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Comunale
01/04/1981
h.20.30
TORINO - S.P.A.L. 4-0 (1-0)
Torino
: Terraneo, Cuttone, Volpati, Sala P., Danova, Van De Korput (al 73' Bertoneri), D'Amico (al 75' Mariani), Pecci, Zaccarelli, Sclosa, Pulici. A disposizione: Copparoni, Francini, Masi, D'Amico. All.: Cazzaniga.
S.P.A.L.: Renzi, Cavasin (al 67' Gelain), Ferrari, Brilli, Albiero, Miele, Ogliari, Castronaro, Gibellini, Rampanti, Grop (al 67' Bardi). A disposizione: Gavioli, Tagliaferri, Gelain, Masuero. All.: Rota.
Arbitro: Ballerini di La Spezia.
Reti: Aut.Miele 13', Sclosa 51' rig., Aut.Renzi 60', Pulici 83'.
Spettatori: 4.061 paganti, sconosciuto l'incasso.
Note: Serata fredda, terreno in discrete condizioni nonostante la copiosa pioggia caduta nei giorni precedenti l'incontro.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 aprile 1981]
E' la partita nella quale il Torino si gioca in pratica la stagione essendo la Coppa Italia l'unico traguardo rimastogli. Ma sugli spalti ci sono poche migliaia di spettatori, infreddoliti. Non piove, ma di acqua ne è caduta parecchia negli ultimi quattro giorni. Il campo tiene comunque abbastanza bene, anche se appare abbastanza evidente che il Torino dovrà probabilmente faticare non poco per raggiungere l'obiettivo della qualificazione, tanto più visto che manca Graziani. Il quale nella notte non è stato bene. Gioca cosi D'Amico con Zaccarelli inedito numero 9. La Spal appare subito ben disposta. Quindici giorni fa sorprese i granata dominandoli per quasi un tempo, questa volta appare un briciolo più guardinga. Il vantaggio di una rete dell'andata non è molto ma è chiaro che i ferraresi - approfittando delle condizioni del campo scivoloso che rendono dunque difficile il compito specie a chi deve attaccare e far gioco - vogliono cercare d'amministrarlo. Rota ha predisposto un buon filtro a centrocampo, teme i tiri dal limite (e la partita gli darà ragione) e vuole rendere più problematico possibile l'avvicinarsi dei granata alla porta di Renzi. Poi c'è Grop, ben coadiuvato da Gibellini, pronto sì contropiede, a tenere in allarme la retroguardia granata. Il Torino parte guardingo, è evidente che in avanti gli manca un punto di riferimento come Graziani. Nello stesso tempo non vuole scoprirsi. E' un fraseggio sterile a metà campo con la Spai che quando è in possesso di palla mostra di saper affondare meglio la propria azione. Il primo tiro, comunque, altissimo e sbilenco, è di Castronaro dopo nove minuti. Gli risponde Zaccarelli. Botta a lato, due minuti dopo. Al 14' il Torino, con un pizzico di fortuna passa. La palla viaggia da Van de Korput a Sclosa. Quindi a Zaccarelli che serve Pulici sul limite. Stop e tiro che Miele tenta di contrastare. Ne viene fuori una palla che si alza scavalcando Renzi e finisce la sua traiettoria in rete. E' un gol anzi un autogol, tutt'altro che travolgente: ma pareggia il conto con la gara d'andata. I granata, adesso, giocano più tranquilli, mentre la Spai è costretta a rivedere il proprio assetto finendo per sbilanciarsi maggiormente in avanti. Cosi il Torino ha buon gioco ad azzardare il contropiede. Zaccarelli si dà molto da fare. D'Amico svaria molto ma non conclude granché. Al 26' su un tiro di Pulici. Abbastanza innocuo, il Torino sfiora il raddoppio: Ferrari devia il pallone mettendo fuori causa Renzi e soltanto con un recupero disperato riesce ad evitare la seconda autorete. Un minuto ancora e D'Amico, che si è ben procurato un pallone in area, viene aiutato, da Albiero con una leggera spinta a perdere l'attimo del tiro. Cresce Pecci, ma è D'Amico a rendersi ancora pericoloso al 36' con un angolo che Renzi devia a fil di traversa. La Spai tenta più che altro azioni di alleggerimento e quattro minuti dopo e un'ottima azione di Pecci che trova Zaccarelli pronto alla conclusione dal limite. Ma Renzi è bravo a distendersi e deviare. Con un'ammonizione a Zaccarelli (proteste) che ha appena sbrogliato un'intricata situazione difensiva bloccando Cavasin lanciato a rete, in pratica si chiude il primo tempo. Il Torino riparte deciso: c'è un tiro di Pulici parato, quindi al 51' l'episodio decisivo. Volpati lancia molto bene Pulici. Si fermano gli spallini chiedendo il fuorigioco. Fa segno di continuare il guardalinee. Pulici entra in area, dribbla Renzi che si vede costretto ad afferrarlo per una gamba. E' rigore, che Sclosa trasforma sulla destra di Renzi. Al 56' D'Amico potrebbe chiudere il conto in contropiede ma lento, si fa recuperare in extremis da Miele. L'appuntamento è rimandato di tre minuti. C'è un fallo al limite su Pecci. Batte D'Amico, la palla picchia sul palo, quindi rimpalla sulla schiena di Renzi proteso in tuffo e finisce in rete. E' il 3 a 0 che dà garanzie. Ormai la manovra spallina si fa disordinata. Rampanti - in serata non troppo ispirata - non riesce a guidare i compagni protesi affannosamente a cercare di recuperare la situazione. Il Torino così può maramaldeggiare in contropiede e sfiora la quarta segnatura con Zaccarelli al termine di una bellissima azione iniziata da Van de Korput e proseguita da D'Amico. Poco dopo l'olandese si infortuna (distorsione alla caviglia) e viene sostituito da Bertoneri. All'83' arriva la quarta rete che Pulici, complice una deviazione della barriera, realizza su punizione. Diventa così una festa del gol che premia i granata (o se preferite punisce la Spal) persino oltre i limiti, tanto più che Gibellini all'87' manca clamorosamente il gol della bandiera facendosi precedere dalla tempestiva uscita di Terraneo. E' tutto di una partita non esaltante sul piano del gioco, che ha avuto in Zaccarelli. Prima come centrocampista poi come libero, il più lucido dei 22 uomini in campo.