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Comunale
21/12/1986
h.14.30
TORINO - FIORENTINA 2-1 (1-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior, Rossi E., Beruatto, Cravero, Lerda (al 75' Ferri), Dossena, Comi (all'80' Pileggi). A disposizione: Copparoni, Lentini, Bellatorre. All.: Radice.
Fiorentina: Landucci, Gentile, Contratto, Rocchigiani (al 54' Antognoni), Pin C., Galbiati, Berti (al 68' Monelli), Battistini, Diaz, Oriali, Di Chiara. A disposizione: Conti P., Maldera III, Gelsi. All.: Bersellini.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: Francini 5' (T), Cravero 63' (T), Antognoni 65' (F).
Spettatori: 22.294 di cui 9.893 abbonati per una quota partita di 164.339.000 lire e 12.401 paganti per un incasso di 116.077.000 lire.
Note: Calci d'angolo 4-1 per la Fiorentina, ammoniti Di Chiara, Cravero, Comi, Rocchigiani e Monelli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 dicembre 1986]
Tre lampi nel buio. O quasi. Non è il titolo di un film, è la sintesi di Torino-Fiorentina 2-1. I tre gol capolavoro, firmati nell'ordine da Francini. Cravero e Antognoni, sono state le cose più belle di una partita bruttina. C'erano appena 22 mila spettatori, nonostante la folta rappresentanza viola che prima del via ha rinnovato il "gemellaggio" con la tifoseria granata, e gli assenti (ci scusi il cavalier Sergio Rossi)' stavolta non hanno avuto tutti i torti. Il Torino, lndisponibile Sabato, riproponeva la "formula due", con Lerda accanto a Comi e Dossena nella sua naturale posizione di centrocampista avanzato: dopo un avvio promettente ha rischiato di guastare il Natale al propri sostenitori, dando vita ad una partita strana, con folate e lunghe pause che hanno consentito alla Fiorentina di riprendere quota sia sull'1-0 che sul 2-0. Forse è colpa dell'affanno di dover fare il risultato a tutti i costi (un punto nelle precedenti quattro gare) o del ritorno ad uno schema cui non erano più abituati. Bersellini aveva recuperato Oriali in extremis, opponendolo a Francini. Il vecchio ex campione del mondo s'era fatto tagliare fuori nell'azione del primo gol dall'assist di Cravero (servito da Rossi) che aveva liberato al tiro il sinistro di Francini; il suo fendente basso ed angolato era fuori dalla portata di Landucci. Proprio Francini, il difensore nel quale Bersellini non credeva. Erano trascorsi appena 5'20". Tutto facile? Affatto. Bersellini correva al ripari dopo una decina di minuti, trasferendo Gentile da sinistra (dove aspettava in zona Junior) a destra su Francini. Mossa azzeccata. Con Lerda bloccato da Contratto, Comi ben fronteggiato da Pin e Francini "stoppato" da Gentile, toccava ai centrocampisti andare al tiro, ma Dossena trovava la strada sbarrata dal giovane Rocchigiani, un tipo tosto che non guarda in faccia a nessuno ma che deve frenare la propria irruenza ieri, alla terza dura entrata, Rocchigiani è stato ammonito da Longhi. Quando era in odor di espulsione Bersellini l'ha tolto, inserendo Antognoni. Prima di rientrare negli spogliatoi, Rocchigiani aveva reso la vita difficile a Dossena. Anche Junior, partito in quarta con Gentile, ha poi rallentato il passo incrociando Battlstini, perdendo le redini della manovra. Beruatto e Berti si annullavano a vicenda. Nella confusione generale, Cravero era il più lucido e razionale, dimostrando che, come interno, sa rifinire e concludere. La Fiorentina, in contropiede, ha creato un paio di problemi a Lorieri. Il primo con Di Chiara (29'). Su passaggio di Battistini, Di Chiara s'è appoggiato a Corradini che, a sua volta, ha avvinghiato l'attaccante in area. L'arbitro ha concesso la regola del vantaggio al Torino penalizzando il fallo precedente di Di Chiara (e ammonendolo per proteste) anziché optare per il rigore. Il secondo al 38', sempre su lancio di Battistlni, con Diaz, sfuggito a Rossi: Lorieri, con una coraggiosa uscita sui piedi dell'argentino, ha evitato il pareggio. Il Torino ha reagito e, su errore di Galbiati, ha sfiorato il raddoppio al 40'. Cravero, quasi dal limite, ha sparato fuori. Anche Radice, in apertura di ripresa, presentava una variante tattica. Francini passava su Diaz, e Dossena si spostava sulla sinistra, nel settore di Gentile. Comi, pescato in "off side", andava in gol ugualmente e veniva ammonito. Al 53' l'ingresso in campo di Antognoni. Con lui la Fiorentina cresceva di tono ma, proprio nel suo periodo migliore, incassava il secondo gol (63'). Un calibrato suggerimento di Junior pescava in area Cravero che, con un'abile finta, si liberava di Pin e di destro, con una finezza, insaccava. Pazzo di gioia per il suo primo gol in serie A, correva verso la curva Maratona a raccogliere l'ovazione. Al rientro l'aspettava Longhi con il cartellino giallo e Cravero gli mostrava il n. 8, felice. Ma non era finita. Per un fallo di Zaccarelli su Orlali, la Fiorentina fruiva di una punizione dalla lunetta. Antognoni riceveva il tocco di Battistlni e cannoneggiava di collo esterno, infilando il "sette" sulla sinistra di Lorieri. Gol bellissimo per lo sfortunato Antognoni, dopo otto mesi. Usciva Berti, entrava Monelli e per il Torino aumentavano i pericoli. Dossena reclamava un penalty per un "sandwich" in area ma per Longhi il granata aveva accentuato le conseguenze del fallo. Radice effettuava due cambi: prima Ferri per Lerda (75') e poi Pileggi (al rientro dopo più di un anno dal brutto infortunio) per Comi (81'). Due sinistri di Diaz facevano tremare la folla e Landucci negava il terzo gol con molta fortuna a Dossena, sedendosi sul pallone all'84'. Se Dossena avesse segnato sarebbe stata una punzione troppo severa per i viola.