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Comunale
07/03/1982
h.15.00
JUVENTUS - TORINO 4-2 (3-2)
Juventus
: Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Marocchino, Tardelli, Galderisi (all'85' Fanna), Brady, Virdis (al 75' Prandelli). A disposizione: Bodini, Osti, Tavola. All.: Prandelli.
Torino: Terraneo, Cuttone, Danova, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bonesso, Ferri (al 75' Sclosa), Dossena, Bertoneri, Pulici (al 70' Mariani). A disposizione: Copparoni, Ermini, Rossi E. All.: Giacomini.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: Bonesso 19' (T), Dossena 22' (T), Tardelli 24' (J), Scirea 28', 40' (J), Brady 89' (J).
Spettatori: 44.138 di cui 9.831 abbonati e 34.307 paganti per un incasso di 194.131.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 marzo 1982]
In una giusta cornice grigia e piovigginosa, Juventus e Torino ci hanno regalato un derby all'inglese che ha ampiamente riscattato - sei gol e molte emozioni - la noia di quello dell'andata, ma in molti siamo usciti dal Comunale ricchi di dubbi. Non sul merito della Juve, che pure ha temuto sino alla fine di essere raggiunta (il bel gol di Brady che ha siglato il 4-2 è arrivato al 90', con tutto il Torino sbilanciato in avanti), ma sull'andamento assolutamente pazzo del match, punteggiato da regali delle difese concentrati nello spazio di 23 minuti nei quali un pubblico sbalordito, incredulo, ha visto cinque reti ed è passato dalla disperazione all'entusiasmo e viceversa in un fuoco d'artificio di sensazioni. Cominciato inaspettatamente su toni cattivi, con scontri in campo e scaramucce fra i tifosi sobillati da striscioni con scritte volgari e umilianti per chi ama lo sport, il derby è entrato nel vivo al 18' quando il Torino è andato in vantaggio sbloccando un sostanziale rapporto d'equilibrio fra i granata più pratici, avanzanti con lanci lunghi, e i bianconeri meglio padroni del campo ma troppo involuti nelle manovre. La palla partiva dalla sinistra grazie a un lancio di Dossena, la traiettoria era allungata da un colpo di testa di Pullci che aveva attirato su di sé mezza difesa, Bonesso si trovava tutto solo davanti a Zoff, lo ingannava prima rinunciando al tiro, poi con un colpo di testa sbilenco che mandava la palla a rotolare in porta vicino al montante alla sinistra del portiere. I granata respingevano alla meglio la vigorosa reazione degli avversari, si salvavano affannosamente ma al 22' raddoppiavano. Un colpo di testa di Virdls mandava la palla fra corpo e braccio di Beruatto, nasceva una mischia, Ferri liberava l'area con un lungo lancio sul quale scattava Pulici chiuso da Gentile e Scirea. I due difensori finivano per ostacolarsi a vicenda, l'attaccante partiva palla al piede e sulla sua destra andava a smarcarsi con una formidabile progressione Dossena. Pulici lo lanciava, il regista granata controllava la palla e dal limite faceva partire un rasoterra che tagliava fuori Zoff in uscita e si infilava lambendo il montante alla destra di Dino. Torino in vantaggio di due gol dopo 22 minuti quindi. Una situazione certo insperata per i granata, alla quale la Juventus reagiva con rabbia e forza, rovesciandosi in attacco in un susseguirsi di assalti. La spinta bianconera confermava il carattere della squadra, specie se ferita nell'orgoglio, ed evidenziava l'inesperienza del Torino che non riusciva a spezzare il ritmo agli avversari e veniva sballottato come un pugile costretto alle corde. Erano Tardelli, in giornata di vena, e Scirea, pungolato dal senso di colpa per il 2-0 granata, a portare la squadra in avanti e a realizzare tre reti in diciassette minuti. La prima al 24'. Mischia gigantesca davanti a Terraneo, palla che rimbalza alle spalle della difesa granata, scatto felino e botta secca, imprendibile, del centrocampista alla destra del portiere. Il Torino aveva un momento di sbandamento, era in balia dell'avversario dopo un suo avvio (gol a parte) promettente sul piano del gioco. La Juve ne approfittava, e se Cuttone al 29' riusciva a deviare alla meglio in angolo una staffilata di Cabrini diretta nell'angolo basso della porta, sul corner arrivava il pareggio. Scirea alle spalle di Zaccarelli. Colpiva la palla con forza di testa infilandola sotto la traversa. Sul 2-2 la partita sembrava riequilibrarsi, ma la Juve rifiatava appena, per tornare ad attaccare, con manovre avvolgenti. Al 41' il 3-2. Galderisi arretrava per staccarsi dalla marcatura di Danova, poi vista la strada sbarrata allargava a destra verso Brady. Dalla parte opposta si proiettava Scirea, chiamava la palla con un gesto, la riceveva grazie allo splendido lancio dell'irlandese. La difesa granata, sbagliando, credeva di avere messo in fuori gioco l'avversario, cosi il ''libero'' con tutta comodità stoppava di petto e faceva secco Terraneo con una staffilata a mezz'altezza. Questa la cronaca, che per una volta merita molto spazio, di una delle partite più incredibili viste al Comunale. Ma se la Juve aveva mostrato grandi capacità di reazione, il Torino che aveva nel triangolo Ferri-Dossena-Bertoneri il perno del gioco si riprendeva dallo choc con altrettanta grinta. I granata rischiavano il k.o. in apertura di ripresa, quando Galderisi si faceva largo in dribbling saltando Danova e Zaccarelli e sull'uscita di Terraneo lo evitava con un tocco di esterno destro che mandava la palla a rimbalzare contro il montante, poi riprendevano il comando del gioco, creando pericoli per Zoff: Subito con un fendente di Cuttone sul quale Bonesso non arrivava a dare il tocco decisivo, quindi al 10' quando un tocco corto di Brady era preda di Ferri, Zoff ribatteva alla meglio e Cabrini respingeva la botta di Bertoneri nella porta sguarnita. Finiva fuori al 14' una schiacciata di testa di Cuttone su cross di Beruatto, la Juve faceva blocco e si muoveva solo in contropiede come al 22', quando Terraneo era costretto a uscire dall'area per respingere Tornava sotto il Torino, con bello slancio, ma le punte non avevano spazi e al 25' Pulici, smarcato da Beruatto, fermava la palla di petto ma perdeva il tempo del tiro. Palla gol al 28' per Mariani, e Zoff fermava con difficolta la schiacciata di testa dell'attaccante subentrato a Pulici. Giacomini sostituiva lo stanco Ferri con Sclosa e al 34' Cuttone mancava il pareggio clamorosamente a due passi da Zoff, aiutato a sbagliare dall'ancata di un avversario. Era l'ultima chance granata della pazzesca partita. Allo scadere Cuttone mancava banalmente un controllo a centrocampo, partiva Brady in assoluta liberta e gabbava Terraneo con un pallone piazzato a fil di palo sull'avanzata del portiere. Finiva cosi una partita di gol e di batticuore. Troppa grazia per il nostro calcio, solitamente avaro.