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Comunale
31/10/1982
h.14.30
TORINO - NAPOLI 1-1 (0-1)
Torino
: Terraneo, Van der Korput, Beruatto, Zaccarelli (al 77' Corradini), Danova, Galbiati, Torrisi (al 58' Bertoneri), Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi. A disposizione: Copparoni, Rossi E., Salvadori. All.: Bersellini.
Napoli: Castellini, Bruscolotti, Ferrario, Marino, Krol, Citterio, Scarnecchia, Vinazzani (al 63' Dal Fiume), Diaz, Criscimanni, Pellegrini (all'82' Celestini). A disposizione: Ceriello, Amodio, Iacobelli. All.: Giacomini.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: Diaz 37' (N), Borghi 75' (T).
Spettatori: 33.243 di cui 24.315 paganti e 8.928 abbonati (dato definitivo), per un incasso di 159.131.000 lire.
Note: Ammoniti Criscimanni, Marino, Borghi, Bertoneri e Scarnecchia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 Novembre 1982]
Il Napoli ha evitato la crisi ed il Torino ha salvato la pelle, la partita è stata abbastanza piacevole e (molto combattute, ed il pubblico, crediamo, non ha rimpianto i soldi del biglietto: il pareggio in questi casi finisce per trovare tutti d'accordo, e cosi è stato ieri al Comunale quando l'arbitro Agnolin tra fischi feroci (indirizzati a lui, però) ha chiuso sull'1-1 un incontro ricco di motivi, sfide incrociate, esordi e ritorni. Il risultato è giusto, come del resto hanno riconosciuto i protagonisti nello spogliatoio ed i tifosi di opposta fede, sugli spalti. Quelli napoletani, in verità, si lamentavano un poco del cedimento alla distanza, mentre i granata imprecavano alla sfortuna per un gol fallito da Hernandez nel quarto d'ora di assalto finale: avevano tutti ragione, dipende dall'ottica con cui avevano osservato, vissuto e sofferto la partita. Fino al 75' quando Borghi ha mandato di destro in gol un pallone respinto da Castellini su tiro di Bertoneri. Il Napoli è stato migliore del Torino. I granata hanno attaccato di più, è logico, specie nella parte centrale del primo tempo, ma la loro manovra peccava sovente di imprecisione e la difesa azzurra, stretta attorno all'ottimo Krol, non aveva difficolta a controllare le punte e a soffocare la fonte del gioco granata. Il Torino, si sa, è formazione di manovra e non di potenza. Borghi e Selvaggi vanno serviti in verticale e non con cross alti, la forza dei granata sta nella rapidità dello scambio e del triangolo: inutile arrivare in fondo e poi centrare, specie se colui che deve farlo più spesso (vale a dire Beruatto) non ha il piede adatto al compito. Inoltre Dossena ed Hernandez, i registi del Torino, erano ben marcati da Vinazzani e Bruscolotti, mentre Torrisi, alla sua prima partita dall'inizio, mostrava chiari segni di condizione ancora carente. Uno splendido Zaccarelli, miglior uomo in campo, non era sufficiente al Torino che mancava, come si suol dire, di capacità penetrativa. Il Napoli, ben disposto sul terreno, lavorava soprattutto al contropiede affidando all'estro di Diaz ed al movimento di Pellegrini le sue chances offensive. Roberto Scarnecchia, mandato in campo da Glacomini al posto di Dal Fiume, sul plano fisico rendeva più o meno come Torrsi, con la differenza che la sua presenza si rivelava utilissima per lo schema tattico del Napoli. Scarnecchia sa cucire i reparti, sa anche toccare di fino e lanciare le punte: quando la forma migliorerà, sicuramente Giacomini potrà contare su un giocatore importante. Il centrocampo del Napoli è apparso ieri più equilibrato e sicuro, molto bene si è comportato Criscimanni, e le sortite sempre puntuali di Krol hanno permesso alla formazione di Giacomini di reggere benissimo il confronto nel primo tempo, quando il Torino ha cercato (inutilmente) di infilare in velocita gli avversari. Dopo uno spunto di Hernandez al 16', dribbling sulla sinistra e centro basso deviato in angolo da Cltterio, il Napoli si è affacciato in area al 34' con una punizione di Diaz respinta da Galbiati ed è andato in gol al 38' con lo stesso argentino, ieri poco servito ma comunque sempre pericolosissimo nel tiro a rete: Diaz ha raccolto un tocco di Criscimanni su centro di Pellegrini e di destro, in diagonale, ha portato in vantaggio il Napoli. Diaz nell'occasione è stato fortunato ma anche abile e pronto a controllare il pallone che casualmente gli era rimbalzato sulla nuca. Il Torino ha risposto al 43' con un sinistro di Hernandez parato da Castellini. Il lancio era stato di Van de Korput, molto positivo nell'appoggiare la manovra offensiva: l'argentino avrebbe potuto segnare, era in buona posizione, ma gli è mancata stranamente la calma. Nel secondo tempo Bersellini ha cambiato Torrisi con Bertoneri, sicuramente più vivace del compagno, ed il Torino si è riportato in avanti lasciando tuttavia il contropiede al Napoli. Al 63' è uscito Vinazzani per infortunio, e la spinta del Torino è andata via via crescendo mentre gli avversari, per necessita più che per scelta, dovevano arretrare le loro linee. Dopo il pareggio di Borghi, il Torino ha continuato nel suo assalto e all'81' ha creato l'occasione d'oro: Corradini, entrato al 77' al posto di Zaccarelli''stirato'', ha centrato da destra, Ferrario ha clamorosamente bucato il pallone ed Hernandez, anche più clamorosamente, si è fatto soffiare il pallone dopo lo stop a due passi da Castellini. Il finale è stato piuttosto nervoso, colpa della tensione ma anche dell'arbitro Agnolin, che ha ammonito cinque giocatori (Marino, Criscimanni, Borghi, Bertoneri e Scarnecchia) accendendo per primo la scintilla. In verità Agnolin non ha commesso grossi errori dal punto di vista tecnico. Ma se le sue decisioni possono essere in parte condivise, non altrettanto si può dire dei suoi atteggiamenti in campo. L'arbitro di Bassano si è davvero comportato in maniera strana. Dopo aver ammonito all'inizio i giocatori al silenzio, ha strattonato prima Diaz e poi Bertoneri, ha estratto il cartellino giallo per Borghi caduto in area (per simulazione, ma che poteva fare il granata?), ha invitato alla calma Beruatto su una rimessa laterale (togliendo al giocatore il diritto di affrettarsi) ed è stato Infine protagonista di una specie di scena isterica nell'ammonire Bertoneri, Agnolin ha agitato le braccia pestando i piedi, come un bimbo che fa i capricci, ed il pubblico naturalmente è passato ai fischi e agli insulti: un solo coro, tifosi azzurri e granata una volta tanto si sono trovati d'accordo.