WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
06/01/1980
h.14.30
TORINO - BOLOGNA 0-0
Torino
: Terraneo, Volpati, Vullo, Salvadori, Danova, Masi, Sala C., Pecci, Graziani, Paganelli (al 26' Mandorlini), Bonesso. A disposizione: Copparoni, Sclosa. All.: Radice.
Bologna: Zinetti, Sali, Spinozzi, Paris, Bachlechner, Castronaro, Zuccheri, Dossena, Savoldi, Mastropasqua, Colomba. A disposizione: Rossi, Abinelli, Petrini. All.: Perani.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 17.444 di cui 11.583 abbonati e 5.861 paganti.
Note: Giornata di pallido sole, temperatura ampiamente sotto lo zero, terreno leggermente scivoloso. Presenza numero 300 in serie A per Claudio Sala. Ammoniti Mandorlini per gioco falloso, Paris per fallo su C.Sala, C.Sala e Colomba per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 gennaio 1980]
Sempre meno gli spettatori al Comunale (appena 5800 paganti, nuovo primato negativo stagionale per il Torino) e fra questi parecchi arrabbiati. ''Radice Maccarone vattene'', si legge su uno striscione in curva Maratona. La partita, dunque, s'inizia sotto i peggiori auspici: il Torino non riesce ad assumere l'iniziativa ed il Bologna, più lucido, abbozza qualche offensiva. Al 7' Vullo anticipa in area di un soffio Colomba lanciato a rete: prima gli toglie la palla, poi lo aggancia e l'arbitro, giustamente, ignora le proteste dei rossoblu. Replica granata all'8'. Graziani mette in azione Claudio Sala che in posizione di ala destra, traversa sul centro per Bonesso il cui colpo di testa trova Zinetti piazzato. E' la prima occasione del Torino. Il gioco latita. Su una punizione battuta da Savoldi (12'), Zuccheri impegna Terraneo in una difficile deviazione in angolo. Riparte il Torino e Bonesso, servito da Volpati, esplode un bel tiro di poco fuori bersaglio. Applausi (i primi della gara) sottolineano lo spunto dell'attaccante. 20': Paganelli, nell'effettuare un cross da fondo campo, cade e si produce una forte contusione al fianco destro: dopo le cure rientra ma zoppica. Il centrocampo bolognese prende il sopravvento, come dinamismo, su quello granata ma su contropiede, promosso da Sala e Graziani, Volpati si proietta nell'area avversaria, non si accorge che Bonesso è ben piazzato e conclude precipitosamente in bocca a Zinetti (23'). Con la stessa arma, il Bologna sfiora il gol (25'): Sali scatta, supera tre difensori di slancio, chiude su Zuccheri il cui fendente basso passa a mezzo metro dal palo e si perde sul fondo. Un minuto dopo Paganelli, dolorante, rientra negli spogliatoi sostituito da Mandorlini 29': altra grossa palla-gol per il Torino. Punizione di Vullo sotto porta. Bonesso si avventa, anticipa Spinozzi ma grazia Zinetti tirandogli addosso. Sugli spalti si accende una rissa tra i sostenitori granata e al 33' su combinazione Pecci-Vullo, ancora Bonesso di testa devia a rete ma Zinetti respinge d'istinto e salva un gol fatto. Ripresa. 58': Savoldi lancia Mastropasqua che, giunto sulla soglia dell'area torinese, rinuncia a proseguire e tira debolmente in porta. E' l'ultimo attacco felsineo, poi il Bologna si chiude per salvaguardare lo 0-0, anche costrettovi dalla disordinata pressione del Torino che, al 59', fallisce una facilissima occasione. Claudio Sala crossa alla perfezione per Graziani, che si sottrae al controllo di Bachlechner, ad un passo da Zinetti, colpisce di sinistro consentendo al portiere di respingere. Incredibile. Su punizione di Dossena, deviata di testa da Castronaro, Terraneo compie una facile parata (63'). Mandorlini si fa poi ammonire (64') per un fallo su Dossena. Anche Paris finisce sul taccuino dell'arbitro mentre Sali in uno scontro con Vullo, si produce una ferita all'arcata sopracciliare. Con il Bologna momentaneamente in dieci, Sala serve Volpati che traversa per Bonesso il cui tiro al volo è fuori bersaglio (71'). Rientra Sali con un turbante di garza. 