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Comunale
06/04/1986
h.15.30
TORINO - COMO 1-3 (0-2)
Torino
: Copparoni, Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior, Ferri I (al 72' Mariani P.), Beruatto, Sabato, Schachner, Dossena, Comi. A disposizione: Biasi, Rossi E., Cravero, Pusceddu. All.: Radice.
Como: Paradisi, Tempestilli, Bruno P., Casagrande, Maccoppi, Albiero, Mattei (all'87' Notaristefano), Fusi, Borgonovo, Centi, Corneliusson (al 79' Todesco). A disposizione: Della Corna, Moz, Invernizzi. All.: Marchesi.
Arbitro: Lombardo di Marsala.
Reti: Maccoppi 4' (C), Corneliusson 40' (C), Sabato 53' (T), Tempestilli 81' (C).
Spettatori: 19.983 di cui 8.961 paganti e 11.022 abbonati.
Note: Giornata di pioggia, terreno in discrete condizioni sebbene fangoso in piú punti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 aprile 1986]
Quattro contropiedi, due gol: Il Como ha ipotecato la sua salvezza in questo modo, nel primo tempo di una partita che il Torino ha iniziato nel peggiore dei modi, andando subito in svantaggio, e poi ha continuato in maniera tanto frenetica quanto caotica, senza riuscire a costruire una manovra valida, ma anzi offrendo il fianco alle veloci e ficcanti incursioni che Borgonovo e Corneliusson hanno condotto, mettendo spesso a disagio i loro marcatori Francini e Ferri (Radice nel secondo tempo ha invertito le marcature con evidenti miglioramenti). Poi la ripresa, con un Torino per venti minutl trasformato, in grado di alimentare le speranze dei tifosi, grazie anche al gol di inserimenti il lavoro delle punte. La buona disposizione comasca é stata d'altronde subito premiata dal gol di Maccoppi abile nell'inserirsi per sfruttare di testa un invitante traversone di Mattel con Corradini colpevolmente fermo. In svantaggio, per il Torino la gara si é complicata terribilmente, tanto più per la giornata storta di un Dossena, impreciso anche in facili disimpegni. Né a giustificazione sua o di altri si può chiamare in causa la fitta pioggerella che rendeva viscido il pallone, perchè in difficoltá apparivano solo i giocatori del Torino. La reazione allo svantaggio é stata arruffata, priva di incisività, facile a contrastarsi per un Como che ha immediatamente provveduto a far blocco davanti alla propria area. Il Torino è parso tanto frenetico, quanto incapace di costruire e giocare senza palla, rendendo cosi la propria manovra sempre prevedibile. Qualche tiro da lontano, un colpo di testa a lato di Comi ed un altro di Francini, imbeccato da Junior, non potevano certo bastare per riequilibrare la situazione, nè si puó accusare l'operato dell'arbitro anche se (31') ha ignorato una cintura in area di Albiero a Comi. Semmai il signor Lombardo (assistito da guardalinee abbastanza incerti) é risultato insoddisfacente nel suo operato per il modo in cui sistematicamente ha ignorato la regola del vantaggio e alcuni falli degni di ammonizione, mostrando comunque giustamente il cartellino giallo a Comi per simulazione. Se il Torino non creava problemi a Paradisi, ben differente era la situazione sul fronte opposto. Mattei inseritosi sulla destra (24') chiamava in causa con un insidioso diagonale Copparonl, il quale compiva un'autentica prodezza un minuto dopo anticipando con perfetta scelta di tempo Borgonovo che, liberissimo, stava cercando di addomesticare una magnifica palla-gol offertagli da Bruno. L'appuntamento con il raddoppio, per il Como, era comunque solo rimandato: al 41' Borgonovo beveva con una finta Francini lungo l'out sinistro e con Zaccarelli (tanto lucido, quanto poco assistito dal compagni della difesa) che gli si faceva incontro metteva al centro per l'accorrente Corneliusson, il quale non aveva difficoltá a infilare il secondo pallone nella porta di Copparoni. I fischi che accompagnavano i granata negli spogliatoi e le parole di Radice nell'intervallo sortivano qualche effetto: il Torino si ripresentava in campo trasformato, lucido, incisivo, con Zaccarelll avanzato a sostegno del centrocampo. E dopo che Franclni (48') aveva deviato alto di testa un bellissimo cross smarcante di un Dossena anche lui più preciso, Sabato (53') rimetteva in discussione il risultato con una precisa deviazione di testa su punizione dalla destra di Junior. Era il momento migliore dei granata, con il Como in affanno per il timore di compromettere un risultato tanto importante. Ed al 58' la squadra di Marchesi si salvava con un pizzico di fortuna, con Paradisi che in qualche modo riusciva prima a respingere eppoi ad agguantare il pallone, dopo una doppia conclusione di testa di Sabato e Francini. Ancora un insidioso colpo di testa di Schachner (71') deviato da Paradisi in angolo, poi la spinta del Torino si affievoliva anche se Dossena per un attimo riusciva a far gridare al gol con una gran botta (76') della destra che si spegneva sull'esterno della rete. Radice, intanto, aveva giocato la carta Mariani per Ferri, però con scarsi risultati. Dal nuovo entrato del Como, Tedesco, nasceva invece (82') l'azione - unico atto offensivo, dei lombardi nella ripresa - del terzo gol lariano. L'attaccante avanzava sulla destra, convergeva verso il centro vedendo al tempo stesso Tempestilli che si inseriva dalla parte opposta. Pronto il passaggio ed abile si mostrava il difensore nel controllare e poi mettere alle spalle di Copparonl. Cinque minuti dopo ancora Tedesco sfiorava il quarto gol era la mesta conclusione di un pomeriggio nel quale il Torino ha disfatto molto di quanto aveva faticosamente messo insieme per guadagnarsi un posto nella prossima Coppa Uefa.