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Comunale
04/10/1987
h.15.00
TORINO - INTER 1-1 (0-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, G.Ferri, Crippa, Rossi, Cravero, Berggreen, Sabato, Polster, Comi, Gritti. A disposizione: Zaninelli, Fuser, Di Bin, Bresciani, Pileggi. All.: Radice.
Inter: Zenga, Bergomi, Mandorlini, Baresi, R.Ferri, Passarella, Piraccini, Scifo (al 57' Fanna), Altobelli, Matteoli, Serena. A disposizione: Malgioglio, Calcaterra, Minaudo, Ciocci. All.: Trapattoni.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: G.Ferri 55' (T), Matteoli 62' (I).
Spettatori: 40.580 di cui 31.883 paganti per un incasso di 467.847.000 lire e 8.697 abbonati per una quota partita di 183.770.000 lire.
Note: Ammonito Matteoli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 ottobre 1987]
Il pari andava bene a tutti prima della partita, al Torino che voleva riscattare la caduta di Ascoli, all'Inter che intendeva continuare senza traumi la sua marcia in campionato. E pari è stato, alla fine, solo che le cose sono andate in maniera più complicata di quanto si potesse pensare, dato che in fondo gli obiettivi delle due squadre sembravano coincidere. Il Torino ha lottato, è andato in vantaggio, ha assaporato il gusto della vittoria, e sembrava fatta quando Giacomo Ferri, con stupenda coordinazione, ha colpito di sinistro e al volo il pallone alle spalle di Zenga. 55', una cannonata, l'eroe sepolto dall'abbraccio dei compagni. Poi, al 62', c'è stato il regalo di Lorieri, che è uscito a vuoto su una punizione da destra di Passarella ed è rimasto a terra forse convinto che Agnolin fischiasse un fallo peraltro inesistente. Quando il portiere si è deciso a rientrare fra i pali, era già tutto finito: Matteoli aveva raccolto il pallone cacciato via da Rossi e indovinato il "sette" con un gran destro da fuori area. Il Torino ha dunque fatto un regalo all'Inter, per mano di Lorieri, ma l'Inter nel finale ha dimostrato di meritare il regalo, se così possiamo esprimerci, e dunque tutti dovrebbero essere contenti del punto. Anche se comprendiamo che questo è difficile, per chi sta sull'una o l'altra curva del tifo. I granata hanno giocato un buon primo tempo e i nerazzurri hanno soprattutto subito le manovre altrui, pronti sì al contropiede ma anche quasi sempre costretti in difesa. La gioventù contro l'esperienza, e i ragazzi del Torino ci sono molto piaciuti per questa capacità di lottare e rischiare, di andare senza calcoli in attacco, rapidi nel disimpegno e abili nel pressing, una tattica che necessita di molto dispendio di forze. Su tutti, a nostro avviso, Giacomo Ferri e Crippa. Il primo ha annullato Scifo, che da qualche tempo sembra aiutare e parecchio gli avversari diretti, il secondo ha disputato un primo tempo pressochè perfetto, calando poi un poco nella ripresa per evidenti limiti di condizione fisica, non era possibile correre in quel modo per tutti e 90 i minuti. Crippa, che al 38' ha costretto Zenga ad una grande deviazione in angolo con un destro da una trentina di metri (più o meno la stessa distanza del gol di Matteoli) si è in ogni caso reso utile assai nel finale, quando l'Inter è andata addirittura vicina alla vittoria, meritando dunque il pari, come dicevamo più sopra. Fanna ha battuto un angolo all'81'. Bergomi ha deviato in acrobazia e il ragazzo granata, di testa, ha respinto sulla linea salvando il Torino e Lorieri, che ancora una volta stava lontano dalla palla. Sulla respinta, poi, ha ripreso Serena mandando sulla curva Maratona, per fortuna del Toro. Una vittoria dell'Inter, a questo punto, sarebbe stata una beffa. Ma abbiamo descritto l'azione nerazzurra, molto pericolosa, per offrire una testimonianza della ripresa giocata dagli uomini del Trap in maniera decisamente migliore rispetto all'avvio, quando l'iniziativa era tutta dei granata e la terribile coppia d'attacco formata da Altobelli e Serena non era riuscita in pratica a toccar palla. L'ingresso di Fanna al 57' al posto di Scifo, il regalo di Lorieri, il pari riacciuffato per la coda quando pareva che la partita, fosse ormai decisa, hanno contribuito a restituire all'Inter orgoglio e dignità. Ma comprendiamo la delusione del Torino, che ha dominato il campo per quasi un'ora, ha colpito un palo al 14' con Berggreen, ha segnato e si è visto sfuggire la vittoria, se andiamo bene a vedere, per un ingenuo errore del suo portiere; il gol di Giacomo Ferri, poi, è stato una vera prodezza. Lancio di Comi, testa di Polster, respinta di Baresi e gran sinistro al volo del difensore, che abbiamo considerato come miglior uomo in campo per due ragioni: ha cancellato Scifo e per poco non riusciva a cancellare anche l'Inter. E' stata una partita tutto sommato piacevole, tesa, aperta, ricca di impegno e di ritmo. Trapattoni ha scelto una formazione più coperta a centrocampo, lasciando Fanna in panchina a favore di Piraccini e noi condividiamo e apprezziamo la cautela del tecnico. Giocare con una squadra troppo sbilanciata in avanti, ieri, sarebbe stato come invitare a nozze il Torino, già superiore a centrocampo anche se in verità non troppo ispirato in attacco. Gritti ha sbagliato un facile gol al 28'. Lancio di Cravero, errore di Bergomi e destro a lato dell'attaccante, mentre Polster ha lottato con Riccardo Ferri e raramente è riuscito a superarlo. Due parole su Comi, infine. Ci è sembrato che il pubblico, disapprovandolo, non sia stato troppo giusto nei suoi confronti. Il ragazzo ha compiuto una grossa mole di lavoro, ha coperto Cravero e Rossi, è stato di aluto in difesa e in attacco. Qualcosa ha sbagliato, ma non tanto da meritare i fischi.