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Comunale
22/02/1984
h.15.00
TORINO - VARESE 3-0 (0-0)
Torino
: Terraneo, Corradini, Beruatto, Zaccarelli, Francini (al 76' Danova), Galbiati, Scachner, Pileggi, Selvaggi (al 77' Comi), Dossena (all'85' Caso), Hernandez. All.: Bersellini.
Varese: Zunico, Misuri, Cecili, Strappa, Tomasoni, Mattei (al 63' Gentilini), Turchetta, Bongiorni (al 63' Cristiani), Auteri, Salvadé, Scaglia. All.: Catuzzi.
Arbitro: Lanese di Messina.
Reti: Schachner 49', 55', Selvaggi 75'.
Spettatori: 6.788 per un incasso di 37.656.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 febbraio 1984]
Dopo aver liquidato il Varese, il Torino si volta indietro e vede che la Juventus si è fatta mettere fuori dalla Coppa Italia dal Bari, squadra di serie B. Con il derby in programma domenica prossima, ci si interroga su questi singolari risultati (quello bianconero è decisamente singolare) e si domanda agli atleti granata se possono avere qualche peso per domenica. Sul piano del morale è indubbio che qualche peso l'avranno, ma quelli del Toro sono uomini che ragionano e non si fanno portar lontano dall'entusiasmo. Così saltano fuori risposte molto assennate come quella di Selvaggi: "Non credo che il fatto che la Juventus sia stata eliminata a Bari possa avere qualche peso sul derby. Semmai, ammesso che si possa registrare qualche ripercussione, mi sembra che i giocatori bianconeri saranno piuttosto arrabbiati, visto com'è andata per loro a Bari. Di conseguenza, giocheranno con il dente avvelenato". Sarà anche così, però resta il fatto che - per adesso - il Torino ride e la Juve piange. Hernandez però insiste: "Il derby è identico in tutte le citt&/agrave; del mondo. Non conta che una squadra stia andando bene e l'altra male, oppure che luna sia in testa alla classifica e l'altra in fondo: può succedere qualsiasi cosa, di conseguenza le partite di oggi sono del tutto ininfluenti nei confronti del derby di domenica prossima". Una cosa è certa: i giocatori del Torino hanno ragione a vedere la partita sotto questa luce molto realistica. L'avevano detto ieri che il Varese era una cosa ed il derby un'altra. In quanto a Bersellini, si stringe nelle spalle e dice che quattro punti sono tanti, ma che tutto può accadere. "Certo, le posizioni in classifica sono quelle che sono. Se fossimo a due punti il discorso sarebbe molto diverso, cosi invece è chiaro che la Juventus può giocare in tutta tranquillità, senza preoccuparsi del risultato". Vediamo comunque cos'ha insegnato il Varese. Intanto, la partita ha fatto vedere uno Schachner strepitoso. Può darsi che qualche volta abbia delle difficoltà a controllare la palla, però quando, parte verso la porta avversaria, scrollandosi di dosso quelli che invano lo marcano, è veramente una forza della natura. Quando corre - e che il gioco sia il più lineare possibile - è veramente un castigo di Dio. E quando tira in porta come ha fatto contro il Varese, è davvero un calciatore eccezionale. Proprio il tipo fatto apposta per i tifosi del Torino, che stanno ancora cercando l'erede di Pupi, pardon, Pulici. Il fatto è che questo Torino, man mano che il tempo passa, scopre sempre nuove squisitezze, come oggi Beppe Dossena. Se vuole, azzecca senza difficoltà il lancio millimetrico da quaranta metri, bello, smorzato sul piede del compagno. E l'azione che ha portato al secondo gol dell'austriaco è tutta da raccontare. Spiega, quest'azione, che Dossena è un atleta del calcio fuori del comune. Chiudiamo con Terraneo, che ha tolto di porta due gol che sembravano fatti e si conferma portiere talmente bravo da fare le cose difficili con la massima naturalezza. Basterà tutto questo per la Juventus? Non diciamo che basterà, diciamo che potrebbe bastare. Una cosa è certa: i giocatori del Torino hanno mantenuto quello che ieri avevano promesso. La Juventus ha perduto un colpo, un colpo che significa Coppa Italia. Ma questo certamente non basta per il derby di domenica prossima, anche se qualcuno sussurra: "Noi intanto siamo rimasti nella Coppa Italia e loro sono stati sbattuti fuori. Può darsi che questo non sia un vantaggio, ma è chiaro che sul piano del morale siamo favoriti. L'importante è non montarsi la testa ed a noi non succederà".