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Comunale
10/06/1984
h.20.30
TORINO - SAMPDORIA 0-0
Torino
: Terraneo, Francini, Beruatto, Corradini, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi (al 72' Pileggi), Dossena, Hernandez. All.: Bersellini.
Sampdoria: Bordon, Galia (al 72' Zanone), Pellegrini, Pari, Vierchowood, Renica, Casagrande, Scanziani, Francis, Brady, Mancini. All.: Ulivieri.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 30 mila circa di cui 27.815 paganti per un incasso di lire 253.056.000 lire.
Note: Espulso Casagrande all'89' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso; ammoniti Beruatto, Vierchowood, Dossena e Renica per gioco falloso, Francis per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell'11 giugno 1984]
Il profumo di Coppa Italia piace alla gente. Ieri sera il Comunale ospitava un pubblico da campionato: perfino una coppia di sposini, ancora in abito da cerimonia (lui in scuro, lei in bianco con il velo), non hanno voluto far mancare al Torino il loro incitamento. Folta anche la rappresentanza dei sostenitori sampdoriani assiepati in curva Filadelfia. Stesse formazioni dell'andata, ma l'1-1 obbligava la Sampdoria, che in trasferta si esprime al meglio in contropiede, ad aggredire il Torino che, pur giocando in casa, si concedeva il lusso di stare molto raccolto (perfino troppo) per tentare di colpire di rimessa. In spazi stretti l'agonismo si faceva subito acceso, retaggio di certi scontri registratisi a Marassi. E l'arbitro D'Elia, al primo fallo commesso da Beruatto ai danni di Francis, ammoniva il granata. Il regista Brady, memore di una Juventus-Arsenal in cui gli inglesi riuscirono a ribaltare l'1-1 di Londra proprio al Comunale, dirigeva la Sampdoria in posizione arretrata, cercando di trovare varchi per mandare al bersaglio Mancini o Francis. Ma era il Torino inizialmente ad avere due occasioni: la prima al 5', su un bel lancio di Selvaggi per Galbiati che non riusciva ad agganciare il pallone e veniva anticipato: la seconda un minuto dopo, su un bel servizio di Dossena per Schachner che pasticciava. Al 7' D'Elia estraeva il cartellino giallo anche per Vierchowood, colpevole di un fallo ai danni di Selvaggi. Il tatticismo prevaleva sullo spettacolo, ma il pubblico, pur con qualche disapprovazione, sembrava capire l'importanza della posta in palio ed ''accettava'' il non gioco dei granata, che adottavano un marcamento misto uomo-zona. Danova stava incollato a Mancini, Francini seguiva Francis ovunque e le fasce laterali erano presidiate da Beruatto su Pari e da Corradini su Scanziani. Caso fronteggiava Brady. La Sampdoria teneva Galia fisso su Dossena, con Casagrande sulle piste di Hernandez che si spostava ora a destra ora a sinistra, con Pellegrini su Schachner e Vierchowood su Selvaggi, protetti alle spalle da Renica. Dopo una fiondata abbondantemente a lato di Hernandez (24'), grosso pericolo per Terraneo (25'). Un cross da destra di Pari spioveva sotto porta, dove Terraneo aveva un attimo di esitazione: buon per lui che Scanziani, sgusciato all'improvviso alle spalle di Corradini, da meno di due metri falliva il bersaglio, scuotendo l'esterno della rete. Al 33' D'Elia ammoniva anche Dossena (fallo su Scanziani), che adesso rischia la squalifica. L'arbitro appariva troppo severo nei confronti del capitano del Torino, alla sua prima scorrettezza, mentre lasciava poi correre, limitandosi a scuotere il capo, un analogo fallo di Scanzianl ai danni di Corradini. Con il passare dei minuti, il Torino capiva che rischiava troppo a restare chiuso a riccio tentava di aggredire la Sampdoria, che però si difendeva con molta attenzione, senza fare concessioni. Il Torino riusciva a liberare soltanto Schachner al tiro, ma l'austriaco aveva grosse difficoltà di palleggio e non ne approfittava. La gara aveva un sussulto al 43': un lancio profondo di Galbiati scavalcava l'ammucchiata a centrocampo e pescava Caso nella posizione di ala, ma il suo affondo era stroncato sul limite dell'area da Renica. La punizione di Hernandez per Beruatto veniva intercettata ed il tiro di Schachner, deviato dalla gamba di un difensore, trovava Bordon piazzatissimo. Ripresa. Sempre sotto pressione il Torino, anche se Dossena si portava a ridosso delle punte nel tentativo, vano, di rendere un po' più incisiva la manovra. Ma era un Dossena normale, non il super Dossena di Marassi, forse anche perché la fatica di giovedì non era stata del tutto smaltita. Al 49' D'Elia ammoniva anche Renica quindi, dopo una azione Brady-Pari stroncata da Danova, cartellino giallo anche per Francis per proteste. In precedenza (46') Francis aveva reclamato per un mani involontario di Galblati in area e l'arbitro, alle sue rimostranze, aveva lasciato correre. Finalmente, dopo un'ora esatta, una bella combinazione del Torino: Dossena toccava ad Hernandez che esplodeva un gran sinistro dal limite impegnando Bordon in una difficile parata. Una ''volée'' di Scanziani sorvolava la traversa (68'), poi entrambe le squadre effettuavano un cambio: Pileggi rimpiazzava l'acciaccato Selvaggi e Zanone sostituiva Galia. Nonostante il notevole dispendio di energie, la Sampdoria continuava ad attaccare e Dossena veniva nuovamente risucchiato in difesa. Solo al 77', su iniziativa di Caso, Beruatto aveva una buona occasione ma il suo tiro-cross era parato da Bordon. Un grossolano errore di Schachner era sottolineato da fischi e all'83' la Sampdoria si rifaceva viva nel pressi di Terraneo con un colpo di testa, impreciso, di Francis. A tre minuti dal termine anche Casagrande finiva sul cartellino giallo di D'Elia per un fallaccio su Hernandez la cui punizione sfiorava la traversa. Nonostante l'ammonizione, Casagrande si rendeva colpevole di un altro micidiale fallo su Dossena e questa volta D'Ella lo mandava in anticipo negli spogliatoi, anche se mancava soltanto un minuto al termine. Poi la fine che vedeva il Torino, sparagnino ma realista, centrare in pieno lo scopo della qualificazione alle semifinali pur senza aver soddisfatto sul plano del gioco. Ma il fine, questa volta, giustifica i mezzi.