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Comunale
30/11/1980
h.14.30
TORINO - FIORENTINA 1-1 (1-1)
Torino
: Terraneo, Van De Korput, Salvadori, Sala P., Danova, Masi, Sclosa (all'81' D'Amico), Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Copparoni, Salvadori, Cuttone, Mariani. All.: Rabitti.
Fiorentina: Galli, Reali, Contratto (all'81' Tendi), Guerrini, Furoni, Casagrande, Restelli, Orlandini (al 57' Sacchetti), Fattori, Antognoni, Desolati. A disposizione: Pelicanò, Galbiati, Novellino. All.: Carosi.
Arbitro: Mattei di Macerata.
Reti: Desolati 13' (F), Graziani 29' (T).
Spettatori: 23.504 di cui 8.796 abbonati e 14.708 paganti.
Note: Ammoniti Restelli, Danova, Sala e Tendi. Espulso all'83' Restelli. Giornata coperta, freddo, terreno in buone condizioni. Osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 dicembre 1980]
Un altro pareggio al Comunale per i granata, ma stavolta senza colpe, senza accuse. La squadra di Rabitti ha lottato cercando di dimenticare il peso dei novanta minuti giocati il mercoledì precedente nel fango di Zurigo, colmando con l'impegno costante il vantaggio ''fisico'' di un avversario più riposato. Il Torino ha avuto il merito di reagire con ordine, con calma, con i nervi a posto allo svantaggio subito quasi a freddo (gol di Desolati al 14') ed all'arbitraggio contrario del signor Mattei, lo stesso direttore di gara che sullo stesso campo maltrattò (ed in misura anche maggiore) la Juventus. Lo stadio torinese risveglia in Mattei istinti indecifrabili, lo porta a non concedere rigori curiosamente sempre per lo stesso motivo. Tardelli e Bettega erano stati spinti via dalla palla ad un passo dalla porta dei difensori rossoblu, ieri all'ir il rude Ferroni ha tolto con una spinta Graziani dalla felice traiettoria di un cross di Van de Korput. Era rigore, e la gara era ancora sullo zero a zero. Evidentemente non si tratta di malanimo, da parte dell'arbitro, ma di una disinvolta e sbagliata applicazione del regolamento. Passibile che non ci sia un commissario in campo in grado di farlo richiamare ad un ripasso delle norme? E non solo di quelle relative ai casi da penalty. Mattei ha avuto l'impudenza di chiudere il match al 90' esatto, quando c'erano almeno sei minuti ''puliti'' di recupero per interruzioni dovute soprattutto alle manfrine dei cascadores toscani, cherestavano a terra non solo a ragione, ma anche a torto. La partita è stata chiusa su una ennesima avanzata del Torino, ma questo è solo un particolare, n recupero poteva andare anche a favore del contropiede della Fiorentina, il fatto è che la folla è stata defraudata di una fetta di sicure emozioni. Un furto, al termine di un match che già era durato poco (in quanto a ''gioco effettivo'') proprio per interruzioni allungate dai viola dopo il fischio dell'arbitro. Sceneggiate in campo ed in panchina: i continui scatti insofferenti di Carosi hanno la giustificazione in un nervosismo dovuto alla ostilità della piazza fiorentina. Pure allo stadio tifosi viola distribuivano volantini in cui si diceva al tecnico un ironico grazie ed un perentorio arrivederci. Anche noi abbiamo cosi rubato spazio alla partita vera, ma l'arbitro Mattei non ha il diritto di venire a Torino (ma è poi vero, solo a Torino?) per rovinare le partite. Ha ammonito per falli Restelli (15'), Ferroni (35'), Sala (55'), Danova (73'), Reali (84'), ed all'82' ha espulso Restelli - già ammonito - che ha scalciato Masi a gioco fermo. Tutti questi avvertimenti hanno lasciato le cose come stavano: neppure i giocatori gli credono, e questo è ancora più grave. La partita è stata agonisticamente forte, mai cattiva. Antognoni ha preso (da Patrizio Sala) e dato (a Graziani) botte varie, dimostrando buona efficienza fisica anche se non molta brillantezza. La Fiorentina ha giocato con grinta (il miglior comportamento della stagione in trasferta, assicurano i colleghi toscani) ed ha cosi dimostrato sicuro attaccamento all'allenatore in crisi. L'armadio Guerrini si è mosso con autorità come libero sia pure con qualche licenza pericolosa. Con tratto ha confermato le sue qualità, Casagrande ha lavorato molto in un centrocampo pronto ai ripiegamenti, in avanti Fattori e Desolati si sono mossi molto, cercando di inguaiare con i frequenti scambi di posizione i diretti avversari. Una Fiorentina solida, pugnace, favorita dalla cecità dell'arbitro e dal gol di Desolati, smarcatissimo e pronto a deviare di testa alle spalle di Terraneo, con un pallonetto magnifico, il cross lungo di Restelli. Il Torino stava ancora organizzando la sua partita, é si è trovato subito nella situazione di dover rimontare. Lo ha fatto con calma, con serenità persino inattesa, portando avanti ora Volpati, ora Van de Korput il quale zittiva con le sue incursioni efficaci chi già lo accusava della libertà concessa a Desolati nell'azione del gol ospite. La rete del pareggio arrivava alla mezz'ora: Graziani si avventava spalla a spalla con Ferroni su un cross dalla sinistra di Zaccarelli, e di testa deviava la palla alla base del montante alla destra di Galli il quale probabilmente voleva strafare: cercava la preda in tuffo, la sfera gli sfuggiva e rotolava in porta. Sullo slancio il Torino cercava a? insistere, ma Pulici - ricevuta una botta alla coscia - scompariva dalla scena per lunghi periodi. Rabitti, forse turbato dalle polemiche attorno al giocatore, lo lasciava in campo, quando una sostituzione con D'Amico appariva giustificata. I granata andavano vicini al gol allo scadere del primo tempo con una ficcante manovra in profondità. La palla viaggiava da Van de Korput a Masi, il cui cross era deviato appena a lato da Graziani. La Fiorentina in apertura di ripresa approfittava di una pausa granata, la cui difesa reggeva bene. Pecci riportava la squadra in avanti dopo dieci minuti, e si vedeva Graziani invitare Terraneo, Danova e Masi a sveltire i rilanci. Al quarto d'ora Graziani conquistava un corner, quindi sulla battuta di Sclosa ed una incertezza della difesa avversaria, toccava in rete sul secondo palo, trovando però Galli pronto alla risposta. Se Volpati non aveva più molta forza di spinta, con il passare dei minuti migliorava ancora sulla destra l'apporto di Van de Korput, preciso nei lanci, caparbio nei tackles. Pulici ritrovava se stesso al 35', partiva in tuffo su lancio di Pecci, la deviazione di testa finiva di poco a lato. Era espulso Restelli, il Torino chiudeva in attacco, andava fuori un tentativo di testa di Van de Korput. Ripartivano Zaccarelli e Pecci, arrivava lo stop dell'arbitro. L'uno a uno piaceva a Mattei, oltre che alla Fiorentina.