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Comunale
13/05/1984
h.16.00
TORINO - NAPOLI 2-1 (2-1)
Torino
: Terraneo, Francini, Beruatto, Pileggi, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi (al 79' Picci), Dossena, Hernandez (all'84' Corradini). A disposizione: Copparoni, Benedetti, Marco Rossi. All.: Bersellini.
Napoli: Castellini, Bruscolotti, Boldini S., Frappampina (al 61' Caffarelli), Krol, Ferrario, Celestini, Casale, Pellegrini III, Dirceu, De Rosa (al 46' Palanca). A disposizione: Di Fusco, Carannante, Masi. All.: Marchesi.
Arbitro: Sguizzato di Verona.
Reti: Dossena 19' (T), Dirceu 37' (N), Beruatto 42' (T).
Spettatori: 18.805 di cui 9.708 abbonati e 9.097 paganti per un incasso di 69.839.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 maggio 1984]
??Il quinto posto era l'ultimo obbiettivo che il campionato riservasse al Torino e i granata lo hanno centrato, battendo di misura un Napoli che, specie nel finale, ha cercato con buona determinazione di evitare la sconfitta. E se non c'è riuscito il merito è stato di Terraneo, che all'88' ha bloccato con una mano un tiraccio di Boldini che Pellegrini aveva cercato di deviare senza riuscirci, ma in compenso sbilanciando un po' tutti. Come gol la partita si è risolta nel primo tempo. A dare tono al Torino ha provveduto fin dal primi minuti un Dossena fin troppo lucido nelle proprie giocate rispetto alla media dei compagni: non a caso il primo vantaggio del Torino è stato proprio lui a siglarlo, intuendo che Beruatto (servito su punizione al limite da Hernandez) non avrebbe concluso a rete ma cercato il passaggio. Così è scattato con tempismo, pre sentandosi puntuale per il tocco vincente a pochi passi dalla porta di Castellini. Era il 18': Torino dunque in vantaggio, magari con qualche preoccupazione di non fare come nelle ultime domeniche, cioè consentire all'avversarlo l'immediato pareggio. Ma il Napoli non sembrava pensare a questo, procedeva a ritmo lento così da tranquillizzare i granata che, appena passata la mezz'ora, cercavano di chiudere la partita dando una accelerata, sempre sospinti dalla vena di Dossena. Tirava a lato Hernandez (32'), che il pubblico a tratti beccava nonostante fosse evidente il suo impegno di rendersi utile, venivano rimpallate un paio di conclusioni violente dal limite prima che l'argentino (36') consentisse con una punizione dal limite a Castellini di esibirsi in uno dei pezzi che da sempre gli riescono meglio: il tuffo plastico sulla propria destra per agguantare la palla. La partita sembrava in mano al Torino ed invece il solito errore difensivo la riapriva: a commetterlo questa volta era Danova, che si sarebbe poi fatto perdonare in seguito. Lo stopper interveniva di testa su lancio di Dirceu servendo di precisione De Rosa che controllava e restituiva all'accorrente brasiliano. Gran botta, imparabile per Terraneo, e tutto da rifare. Ma questa volta il Torino non si sedeva, reagiva e in cinque minuti, al 42', tornava in vantaggio. Selvaggi lavorava un pallone sulla destra per rovesciarlo in mezzo dove Hernandez, di testa, smarcava l'accorrente Beruatto. Tiro di controbalzo e gran gol nell'angolo opposto. Poi il secondo tempo col Torino che, uscito Selvaggi per una botta alla caviglia destra, arretrava le file e viveva un timoroso finale nel quale l'unico a correre veramente era il massaggiatore Giunta, portavoce tra lo squalificato Bersellini e Pezzotti che lo sostituiva in panchina. Il Napoli sospinto da Krol, all'ultima partita con la maglia azzurra, si faceva finalmente più aggressivo per cercare il pareggio. Palanca gigionava spesso in area cercando il rigore ma i granata non cadevano nella trappola evitando l'intervento deciso ed alla fine, quando ormai tutto sembrava deciso, Terraneo poneva il sigillo al successo fermando la conclusione di Boldini descritta in precedenza. Proprio quando l'arbitro fischiava la fine Boldini e Corradini davano vita ad un poco edificante epilogo. Il napoletano dava un cazzotto in faccia al granata che, rialzatosi, cercava di aggredire l'avversarlo. C'era qualche spintone, per fortuna con Caso e Celestini pronti a intromettersi e far da pacieri. Il tutto senza che il signor Sguizzato se ne accorgesse: né il suo comportamento era stato granché convincente in precedenza pur non offrendo la partita attimi di tensione e di difficoltà. La vittoria, grazie alla sconfitta del Verona all' Olimpico, ha permesso dunque al Torino di conquistare quinto posto finale che lascia aperta una porticina alla possibilità di avere un posto in Coppa Uefa a patto che la Roma vinca la Coppa Campioni e la Fiorentina la Coppa Italia. Ma in questo caso tanto vale che siano i granata stessi a cercare di ottenere il posto in Coppa Coppe. Rimane per la squadra di Bersellini il progresso rispetto alla passata stagione: tre punti in più ed altrettante posizioni di miglioramento in classifica. Senza certi sbandamenti questo Torino potrebbe oggi festeggiare un risultato più sostanzioso. Il Napoli, invece, ha dovuto soffrire la sua salvezza fino alla penultima giornata.