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Comunale
21/05/1986
h.20.30
TORINO - SAMPDORIA Sospesa per pioggia al 56' sull'1-1 (1-0)
Torino
: Copparoni, Corradini, Francini, Zaccarelli, Cravero, Ferri, Beruatto, Sabato, Mariani, Dossena, Comi. A disposizione: Martina, Rossi, Schachner, Pusceddu, Lerda. All. Radice.
Sampdoria: Bordon, Mannini, Galia, Pari, Paganin, Pellegrini, Scanziani, Salsano, Francis (al 51' Lorenzo), Matteoli, Mancini. A disposizione: Bocchino, Veronici, Zanutta, Fiondella. All. Bersellini.
Arbitro: Casarin di Milano.
Reti: Mariani 31' (T), Mancini 52' (S).
Spettatori: 18.000 circa.
Note: Serata allucinante, continui acquazzoni, terreno allentato naturalmente. Al 30' la partita viene interrotta per quindici minuti per un black-out all'impianto di illuminazione, al 56' per impraticabilitá di campo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 maggio 1986]
Tutto da rifare. Torino e Sampdoria hanno concluso la loro fatica al 61' quando l'arbitro Casarin ha mandato le squadre negli Colpa del maltempo - La partita sospesa sull'1-1 per impraticabilitá del campo - In precedenza la gara era stata interrotta per un guasto all'impianto di illuminazione spogliatoi rinviando la partita. Il terreno del Comunale era una palude, tanta era la pioggia che cadeva dal cielo, era impossibile non solo giocare ma addirittura mantenere l'equilibrio. A quel punto Toro e Samp stavano 1-1, un risultato che qualificava i liguri, ma era evidentemente destino che la partita non dovesse essere conclusa visto che giá in precedenza, nel primo tempo, l'incontro era stato sospeso per 14' a causa di un guasto all'impianto di illuminazione. Il Torino, molto deciso in avvio, per niente arrendevole malgrado l'Uefa giá in tasca e lo 0-2 dell'andata, é andato in vantaggio in maniera abbastanza curiosa, che va raccontata partendo da lontano perché fa parte delle stranezze e delle bellezze del calcio. Pioveva fitto, la coda del furioso temporale abbattuttosi su Torino nel tardo pomeriggio, e giá il tabellone elettronico era andato in tilt. Buona partita, comunque, gioco veloce e piacevole, granata all'assalto e Samp in trincea. Al 30' Scanziani ha messo a terra Sabato al limite, e proprio in quel momento é finito kappaó anche mezzo impianto di illuminazione: Casarin ha fermato il gioco, conciliaboli vari in campo, timori granata di partita persa in caso di irreparabile guasto, ma dopo 14' e tornata la luce piena. Il gioco é ripreso, stessa posizione, stessi uomini pronti alla punizione. Dossena sulla palla, tocco a Sabato e destro basso di Mariani alle spalle di Bordon, ingannato anche da una leggera deviazione di un difensore. Questo al 31', senza tener conto dell'interruzione, ed il Torino ha continuato all'attacco anche se Copparoni, bravo pure in precedenza, ha salvato al 42' deviando in angolo un destro in diagonale di Mancini. A loro volta i granata si sono resi pericolosi assai al 45' quando Francini, su centro di Corradini, ha colpito bene di testa in elevazione. La pioggia, al rientro delle squadre dagli spogliatoi, si é trasformata in diluvio. Tuoni e lampi, terreno piú simile ad una risaia che a un campo di calcio, Bordon subito costretto ad uscire fuori area coi piedi per anticipare Mariani favorito da un passaggio indietro di Pellegrini frenato dall'acqua. Acqua dappertutto, un disastro, e Bersellini aveva appena cambiato Francis con Lorenzo, fisicamente piú adatto alle condizioni atmosferiche, che la Samp ha fatto pari al 52'. Salsano ha ricevuto a destra, su di lui c'era Francini che però é assurdamente scivolato in una pozzanghera: un regalo per il piccolo centrocampista blucerchlato che ha messo in mezzo per la testa di Mancini, libero di mirare l'angolo basso lontano da Copparoni. Ma il campo, a questo punto, era davvero impraticabile. I giocatori non riuscivano a stare in piedi, la palla non avanzava di un metro anche se presa a calcioni. Tutti fermi al 56', fermi in mezzo alla palude, altre discussioni, e diluviava, poi l'arbitro ha fatto riprendere il gioco fra i fischi del pubblico. Due minuti e altro stop, impossibile persino stare in piedi, 6 minuti di attesa ed infine l'ultimo tentativo. Ma il pallone, buttato fra le gambe dei giocatori, non si é alzato di un millimetro e dopo una specie di rissa, atletica s'intende, per ricacciarlo in avanti, l'arbitro ha fischiato la fine.