osservato le consegne del suo tecnico. La squadra tedesca si è dimostrata subito un osso duro. Il pubblico di Torino ha potuto comprendere quanto grande e sfortunata fosse stata l'impresa dei granata nel primo match. Con una difesa arcigna orchestrata dal libero jugoslavo Holcer, maestro nel perdere tempo con ripetuti passaggi all'indietro al portiere, lo Stoccarda ha replicato sempre con efficacia e lucidità alle veementi ma poco organizzate offensive dei granata. L'assenza di Pecci si è fatta subito sentire, amlgrado il gran prodigarsi di Greco ed il correre, ma spesso a vuoto, del generoso Pileggi. Senza Pecci, al Torino è mancato l'uomo d'ordine a centrocampo, l'atleta che sapesse ragionare, trovare i varchi per i lanci alle punte, e soprattutto orchestrare il pressing che ieri sera non è riuscito con la solita efficacia anche per l'ancora scarsa condizione di Pulici che pure si è battuto al massimo dell'impegno. Il Torino ha iniziato con Danova su Klotz, Mandorlini terzino su Volkert, mentre Vullo ha preso in consegna Kelsch il quale si è magari pentit di essere sceso in campo, visti gli scontri violenti con l'avversario. Dopo una ventina di minuti, Radice ha cambiato le marcature difensivoe affidando il poderoso Klotz a Mandorlini, spostando Danova su Volkert. La mossa, se ha in un certo mod rafforzato le maglie della difesa, ha senza dubbio tolto qualcosa alla spinta del Torino, in quanto Mandorlini nella fase iniziale era stato il più pronto a scattare all'offensivo sulla fascia destra. Proprio al 5' è stato Mandorlini a portare in avanti la prima offensiva pericolosa dei granata, ma nessuno è stato pronto a seguire la sua azione ed il cross è risultato inutile. Ha replicato subito lo Stoccarda creando una situazione pericolosa davanti a terraneo. E' partito in affondo Volkert, lanciato da Karl Heinz Forster, il portiere granata non è riuscito a bloccare la palla che è finita sulla sinistra, da dove è partito il cross di Muller respinto di testa da Vullo. Sui contrattacchi del Torino, veementi anche se non troppo lucidi, la difesa tedesca non faceva complimenti e al 7' era già ammonito Karl Heinz Forster per un brutto fallo su Graziani. La punizione era toccata da Greco per Pulici, il tiro era ribattuto, Greco al volo lanciava Graziani il quale pure al volo calciava secco in porta e Roleder replicava con una prodezza deviando in angolo. La battaglia era aperta, vibrante e dura, lo Stoccarda ribateva colpo su colpo ed era sempre pericoloso nelle larghe azioni di contropiede. Si batteva come una leone Graziani, rabbioso e concentrato, raccoglieva al 22' un cross di Claudio Sala, e batteva secco a filo di montante. La partita si incattiviva. Volkert "passeggiava" sulla schiena di Claudio Sala, Greco rispondeva con un brutto fallo su Holcer ma era graziato dall'arbitro. Pasticciavano poi i granata in difesa al 35' e Vullo credeva di risolvere la situazione con un'entrata durissima su Kelsch, ed era punito. Sul contropiede partiva Claudio Sala ed era steso da Muller. La difesa tedesca si chudeva poi su Pileggi che cercava di entrare in dribbling, l'arbitro concedeva la punizione, nasceva una rissa. Claudio Sala e Hattenberger si scontravano a cornate e restavano a terra per rialzarsi solo dopo le cure dei massaggiatori. Il finale di tempo vedeva il Torino all'offensiva, andava via ancora al 40' Greco in palleggio ed era atterrato da Holcer. Rmopeva gli attacchi granata un contropiede dello Stoccarda. Vullo sbagliava di nuovo la mira nell'entrata, vittima del fallo ancora Kelsch. Azim Zade perdonava il terzino e restituiva al Torino tutto quanto gli aveva tolto due anni fa a Zagabria in un'altra partita di Coppa. Il Torino iniziava la ripresa con ancora maggiore determinazione aggredendo lo Stoccarda a tutto campo e già al 6', su errore di Hansi