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Comunale
11/01/1987
h.14.30
TORINO - SAMPDORIA 2-0 (2-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, Francini, Cravero, Junior, Ferri, Rossi E., Sabato (all'89' Pileggi), Comi (all'86' Lerda), Dossena, Beruatto. A disposizione: Copparoni, Zaccarelli, Lentini. All.: Radice.
Sampdoria: Bistazzoni, Briegel, Mannini M., Fusi (al 76' Lorenzo), Vierchowood, Pellegrini I, Pari, Cerezo, Salsano, Mancini, Vialli. A disposizione: Bocchino, Paganin, Gambaro, Ganz. All.: Pezzotti e Boskov.
Arbitro: Lombardo di Messina.
Reti: Comi 14' rig., Corradini 19'.
Spettatori: 22.037 di cui 9.893 abbonati e 12.144 paganti.
Note: Ammonito Pari.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 12 gennaio 1987]
Ordinati e ispirati, attenti come scolaretti al primo giorno di scuola, quelli del Torino hanno impiegato meno di venti minuti a svolgere il compito. Diligenza e bella scrittura, con sommo gaudio di Radice, il maestro. Hanno segnato Comi su rigore al 13' (freddezza) e Corradini al 19' (potenza), e tutto è finito prima ancora di cominciare, in un certo senso, perché molte cose si aspettava la Samp da questi birichini di granata eccetto che arrivassero al gol tanto presto tanto facilmente. Quando poi i giovanotti di Boskov hanno tentato di ribaltare risultato e partita, nell'avvio del secondo tempo, fra tanti pazzerelli granata si è messo in luce il più pazzo, Fabrizio Lorieri, portiere, che ha salvato la porta sua e del Toro in tre occasioni impedendo che la partita, già vinta e spenta, potesse riaccendersi fra pericolosi bagliori. Considerando 1 minuti dei gol, va da sé che per il vecchio Toro non è stata proprio una faticaccia. Due a zero dopo venti minuti, Samp costretta ad attaccare e dunque facile contropiede granata, una situazione tattica favorevole che raramente è capitata al Torino, in questa prima meta di stagione talora alterna e sempre sofferta. Però la fortuna di trovare subito l'uno-due, il colpo del kappaò, non è stato un bel dono caduto dal cielo. Il Torino ha giocato un grande primo tempo e la Samp è stata a guardare, Incapace non solo di offendere ma pure di organizzare un valido schema di difesa. Grigia e anonima, superata in ogni zona del terreno, in ogni duello diretto, la Samp ha lasciato iniziativa e pallone ad un avversario che stavolta, invece di buttarsi in avanti con temerario coraggio e secondo antiche abitudini, ha saputo usare il ben dell'intelletto, cosa che non guasta mal, ha ragione Radice. Abituati a vedere un Torino rapido Dell'impostare l'azione d'offesa, ma proprio per questo sovente Impreciso, confessiamo di essere rimasti un poco stupiti davanti alla manovra accorta e ragionata dei granata, parliamo del primo tempo, il cuore della partita. Tocchi di prima ma con speciale attenzione a non sbagliare il passaggio, guai a lasciare alla Samp il gioco di rimessa, controllo del pallone, abilita nel coprire gli spazi, un grande Torino. E cosi, al 13', i granata sono andati in vantaggio. Centro di Junior, deviazione di testa di un difensore e fallo di mano di Mancini in area. Lombardo ha fischiato il rigore e Comi con molta precisione e freddezza ha infilato il pallone alla destra di Bistazzoni. Mancini ha toccato con la mano, nessun dubbio, però resta qualche incertezza sulla volontarietà del gesto. In ogni caso, dietro l'attaccante della Samp stava in agguato Francini e l'arbitro, peraltro molto bravo, era vicinissimo all'azione. Mancini ha protestato blandamente, e in verità blandamente ha anche giocato. Una partita senza acuti, come quella di Vialli, e va detto che la sicurezza di Ezio Rossi e soprattutto di Francini, che avevano il compito di marcare i due gioielli della Samp, è stata una delle armi vincenti del Toro. Senza contare Cravero, che Radice ha saggiamente schierato come libero. L'altra arma vincente è stata Dossena, il migliore in campo insieme a Francini. E l'altra ancora è stata Corradini, riportato da Radice in posizione più offensiva sulla fascia destra. Il terzino granata aveva il compito sulla carta mica tanto facile di contrastare le iniziative d'attacco di Maciste Briegel. Ma il tedesco non ci è parso in giornata di grazia ed il suo avversario diretto, Corradini appunto, si è pure concesso il lusso di segnare il gol del 2-0. Gol splendido, peraltro. Il lancio, preciso e improvviso, è stato di Beruatto, di destro, e Corradini si è infilato nel corridoio, ha stoppato di petto e ha inventato uno spettacolare sinistro a fil di. Traversa. Tutti fermi, i difensori della Samp, era un momento difficile per la squadra di Boskov, Irriconoscibile, lenta, e fra l'altro non riusciamo a capire perché il tecnico slavo abbia fatto giocare Vierchowod, n Torino, nel primo tempo, ha costruito ancora qualche azione da gol, però nella ripresa il pallino del gioco, se non proprio il pallone, è passato a quelli della Samp che si sono spremuti alla ricerca di un improbabile pareggio. Certo, la partita avrebbe potuto cambiare. Sarebbe bastato un gol del blucerchiatl dopo l'intervallo per mettere in ansia gli avversari. E chissà.. La Samp ha attaccato più agile e sciolta, ha tentato e giocato. Ma a questo punto ecco Lorieri, già eroe a Udine domenica scorsa e pure eroe ieri al Comunale. N popolo granata comincia ad amare il suo portiere, se abbiamo ben interpretato gli applausi ed evviva che hanno accompagnato i voli e le uscite, sempre efficaci ma non sempre, diciamo cosi, eleganti e ortodossi del numero uno granata. Tre occasioni della Samp, tre parate di Lorieri. Al 53' su Briegel, sinistro dopo finta di Salsano, al 62' su Mancini, testa dopo centro di Pari, e al 67' su Vialli, destro basso e maligno, ed è stata questa la sola volta che l'attaccante si è liberato di Francini. Duello azzurro vinto nettamente dal difensore. Duello leale, anche. Come la partita.