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Comunale
29/03/1987
h.15.00
TORINO - INTER 0-0
Torino
: Copparoni, Cravero, Francini, Zaccarelli (al 38' Lentini), Junior, Ferri I, Pileggi, Sabato, Kieft (al 76' Lerda), Dossena, Comi. A disposizione: Lorieri, Mariani, Di Bin. All.: Radice.
Inter: Zenga, Bergomi, Baresi, Piraccini (al 76' Cucchi), Ferri II, Mandorlini, Fanna, Tardelli (al 68' Calcaterra), Altobelli, Matteoli, Garlini. A disposizione: Malgioglio, Marangon, Ciocci. All.: Trapattoni.
Arbitro: Bergamo di Livorno
Reti: -
Spettatori: 34.823 di cui 9.893 abbonati per una quota partita di 164.339.300 lire e 24.930 paganti per un incasso di 248.917.000 lire.
Note: Ammoniti Comi per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 marzo 1987]
L'euroderby delle grandi deluse in Coppa Uefa è finito senza gol. Ma un bolide di Wim Kieft ha scosso la traversa al 67', con Zenga ormai battuto, e Copparoni, tre minuti dopo, ha negato ad Altobelli il "matchball" con una strepitosa doppia parata. Episodi che potevano decidere il risultato in favore del Torino o dell'Inter e che si aggiungono ad altri meno importanti. Come la parata-gol di Zenga su insidiosa punizione di Junior, la volee del brasiliano fuori bersaglio, la staffilata di Pileggi bloccata da Zenga e due favorevoli occasioni sciupate da Farina e Garlinl, nonché un paio di falli sospetti su Junior (Calcaterra) e su Lerda (Riccardo Ferri). Il giusto pareggio, alla fine, stava bene sia al Torino che all'Inter ma le due squadre avevano cercato di vincere, senza risparmio di energie, pur denunciando limiti tecnici e qualche elemento lontano dalla miglior condizione: Dossena, Comi, Sabato e Pileggi da una parte; Garlini, Piraccini, Fanna e Altobelli, dall'altra. Ne è comunque scaturita una partita gagliarda, come impegno, ed emotivamente accettabile. Il Torino doveva muovere la classifica per togliersi dalle panie di una situazione critica, l'Inter altrettanto per consolidare la zona Uefa. Il punto è importante per entrambe. All'Inter è servito per riportarsi al secondo posto, a pari merito con la Roma sconfitta clamorosamente a Udine, e al Torino per aumentare il distacco dalle pericolanti ed evitare una nuova contestazione. Sugli spaltio campeggiavano striscioni con scritte polemiche riguardi della società e dello "staff" dirigenziale: "Vendete il meglio senza comprare, noi la domenica andremo a sciare", Beppe (Dossena) e Giovanni (Francini) granata per 100 anni", e c'è stato anche qualche coro anti-Rossi, ma senza code nel dopo-partita. Radice ha schierato una formazione d'emergenza, priva di Rossi, Beruatto e Corradini. Dopo 38' ha perso il suo elemento migliore, Zaccarelli, vittima di una distrazione muscolare alla coscia destra al termine di una bella discesa conclusa con un gran destro al volo fuori bersaglio. L'infortunio al capitano obbligava Radice a rivoluzionare gli schemi: inseriva Lentini sull'out destro, spostando Pileggi a centrocampo e arretrando Cravero nel ruolo di libero. Venivano a mancare l'esperienza di Zaccarelli e le geometrie di Cravero in fase di interdizione e di costruzione (per contrastare il bravissimo Matteoli), ma l'innesto di Lentini, siciliano di.. Carmagnola dalle leve lunghe e con i calzettoni arrotolati sulle caviglie, imprimeva un cambio di marcia alle offensive dei granata. Con il 14 sulla maglia, il numero del grande Johann Cruyff, Lentini, che a molti ricorda Claudio Sala, ha impegnato duramente Tardelli. Trapattoni ha capito l'antifona, cambiando marcatura in apertura di ripresa: Beppe Baresi (e più tardi Calcaterra subentrato a Tardelll) su Lentini, con Tardelli su Dossena. La situazione non è migliorata molto per l'Inter visto che Dossena, dopo un primo tempo caratterizzato da una serie di passaggi fuori misura (forse anche per il vento), è cresciuto di tono scodellando un assist-cross per Kieft, ostacolato da Riccardo Ferri al momento del tiro, e qualche altra buona giocata. Proprio da una combinazione Lentini-Comi scaturiva il centro per Kieft, che resisteva al contrasto di Ferri e poi centrava in pieno la sbarra trasversale della porta di Zenga con un violento destro. Comi protestava e Bergamo lo ammoniva (l'attaccante, diffidato, verrà squalificato e salterà la gara interna con il Brescia). Era l'Inter a fallire le migliori opportunità. Altobelli, che in precedenza era riuscito una sola volta a sfuggire a Francini trovando Copparoni piazzato, su servizio di Baresi si trovava smarcato davanti al portiere: prima di destro e poi di sinistro, si faceva respingere le botte ravvicinate. Bravissimo Copparoni, che già ad Avellino aveva salvato il risultato, riscattando Innsbruck, ma "Spillo" sorretto dalla forma di tre mesi fa l'avrebbe trafitto senza pietà. Se Altobelli non segna da 452', il Torino non va a bersaglio da 554', dall'8 febbraio scorso ad Ascoli (Junior, 1-1), e non vince dal 2 febbraio.