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Comunale
29/01/1984
h.15.00
TORINO - INTER 3-1 (2-1)
Torino
: Terraneo, Corradini (all'87' Ferri I), Beruatto, Zaccarelli, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi (all'85' Pileggi), Dossena, Hernandez. A disposizione: Copparoni, Benedetti, Comi. All.: Bersellini.
Inter: Zenga, Ferri II, Bergomi, Bini, Collovati, Baresi, Müller, Bagni, Altobelli (al 64' Beccalossi), Sabato, Serena. A disposizione: Recchi, Marini, Muraro. All.: Radice.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Reti: Collovati 13' (I), Hernandez 15' rig, 84' rig (T), Schachner 33' (T).
Spettatori: 43.273 di cui 9.708 abbonati e 33.565 paganti per un incasso di 308.890.000 lire.
Note: Ammoniti Beruatto, Galbiati, Caso, Zenga, Baresi, Sabato e Bagni; l'Inter ha fallito un calcio di rigore al 48' con Altobelli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 gennaio 1984]
Chi di rigore colpisce, di rigore non perisce ma ci campa e ne ottiene un altro, quello della tranquillità. E' il caso del Torino che dal dischetto, con lo specialista Hernandez, ha prima pareggiato il gol di Collovati, che aveva portato in vantaggio l'Inter al 13', e dopo aver segnato il 2-1 con Schachner, ha piazzato il 3-1 a 6' dalla fine, ancora con l'argentino, il migliore in campo. Due rigori decisivi, dunque, quanto quello che Altobelli, controfigura di sé stesso, ha spedito sul palo al 48' frantumando gli sforzi che l'Inter stava producendo per rimontare. Dei tre rigori, il più limpido è sicuramente l'ultimo, quando Riccardo Ferri (fratello del granata Giacomo che era in panchina), ha agganciato Schachner, scappatogli in contropiede su perfetto lancio di Dossena. Gli altri due tiri dal dischetto sono discutibili. Sul primo, Paparesta s'è forse lasciato trarre in inganno da Hernandez, abilissimo a cercar il contatto tra una selva di avversari, compreso Ferri che non ha potuto fare a meno di ostacolarlo. L'arbitro s'è rimesso - come dire? - la coscienza a posto traducendo poi in massima punizione un intervento di Terraneo su Collovati. Lo stoppcr interista anticipava di un soffio il portiere che, involontariamente, lo bloccava. C'è da aggiungere che Paparesta aveva sorvolato su un ''mani'' di Bini in area: probabilmente non se n'era accorto, cosi come al 78' ha ignorato (con lui il guardalinee) un ''braccio'' di Serena che, fortunatamente per il Torino, ha poi fallito il pareggio davanti alla porta. Inoltre, al 21', aveva trasformato in una punizione indiretta in area un intervento di Galbiati sull'irascibile e rissoso Bagni, entrato a gamba tesa. Che la partita tosse difficile per l'arbitro barese lo dimostrano le sette ammonizioni (Galbiati e Beruatto da una parte, Bergomi, Zenga, Bagni, Baresi e Sabato dall'altra), ma Paparesta non è stato all'altezza. Ciò non scalfisce, comunque, la legittimità del successo del Torino su un'Inter che, pur avendo recuperato ''in extremis'' Sabato, confinando in panchina Beccalossi e denunciando vecchi problemi di difficile soluzione. Vincere, per la squadra di Bersellini, era di vitale importanza. C'era da dimostrare d'aver assorbito il contraccolpo per la batosta di Firenze e di poter ancora assumere con efficacia e credibilità il ruolo di anti-Juventus. Il Torino c'è riuscito, soffrendo, in una partita tiratissima, avvicente e nervosa. C'è riuscito grazie a Hernandez che. più di altri suoi compagni traditi dalla frenesia, ha conservato lucidità sebbene Baresi ricorresse a mezzi leciti e non per fermarlo. E' anche merito di Dossena che con il generoso Zaccarelli e Caso ha puntellato il centrocampo e, con Mueller alle costole, ha rifornito con un magnifico cross Schachner che, indisturbato, ha schiacciato di testa il pallone del raddoppio al 34'. Suo anche il lancio per l'austriaco dal quale è nato il rigore che ha fissato definitivamente il risultato. I granata debbono inoltre ringraziare Terraneo che ha effettuato almeno tre parate-gol, due su micidiali colpi di testa di Bini (12') e Serena (38') e una su rovesciata di Altobelli (42'). Nulla aveva potuto il portiere sull'incornata di Collovati (senza riccioli), su traversone di Baresi, che aveva anticipato Danova indirizzando a fil di traversa, nonostante il disperato tentativo di Corradini sulla linea. Il Torino non s'è disunito dopo il gol di Collovati: ha reagito con veemenza ed ha replicato con Hernandez dagli 11 metri, nel giro di un minuto. Dopo aver fallito due grosse occasioni preparate da Caso e Hernandez per Dossena (colpo di testa ravvicinato parato da Zenga al 32') e per Schachner (destro deviato in corner da Collovati al 33') i granata centravano il bersaglio con Schachner al 34'. Sia pure in affanno, sotto l'incalzante controffensiva dell'Inter (Radice inseriva Beccalossi al 64' al posto dello spento e demoralizzato Altobelli), il Torino resisteva, consolidando poi il successo. Ha rosicchiato un punto alla Juventus: adesso lo aspetta un altro esame-verità, all'Olimpico con la Roma.