76': Sala viene ammonito e all'80' Spinozzi per poco non provoca un'autorete. A pochi secondi dal termine, il Torino ha un'impennata (89'). Volpati discende sulla destra e calibra il traversone per Graziani che, con le spalle voltate alla porta, acrobaticamente riesce a concludere: il pallone, con Zinetti fuori causa, si stampa sul montante, Sali respinge e Castronaro libera. E' davvero finita. Il 1980 s'è Iniziato, per il Torino, con un altro risultato deludente. E' finita 0-0 questa partita che nessuna delle due squadre ha.. Consumato. La bravura di Zinetti, portiere del Bologna, assommata agli errori di mira di Bonesso e Graziani, spiega, la ''verginità'' della rete petroniana che il palo, allo scadere, ha salvato su rovesciata (sfortunata) di Graziani. Il Bologna ha fatto la sua onesta gara, giocando su livelli appena passabili mentre il Torino, con una formazione d'emergenza (sono ben sette i granata fuori uso) ha balbettato un calcio privo di fantasia che il terreno, indurito dal freddo, ha ulteriormente impoverito. Nonostante le difficoltà di manovra e l'evidente disorganizzazione a centrocampo - dove a quella scontata di Zaccarelli s'era aggiunta l'assenza di Patrizio Sala, rimpiazzati da Paganelli, che un infortunio ha costretto a cedere il posto a Mondorlini dal 26', e Salvadori - il Torino ha costruito ben sette palle-gol mentre il Bologna ha minacciato Terraneo solo tre volte, due con Zuccheri e una con Mastropasqua. Se il Torino avesse sbloccato il risultato non solo il Bologna sarebbe stato costretto a scoprirsi (dopo un primo tempo abbastanza aperto gli ospiti si sono chiusi e si è praticamente giocato ad una porta sola), ma ne avrebbe beneficiato anche lo spettacolo che, viceversa, è stato di qualità scadente. Il Bologna ha tentato di imbrigliare i granata a metà campo dove Colomba si è sacrificato su Pecci, costringendolo a portar palla, Zuccheri ha assicurato una costante spinta approfittando di un Claudio Sala che nei recuperi lascia a desiderare (anche se ha rifornito di due ''assist-gol'' Bonesso e Graziani), Dossena ha fatto filtro con frequenti accelerazioni che spezzavano il ritmo al Torino, mentre Castronaro ha frenato Vullo e Mastropasqua, che non è più nelle condizioni di forma di qualche tempo fa, si è alternato su Paganelli e poi su Mandorlini senza infamia e senza lode ma con scarso profitto in fase offensiva lasciando troppo solo, nella morsa Danova-Masi, capitan Savoldi. La ''ragnatela'', però, è stata spezzata dal Torino e anche la retroguardia bolognese, ad onta dell'impegno di Sali, ha fatto concessioni ai granata la cui prodigalità sotto rete è sconcertante, forse più del non gioco prodotto dalla squadra che sta attraversando, da tempo, un'autentica involuzione. Il bravissimo Zinetti ci ha messo una pezza in quattro occasioni. Pur giocando al di sotto delle proprie possibilità, il Torino avrebbe meritato di vincere ma l'inesperienza del diciottenne Bonesso, rilanciato da Radice per l'indisponibilità di Pulici e Mariani, non gli ha permesso di sfruttare almeno quattro favorevoli opportunità di segnare. E lo stesso vale per Graziani che. Pur facendo movimento, era rimasto a lungo avulso dal vivo delle azioni e, quando ha avuto sul sinistro un'incredibile palla-gol, l'ha clamorosamente sciupata tirando addosso al portiere. S'è riscattato nel finale con una bella acrobazia ma il montante gli ha negato una rete che sembrava fatta. Da un Torino rabberciato era arduo pretendere una prestazione spumeggiante, tanto più che la squadra non ha solo problemi tecnico-tattici ma è abbandonata dal pubblico (ieri s'è registrato un ulteriore record negativo di spettatori paganti): la gente che sfidando il clima rigido, è accorsa al Comunale, è stata avara di incitamenti, ha sottolineato gli errori con fischi e risate di scherno. Senza dimenticare che già prima del via un gigantesco striscione, che campeggiava in curva Maratona, invitava Radice ad andarsene. Giocare in questo clima di aperta contestazione complica le cose ad un Torino che. Dal suo pubblico, ha spesso ricevuto una carica importante se non decisiva ai fini di certi risultati. Comprendiamo il raffreddamento dei tifosi che, dopo lo scudetto e i due secondi posti, sono diventati esigenti, ma la squadra ha bisogno di calore per superare evidenti problemi psicologici e la paura di sbagliare che si sta trasformando in una sorta di complesso, specie al Comunale'. Radice potrà avere le sue colpe ma ha anche gli uomini contati. I continui cambiamenti di formazione vanno a scapito dell'intesa e del rendimento collettivo: gli infortuni, la ripresa, l'entrare e uscire di squadra, non favoriscono la condizione ottimale. Ieri rientravano Vullo e Salvadori dopo una lunga assenza e c'erano due "primavera", Paganelli e Bonesso, che giocano raramente o mai in campionato. Sono considerazioni che nessuno può ignorare anche se non giustificano i gol mancati che hanno imposto al Torino un passo indietro in classifica e la perdita del terzo posto in favore del Perugia, n girone di andata si chiude con un'altra pagina triste. Domenica prossima comincia il ritorno con il Cagliari in casa. Il Torino ci riprova: guai arrendersi. Se lo scudetto è una chimera, la zona-Uefa è alla portata dei granata.