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Comunale
09/02/1986
h.15.00
TORINO - ROMA 0-1 (0-1)
Torino
: Copparoni, Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior, Cravero, Pusceddu, Sabato, Schachner, Dossena, Comi. A disposizione: Biasi, Osio, Lerda, Mariani P., Brambati. All.: Radice.
Roma: Tancredi, Oddi, Bonetti I, Boniek, Nela, Righetti, Conti B.,Giannini, Pruzzo (all'89' Gerolin), Ancelotti, Di Carlo (all'88' Desideri). A disposizione: Gregori, Graziani, Tovalieri. All.: Sormani e Eriksson.
Arbitro: Pieri C. di Genova.
Reti: Pruzzo 35'.
Spettatori: 29.251 di cui 18.229 paganti e 11.022 abbonati.
Note: Junior fallisce un calcio di rigore al 1', parato da Tancredi, così come Pruzzo che all'81' si fa parare un calcio di rigore da Copparoni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 febbraio 1986]
Il calcio ogni tanto offre partite così limpide da non lasciare spazio neppure alle ''normali'' recriminazioni del tifosi della squadra sconfitta. Tutto solare, in tutti i sensi, dalla giornata al gioco, in Torino-Roma decisa al 35' da un freddissimo (come il clima) colpo di testa di Pruzzo. Un gol creato da una stupenda galoppata di Boniek ''leader'' di una squadra organizzatissima, che concede poco allo spettacolo e sfrutta al meglio la saldezza della difesa (soprattutto la coppia centrale dei corazzieri Righetti e Bonetti) nonché la generale, evidentissima, forma fisica. Prima e dopo il gol, gli errori del Torino e quelli della Roma. Il rigore di Junior parato da Tancredi al primo minuto, quello calciato da Pruzzo e bloccato da Copparoni all'81'. La palla-gol sprecata da Junior al 23', l'occasionissima sciupata da Pruzzo al 63'. Nel finale alla serie del ''regali'' all'avversario si è aggiunto anche Schachner, ma va detto subito che senza lo slancio dell'austriaco (sceso in campo malgrado l'acciacco al ginocchio) la Roma in difesa non avrebbe avuto problemi, o quasi. La serie cronologica sprechi-gol-sprechi indica come sia andata la gara. Il Torino, per quanto in formazione d'emergenza con Cravero valido centrocampista arretrato e Pusceddu (esuberante ma impreciso nel tocco) a guardia di Conti, aveva preso in pugno il match giocando molto raccolto, ma capace di spingere in avanti con tutto il blocco, grazie soprattutto al movimento di Dossena. Il problema granata era quello di non concedere spazio al contropiede giallorosso ed alle sgroppate di un Boniek sempre in movimento: se Junior fosse andato a segno, su rigore o su azione, sarebbe stata la Roma a dover poi attaccare ed il pomeriggio per i granata sarebbe stato più agevole, più adatto alle loro possibilità di gioco. Invece, su un pasticcio del centrocampo del Torino, al 35' partiva in contropiede Boniek: il polacco si allargava sulla destra, evitava il disperato ed ingenuo intervento di Pusceddu in recupero, e toccava per Pruzzo un pallone invitante che il centravanti - di testa, la sua specialità - metteva in rete cogliendo in controtempo Copparoni. Era la svolta che condannava i granata, i quali, in svantaggio, dovevano attaccare ed offrivano spazi per le risposte di Boniek e colleghi. Lo slancio iniziale si perdeva, la Roma bloccava con facilità in avvio di ripresa le manovre granata ed in contropiede sprecava a sua volta. Restava così l'impresa di Boniek e Pruzzo come marchio della partita. Il Torino ha pagato gli errori di tiro di Junior, che per altro ha cercato sino alla fine di rimediare ma senza la consueta lucidità, la spinta inferiore al consueto di Corradini e Francini, soprattutto lo scarso peso in attacco, più scarso del solito per la giornata opaca di Comi, lento e sempre anticipato sia in area avversarla che negli arretramenti a centrocampo. E la Roma, forte alla base grazie al pacchetto difensivo (anche se Oddi aveva non poche sbavature), teneva bene il centrocampo attorno ad un Ancelotti bravo come ad Avellino, lanciando Boniek negli spazi. ''Zibi'' in giallorosso si diverte sicuramente più che in bianconero, libero com'è di seguire l'istinto senza obblighi tattici. Il Torino si è divertito, pur sciupando, solo per mezz'ora. I granata partivano all'attacco, con Dossena a tutto campo e Junior più avanzato. Dopo soli 24 secondi, il brasiliano riceveva da Sabato il pallone sul vertice destro dell'area giallorossa, e veniva messo a terra da Bonetti sul tentativo di dribbling. Pieri (averne tanti di arbitri così decisi in avvio di gara) indicava il dischetto. Junior, ancora zoppicante per il contrasto subito, calciava con scarsa angolazione e Tancredi si gettava sulla sua sinistra per bloccare il tiro. Primo contraccolpo per i granata. Il secondo, dopo una bella botta in corsa di Schachner appena alta, arrivava al 23'. Dossena toccava in profondità per Comi che, dopo finta di Junior lanciava lo stesso brasiliano nel corridoio vuoto. Su Leo usciva bene Tancredi, tando da chiudergli lo spazio del tiro e rallentare la corsa del pallone che Bonetti porgeva poi al portiere. Nel tentativo di spingere ancora di più, il centrocampo granata lasciava a Boniek il pallone per la galoppata vincente. La Roma dominava i granata in avvio di ripresa. Al 18' su errore (l'unico della gara) di Cravero partiva ancora Bonlek: Copparoni era bravissimo ad uscirgli contro per ribattere la conclusione, la palla rotolava verso Pruzzo che di piede (è più preciso di testa..) non centrava la porta sguernita. I granata riprendevano in mano il match, per un forcing disperato ma confuso. Lanciato da Junior, Schachner aveva al 27' la palla del possibile pareggio, il suo diagonale si perdeva oltre il secondo palo. Poco dopo ripartiva Bonlek, era il brasiliano ad inseguirlo. In area Junior toccava nettamente la palla e, sullo slancio, anche gli stinchi del polacco. Per Pieri era rigore. Copparoni (stessa porta, stesso punto), bloccava a terra il tiro debole di Pruzzo. Vani gli ultimi assalti del Torino, con il magnifico Zaccarelli avanzato e Cravero sicuro libero. Tancredi a tre minuti dalla fine toglieva dalla testa di Francini, proiettato in area, il pallone centrato con prontezza da Schachner. Due cambi perditempo di Erlksson, e festa giallorossa a centrocampo.