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Comunale
15/06/1983
h.20.30
TORINO - HELLAS VERONA 1-2 (1-1)
Torino
: Terraneo, Van de Korput, Beruatto, Galbiati, Rossi, Beruatto, Ferri (al 79' Bonesso), Dossena, Selvaggi, Hernandez, Comi (al 66' Torrisi). A disposizione: Copparoni, Corradini, Borghi. All.: Bersellini.
Hellas Verona: Garella, Volpati, Marangon, Guidetti (al 73' Fedele), Spinosi (al 40' Oddi), Tricella, Sella, Sacchetti, Di Gennaro, Dirceu, Penzo. A disposizione: Torreins, Manuele, Quarella. All.: Bagnoli.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: Selvaggi 15' (T), Volpati 19' (V), Penzo 77' (V).
Spettatori: 30 mila circa di cui 28.231 paganti per un incasso di 201.222.000 lire.
Note: Ammoniti Penzo, Ferri e Volpati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 giugno 1983]
Il Verona, uscito tra gli applausi della curva Maratona, la curva per eccellenza granata, si è guadagnato, vincendo per 2 a 1 al Comunale, il diritto di disputare la finale di Coppa Italia e, soprattutto, di partecipare alla prossima Coppa Uefa. In svantaggio, i veneti hanno saputo rimontare e ad una manciata di minuti dalla conclusione piazzare la botta vincente, guidati dall'ottimo Dirceu. Il Torino ha creduto di poter amministrare la partita a suo piacimento: troppo presto nella ripresa, si è asserragliato nella propria metà campo sperando di contenere l'offensiva dei veronesi. Il merito della squadra di Bagnoli è di non aver mai perso la testa, di aver attaccato con discernimento, di aver aspettato l'occasione buona per affondare la botta vincente. Se infatti il Torino può recriminare per alcune facili occasioni fallite (anche per merito di alcuni interventi molto buoni di Garella) il Verona oltre ai due gol può vantare anche un paio di traverse. Rispetto alle formazioni previste Torino e Verona si sono presentate in campo con una variazione per parte: tra i granata c'è Rossi (che ha superato il provino decisivo in mattinata) però manca Borghi, vittima di una congestione nel pomeriggio e dunque neppure in panchina. E' sostituito da Comi. Tra i veneti, invece, Bagnoli ha rinunciato a recuperare Oddi (che ha scontato il turno di squalifica) e ripresenta la stessa formazione sconfitta all'andata, con Sella a far coppia offensiva con Penzo, visto che Fauna è ancora squalificato. Sugli spalti, abbastanza vuoti se si considera che è in gioco l'ammissione alla finale della Coppa Italia, si notano striscioni ineggianti a Dossena e Hernandez da una parte mentre dall'altra ce n'è uno chiaramente dell'ultima ora che invita Dirceu a restare. E' un modo per ricordare le polemiche degli ultimi giorni, che hanno coinvolto giocatori e società veneta. Polemiche che, evidentemente, hanno lasciato il segno in quanto traspare una certa svogliatezza all'inizio della partita. Il solo Dirceu cerca di dar tono alla squadra, e sarà l'anima dei veronesi per tutto il match, con un paio di conclusioni nel primo tempo, una fuori e l'altra bloccata da Terraneo. Il Torino risponde con un tiro alto di Hernandez. La partita sembra avviarsi su binari sonnolenti quando, al 15' i granata passano in vantaggio. E' Van de Korput a trovare il corridoio giusto per lanciare Selvaggi. Il centravanti scattato sul filo del fuorigioco, controlla la palla e batte Garella in uscita. Passano appena due minuti ed ancora Selvaggi, servito da Hernandez in posizione analoga alla precedente, si vede respingere la palla del 2-0 di piede da Garella. Dal possibile raddoppio alla parità. E' Dirceu a proporre l'azione sulla sinistra. La palla finisce dalla parte opposta rincorsa da Sacchetti che la recupera, evita un avversario e serve Penzo che mette in area. Galbiati cicca malamente il pallone e Volpati non ha difficoltà a battere Terraneo. Il gol galvanizza il Verona che cerca di stringere i tempi comprimendo il Torino nella sua metà campo. Per contro i granata tendono a rallentare i ritmi della partita, riportandola su binari meno forsennati e quindi più confacenti alle loro caratteristiche. Il Verona, sempre ispirato da Dirceu, tuttavia non riesce a rendersi granché pericoloso per la porta di Terraneo, se non al 32' quando su un'azione offensiva Sella tira da più di 25 metri. Terraneo vola, l'arbitro concederà il calcio d'angolo ma l'impressione è che sia soltanto la traversa a dire no alla conclusione del veronese. Il primo tempo si conclude con il Torino che cerca di riguadagnare la metà campo avversaria, tenendo più lontani i veronesi dalla propria area. Ed al 38' è ancora Garella, su tiro di Hernandez servito da Selvaggi che caparbiamente aveva rincorso e recuperato una palla che sembrava persa sulla sinistra, che devia la conclusione dell'argentino in angolo. Il Verona, che al 40' ha sostituito Spinosi (vittima di una contrattura) con Oddi, si ripresenta nella ripresa con una punizione di Penzo bloccata con sicurezza da Terraneo: è comunque il Torino che cerca maggiormente il gioco, soprattutto grazie a Dossena. La gara è aperta, nonostante il logico sforzo dei granata di non rischiare inutilmente spingendosi sconsideratamente in avanti. Al 50' vengono ammoniti Penzo e Ferri per reciproche scorrettezze. Due minuti dopo c'è un bel cross di Danova, ma Selvaggi sciupa un'occasione favorevole. Ricambia due minuti dopo Volpati che alza sopra la traversa un invitante pallone di Dirceu a pochi metri dalla porta granata. Va via in contropiede Dossena (63') ben lanciato da Selvaggi, ma il capitano granata dopo un magnifico controllo di tacco, liscia malamente la conclusione. Al 70' viene ammonito Volpati per un intervento falloso su Dossena poco fuori dell'area. La punizione di Hernandez, a foglia morta, viene deviata con fatica in angolo da Garella. Sul prosieguo dell'azione ancora l'argentino conclude a rete ed ancora il portiere veronese risponde con un magnifico tuffo alla propria sinistra che sventa il nuovo pericolo. Ma le emozioni non mancano anche dall'altra parte. E' la mezz'ora esatta della ripresa quando Penzo riesce a liberarsi in area e ad indirizzare da pochi passi a rete. Terraneo è battuto, ma la traversa respinge la conclusione del goleador veronese. Due minuti dopo, al 72' Penzo comunque riusciva a realizzare il punto che per il Verona vale la finale di Coppa Italia. Un lungo cross di Sacchetti dalla destra trovava la difesa granata impreparata e l'attaccante veneto non aveva difficoltà ad insaccare in scivolata da pochi passi. Confuso e senza esito il forcing finale del Torino.