Muller, partiva Graziani che allargava per Greco, il quale perdeva tempo del tiro e finiva per scontrarsi contro un avversario. I tedeschi replicavano con forza, una staffilata di Kelsch si perdeva di poco in fondo alla destra di Terraneo. Il centrocampo del Torino trovava finalmente le contromisure giuste: saliva il rendimento di Grec, coraggioso e combattivo, ma soprattutto si faceva vedere con grande determinazione Patrizio Sala, che abbandnava la guardia di Muller per portarsi in avanti ad affiancare un Graziani che continuava a dare l'esempio a tutta la squadra. Era lo stesso Graziani a tentare due volte il gol con tiri dal limite, poi brivido per Terraneo quando Ohlicher e Klotz fallivano la deviazione da distanza ravvicinata su crss di Kelsch. Sul rovesciamento di fronte, Graziani era trattenuto in area, quindi al 20' partiva in assolo Claudio Sala che effettuava il cross dal fondo, ma poi rovinava a terra restando inanimato, probabilmente per lo scontro con uno dei fotografi. Il capitano granata restava a terra qualche minuto, che il Torino soffriva in dieci uomini, ma rientrava in tempo per il gol. Al 23' andava via Vullo, si faceva largo di forza sulla linea di fondo e centrava con precisione scavalcando il portiere Roleder; al centro Claudio Sala era pronto ad appoggiare di testa la palla in rete. Protestavan i tedeschi per un fallo di Vullo prmia del cross, ma vanamente. E riprendeva l'offensiva del Torino che durava sino alla fine senza che il risultato cambiasse. Torino e Stoccarda dovvano affrontare così i supplementari. Il Torino rischiava grosso per stanchezza nel primo tempo supplementare. Subito Muller falliva di un soffio la deviazione davanti a Terraneo, poi al 3' entrava in area Klotz, evitava alcuni avversari in dribbling e nasceva una mischia terribile chje Graziani risolveva ricacciando la palla dalla linea, per poi un attimo riportarsi in attacco e calciare in alto sulla traversa. Replicavano ancora i tedeschi con Muller, che in affondo era tolto dalla palla da Vullo con un'entrata di spalle al limite del rischio. Partiva il Torino con Pulici, la sua corsa finiva addosso al portiere Roleder, poi, al 14', i granata andavano a rete. Centrava dalla destra Claudio Sala, Pulici allungava la traiettoria di testa, Graziani alle sue spalle la controllava e con un colpo di sinistro mandava la palla a carambolare contro il montante alla destra del portiere e quindi rotolare in rete. Lo Stoccarda affrontava il secondo tempo supplementare sostituendo un terzino, Martin, con una punta, Schmider. Radice non aveva nulla da opporre, non potendo pescare elementi esperti nella sua panchina giovanissima. Il Torino cercava di replicare alla disperata offensiva dello Stoccardfa portando la palla in avanti. Era ancora Graziani il più generoso. Veniva colpito al 3'. Restava a terra, poi si rialzava e la partita proseguiva con i giocatori con i nervi a fior di pelle. Tentava la botta Patrizio Sala da lontano all'8', ma la palla finiva di poco alta sulla traversa, poi Terraneo, su rovesciament di fronte, compiva una prodezza togliendo letteralmente la palla dalla rete su botta ravvicinata del nuovo arrivato Schmider. Il Torino cercava con le ultime energie di contenere gli assalti dei tedeschi, fatti di lanci lunghi e cross, alla ricerca della deviazione di testa o per lo meno del rigore. Il tempo trascorreva, e mentre l'arbitro già consultava il cronometro, si sviluppava l'ultimo attacco dello Stoccarda. Lanciava lungo in area Hattenberger e Terraneo, in mischia, usciva colpendo di pugno e spedendo la palla lontano: da fuori area raccoglieva il rinvio Ohlicher, la sua botta filtrava tra i difensori, forse era deviata da un granata e rotolava in rete. Era il 2-1, il passaggio del turno per lo Stoccarda, la beffa a tempo scaduto per il Torino.