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Comunale
31/12/1983
h.14.30
TORINO - SAMPDORIA 2-1 (1-0)
Torino
: Terraneo, Corradini, Beruatto, Zaccarelli, Danova, Galbiati, Schachner (all'88' Francini), Caso, Selvaggi (all'85' Hernandez), Dossena, Pileggi. A disposizione: Copparoni, Comi, Ferri. All.: Bersellini.
Sampdoria: Bordon, Galia, Vierchowood, Pari, Pellegrini, Renica, Zanone (all'87' Guerrini), Scanziani, Mancini, Brady, Casagrande (al 58' Francis). A disposizione: Rosin, Bellotto, Chiorri. All.: Ulivieri .
Arbitro: Casarin di Milano.
Reti: Selvaggi 1' (T), Schachner 60' (T), Renica 69' (S).
Spettatori: 44.240 di cui 9.708 abbonati e 34.532 paganti per un incasso di 324.419.000 lire.
Cronaca
[Tratto da Stampa Sera del 2 gennaio 1984]
Buon Natale a San Siro, brindisi di Capodanno al Comunale. Vittorie su Milan e Sampdoria, una bella accoppiata, ma per il Torino (come per tutte, del resto) non c'è respiro. Già si profila il pericolo Napoli: i granata domenica andranno su un campo "caldo" e contro un avversarlo scottato profondamente da due 1 a 4 consecutivi, a Marassi contro la Samp e ad Udine. Bersellini dovrà studiare altre tattiche, altre varianti su uno schema di gioco che per altro la squadra sta già interpretando con puntualità ammirevole. "Mi diverto vedendoli giocare, e spero sia così anche per loro sul campo" ha detto di recente il tecnico, e questo rilievo potrebbe essere la chiave di un rendimento da elogiare perché, senza dubbio, nessuna compagine del campionato sta sfruttando al meglio il proprio potenziale come riesce a fare quella granata. La partita contro la Sampdoria è stata un chiaro esempio in proposito. Avevamo visto i blucerchiati l'ultima volta contro la Juventus, al Comunale, quando vinsero per 2 a 1. Al di là del risultato, impressionò della squadra di Ulivieri la facilità con la quale riusciva a proiettare ora Galla, ora Casagrande, all'offensiva sulle fasce laterali. Colpe bianconere, magari, ma sicuramente notevole abilità del liguri. Contro il Torino i cursori blucerchiati si sono trovati davanti degli sbarramenti munitissimi, e buona parte del merito l'ha avuta Pileggi, inserito al posto di Hernandez con una decisione che (a parte le condizioni di forma dell'argentino dopo la vacanza natalizia in patria) sapeva chiaramente di precauzione, se non di timore nell'avversario. Il gol a freddo di Selvaggi ha sicuramente mutato l'andamento della gara, ma è chiaro che Bersellini aveva impostato la partita su una tattica di contenimento più marcata, anche per attirare la Samp e creare varchi nella sua difesa. Allargarne inevitabilmente le maglie per consentire a Schachner di muoversi in spazi più grandi. Bersellinl "mago" che legge il futuro e tecnico fortunato? Diciamo abile, con un pizzico di buona sorte rappresentata dal gol al primo minuto che gli ha dato doppiamente ragione. Ma a parte l'andamento della partita, è piaciuta la capacità di concentrazione dimostrata da tutti i granata, senza la quale il risultato positivo non sarebbe stato possibile, perché la Sampdorla ben orchestrata da Brady ha fatto vedere buone qualità offensive attorno ad un Mancini in costante progresso. Solo una completa adesione del giocatori alle idee del tecnico, può consentire ad una squadra di rendere al massimo come il Torino. La manovra in velocità (veloce la palla soprattutto, importante) richiede notevole attenzione, e attente coperture perché un errore - lo si è visto chiaramente contro i blucerchiati - può di botto trasformare una situazione favorevole in un improvviso serio pericolo. Se Dossena perde palla a metà campo la gente mormora, ma l'errore fa parte del margine di rischio. L'importante che Caso o Zaccarelli stiano in zona, e non si facciano anch'essi risucchiare. Un gioco di scambi delicato, che però funziona già al meglio, che ha avuto sbavature motivate dal grosso dispendio di energie e dalla tensione. Troppe volte i granata si erano fatti rimontare, per non temere un bis negativo sotto la spinta blucerchiata. Anche questo ha pesato nel finale di una gara difficile, vinta a prezzo di una attenzione feroce ai minimi particolari tattici. Sullo champagne di Capodanno, i "bignè" di Selvaggi e Schachner. I due goleador a segno insieme. Un buon augurio (assieme al gioco ormai assimilato) per l'84. Adesso a Napoli, un ambiente difficile, un avversario disperato. Obbiettivo pareggio, come base.