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Comunale
26/03/1980
h.20.30
JUVENTUS - TORINO 0-0
Juventus
: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino, Brio, Scirea, Causio, Tardelli (al 76' Cabrini), Bettega, Prandelli, Marocchino (al 73' Virdis). A disposizione: Baratella, Verza, Morini. All.: Trapattoni.
Torino: Terraneo, Volpati, Vullo, Sala P., Danova (all'80' Mandorlini), Masi, Sala C. (al 68' Greco), Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Greco. All.: Rabitti.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: -
Spettatori: 40 mila circa di cui 39.043 paganti per un incasso di 160.173.400 lire.
Note: Ammoniti Scirea, Brio e P.Sala.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 marzo 1980]
Ancora uno zero a zero nel derby, il secondo fra Trapattoni e Rabitti. Ma diverso dall'ultimo di campionato, grazie soprattutto allo stimolo della Coppa ma anche grazie a quello spirito nuovo sollecitato dal caso-scommesse. La Juventus, conscia della cronica mancanza di una punta vera e, nell'occasione, del vantaggio rappresentato dal non prendere gol (ora, visto che le reti in trasferta valgono doppio, ai bianconeri basterà l'uno a uno per arrivare in finale) ha impostato la partita sulla difesa e sul contropiede. Il Torino ha attaccato in prevalenza, spinto, soprattutto da Pecci, Patrizio Sala e da Vullo in gran vena. Ne è uscito un match vivo, combattuto, interessante. Si può aprire un discorso sulle possibilità tattiche che il calcio consente: i granata offrivano all'avversarlo i punti di riferimento fissi (i pericoli da controbattere) di Graziani e Pulici, i bianconeri variavano per necessità gli uomini in fase di conclusione. Per contro Trapattoni si doveva affidare alle marcature rigide (Brio-Graziani, Cuccureddu-Pulici) mentre Rabitti confidava spesso sulla difesa a zona, e con successo. Terraneo è stato impegnato soprattutto da tiri da lontano: il pericolo maggiore l'ha corso al 8' della ripresa, quando al termine di una manovra Marocchino-Bettega, Tardetti gli ha calciato addosso da pochi metri. Zoff ha visto sfiorare i montanti della sua porta da una botta di Pulici (33', centro di Claudio Sala e sponda di Graziani), da una stoccata di Graziani dopo dribbling stretto (18' della ripresa), ma il più grosso rischio l'ha corso al 36' del secondo tempo quando Pulici, raccogliendo un lungo cross dalla destra di Patrizio Sala, bs calciato al volo da pochi passi. Dino è stato pronto a ribattere di piede. La sfida Brio-Graziani è stata un derby nel derby. Il granata era stato bloccato, con ogni mezzo nel match di febbraio. Mercoledì sera Brio ha confermato le sue possibilità, ma controllato con attenzione dall'arbitro (che l'ha pure ammonito, assieme a Scirea e Patrizio Sala) ha finito per soffrire in qualche occasione la maggior classe del rivale, salito di rendimento con l'avanzare della partita. Con Graziani, i migliori del Torino sono stati Terraneo, Vullo, Patrizio Sala, Danova (uscito per una botta alla gamba a nove minuti dalla fine) e Pecci. In miglioramento Pulici, buono Claudio Sala (dolorante nella ripresa e sostituito da Oreco), ora brillante ora come distratto Zaccarelli (anche lui malconcio nel finale), attento Volpati a marcare ed a sganciarsi. La Juventus, detto della sicurezza di Zoff e del duello BrioOraziani, ha avuto in Gentile, instancabile nel difendere e nell'attaccare, l'elemento più continuo ed efficace. In difesa, meno sciolto del solito Scirea, attento Cuccureddu. Qualche sbandamento a centrocampo dove Prandelli si è battuto diligentemente, ma Furino non ha ripetuto la stupenda prova offerta contro l'Inter e Tardelli non ha fatto altri passi avanti verso la miglior condizione. Bettega ha avuto pochi spunti validi, meno lucido di domenica scorsa anche Marocchino, sostituito nel finale da Virdls il quale si è presentato con un numero eccezionale (quattro avversari superati in dribbling, poi passaggio non riuscito) per ricadere presto nelle solite incertezze. Causio ha cercato di organizzare il contropiede, ha lavorato, ma non era in serata di vena. Adesso tutti, buoni e cattivi, si ritroveranno fra un mese con traguardo la finale di Coppa.