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Comunale
03/01/1988
h.14.30
TORINO - JUVENTUS 2-2 (1-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, Rossi, Ferri, Crippa, Cravero, Berggreen, Sabato, Polster, Comi, Gritti. A disposizione: Zaninelli, Benedetti, Fuser, Bresciani, Di Bin. All.: Radice.
Juventus: Tacconi, Favero (al 70' Bruno), Cabrini, Bonini, Brio, Tricella, Alessio, Mauro (al 46' Magrin), Rush, De Agostini, Laudrup. A disposizione: Bodini, Scirea, Buso. All.: Marchesi.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: Crippa 40' (T), Alessio 57' (J), Gritti 66' (T), Aut.E.Rossi 84' (J).
Spettatori: 54.860 di cui 46.146 paganti e 8.714 abbonati.
Note: Ammoniti Bonini, Crippa e Cabrini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 gennaio 1988]
Derby durissimo, più scontri che gioco, cancellata sul campo la differenza dei miliardi d'estate. Il Torino ha sofferto il clima acceso nel primo quarto d'ora ma ha prevalso nel resto del match. La Juve ha strappato il pareggio a sei minuti dalla fine, ringraziando del regalo Ezio Rossi. Tacconi, che e più serio di tutti quando non è momento di battute, ha fatto trascorrere gli ultimi spiccioli di gara tenendo palla: di rischi ne aveva già corsi troppi con quelle maglie granata che gli sbucavano davanti sbagliando il gol che avrebbe chiuso in anticipo la gara. Di derby ne abbiamo visti altri a parti invertite, col Torino inferiore che pareggiava o vinceva, per sorprenderci di questo. Il calcio e così, soprattutto nelle sfide cittadine. Ed anche il pubblico è così: imprevedibile. Dopo il clima moscio della vigilia, la gente è accorsa al Comunale per divertirsi, almeno, con una partita che sul piano agonistico è stata piacevolissima. La gente granata se ne è andata delusa dal pareggio, ma esaltata della prestazione dei suoi. La gente bianconera non riusciva a godere perché il risultato lasciava la sua squadra nel limbo. La crisi tecnica bianconera continua. Tocchi di classe solo da Alessio e Laudrup (anche se il danese ha faticato a sfuggire a Ferri), dagli altri soprattutto giocate fiacche o rabbiose. La rabbia della disperazione di chi non riesce ad esprimersi nel collettivo, da tensioni interne, o una rabbia dettata dalla carica ricevuta in spogliatoio? Una curiosità che non soddisferemo mai, ci resta solo il sospetto. La partenza juventina ha avuto toni grintosissimi. Irriconoscibile Bonini, il quale sa bene di essere da sempre un atleta che personalmente ci entusiasma. Ammonito al 5' e perdonato al 32' da D'Elia per una scorrettezza su Crippa. Il sei in pagella al direttore di gara e un augurio di Capodanno (calcistico). Un augurio anche al Torino: di non incontrarlo troppo spesso, la domenica, il signor D'Elia. Contro un avversario così concentrato, in avvio i granata hanno stentato. La Juve mascherava con pressing e decisione i guai di gioco. Era Cravero a reggere la baracca subito, con autorità. Ma Ezio Rossi spegneva presto l'inizio promettente (come movimento) di Rush. Ferri (pochi falli, bravo) toglieva spazio a Laudrup. Corradini ingaggiava con Alessio il più bel duello della partita trovando anche il modo per appoggiare l'attacco. A centrocampo le coppie Crippa-Bonini. Sabato-De Agostini, con Comi e Mauro a duellare a distanza senza svettare La partita si sbilanciava via via a favore dei granata per il sopravvento di Crippa e Sabato nei duelli diretti, per il dinamismo di Berggreen che inguaiava Cabrini, per il movimento di Gritti che riceveva i ''complimenti'' di Favero. Soprattutto per la caparbia e generosa prestazione di Polster il quale portava fuori zona Brio, lo impegnava in duelli in spazi aperti impedendogli di sfruttare l'arma dell'anticipo. Cosi contratta, la Juve perdeva lo slancio iniziale che le aveva permesso di sfiorare il vantaggio dopo soli 23" (punizione di De Agostini appena a lato), e di premere pericolosamente. La prima risposta granata arrivava al 17', con un tiro di Crippa alto di poco. Alta anche una bordata di Berggreen (36'), debole un colpo di testa di Rush (38') che mandava la palla addosso a Lorieri. Al 40' il gol granata, propiziato da Corradini con un perfetto cross a rientrare dalla destra. La difesa bianconera era sorpresa dall'inserimento di Crippa il quale, di testa, infilava Tacconi (sulla sinistra del portiere). Marchesi cambiava regista nell'intervallo, ma con Magrin il centrocampo bianconero non migliorava. Era il Torino a fare pressing a tutto campo, impegnando Tacconi (55') con una bordata di Ferri, ma la squadra di Radice si scopriva e veniva infilata (57') da un lancio profondo di Tricella che Laudrup perfezionava con uno splendido assist per Alessio. Dal dischetto, al volo, il bianconero batteva Lorieri con una botta violenta. Lo smacco non frenava il Torino, che di forza spostava il gioco nella metà campo bianconera. Gritti (63') lanciava Polster sulla sinistra: sul cross radente lo stesso Gritti era ostacolato da Favero, alle spalle dei due sbucava, solo, Berggreen che calciava alto, sciupando una clamorosa occasione. L'arrembaggio granata fruttava il 2-1 al 66'. In mischia calciava con forza Berggreen. Tacconi riusciva solo a ribattere il pallone verso la sua destra dove sbucava Gritti per ribattere in rete. Alla Juve riusciva solo una risposta, ma decisa. Al 71'. Brio impegnava Lorieri in una deviazione, le successive conclusioni di Rush e di Alessio erano respinte con affanno e fortuna dai difensori. Il Torino tornava sotto, per chiudere il match. Magrin (77') anticipava Gritti sul tiro, finivano fuori di poco le conclusioni di testa di Berggreen e dello stesso Gritti. Sbilanciati in avanti, i granata erano ''scoperti'' all'84' sul lancio di Tricella per Laudrup. Il danese si liberava splendidamente sulla sinistra, toccava al centro per Rush: Ezio Rossi, cercando di anticipare il gallese, deviava la palla in porta sorprendendo Lorieri.