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Comunale
24/01/1988
h.14.30
TORINO - AVELLINO 0-0
Torino
: Lorieri, Corradini, Ferri, Rossi (al 60' Bresciani), Benedetti, Cravero, Crippa, Sabato, Polster (al 73' Lentini), Comi, Gritti. A disposizione: Zaninelli, Fuser, Di Bin. All.: Radice.
Avellino: Di Leo, Ferroni, Colantuono, Boccafresca, Murelli, Romano, Bertoni, Benedetti, Schachner (all'88' Grasso), Colomba (all'88' Di Mauro), Gazzaneo. A disposizione: Di Filippo, Mariani, Francioso. All.: Bersellini.
Arbitro: Cornieti di Forlì.
Reti: -
Spettatori: 21.829 di cui 13.115 paganti per un incasso di 152.716.000 lire e 8.714 abbonati per una quota partita di 184.392.000 lire.
Note: Ammoniti Corradini e Murelli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 gennaio 1988]
Le premesse per una giornata-no c'erano tutte (la stanchezza e la tensione del mercoledì di Coppa Italia con tempi supplementari, la cronica incapacità del Torino di condurre la gara contro avversari modesti), ma la realtà del campo ha superato, in senso negativo, ogni attesa. Squadra granata fuori partita dall'inizio alla fine, e nel pallone, anche Gigi Radice, il quale per raddrizzare la baracca ha scelto cambi che, dalla tribuna, non slamo riusciti a condividere. L'Avellino non si aspettava il regalo di un Torello così moscio. Gli uomini di Bersellini hanno giocato la loro onesta partita di contenimento, con qualche lancio lungo per il polemicamente combattivo (e cattivo, una novità) Schachner, e alcune sgroppate di Alessandro Bertoni, che meriterebbe una squadra in grado di sorreggerlo. Bloccati i due dall'ottimo Benedetti e dal diligente Giacomo Ferri, Lorieri non ha avuto un problema (un colpo di testa di Benedetti, unico exploit degli irpini, è finito alto nella ripresa) e di lui ricordiamo solo la meritoria fretta nelle rimesse e nei recuperi del palloni vaganti dalle sue parti. E' stato l'unico, insomma, a rendersi conto che il tempo passava. Gli altri granata, con poche eccezioni, hanno atteso il momento della doccia senza dannarsi troppo. E' maturato cosi uno degli zero a zero più vuoti nella storia del campionato. Al Torino "molle" del primo tempo sembrava giusto riconoscere il diritto di rifiatare dopo la battaglia col Verona nella quale, per altro, aveva già denunciato un evidente calo nella ripresa. Ma attendevamo più lucidità, più ritmo e almeno un tentativo di forcing nella ripresa. Invece l'accelerazione è stata minima. Marcature attente, centrocampo fitto di uomini, qualche rudezza ma neppure troppe (non ce n'era bisogno..): così gli uomini di Bersellini hanno colto un altro punto dal Torino, grande benefattore avendo già ceduto i due nella gara di andata, quando in panchina c'era ancora Vinicio. Per tutto il primo tempo il Toro ha attaccato monotamente. In 45 minuti solo due situazioni di pericolo per l'Avellino. Al 20' l'arbitro Cornieti interpretava benevolmente una trattenuta su Polster, lanciato sul pallone. Nella mischia successiva, era concessa una punizione "a due" per gioco pericoloso su Crippa, due metri dentro l'area. La botta di Polster (dopo tocco di Sabato) era deviata dalla barriera, e la conclusione forte di Ferri finiva addosso a Di Leo. Il Torino iniziava la ripresa con Crippa a sinistra, Radice cercava di "aprire" il gioco. Miglioramenti, nessuno. Mancava al granata una spinta lucida, solo palloni alti in area avversaria e puntualmente respinti. A centrocampo Comi finiva presto nel mirino del pubblico, secondo usanze, e mancava anche l'appoggio di un Corradini irriconoscibile rispetto alla bella prestazione in Coppa Italia. Bresciani, sostituto di Rossi, era impreciso (72') su un lancio profondo di Corradini, ed era la prima occasione da gol per i granata. Usciva Polster (per nulla contento) lasciando il posto all'evanescente Lentini che non offriva contributi concreti. Nei minuti di recupero, era Cravero a cercare il gol, ma la sua botta al volo era bloccata da Di Leo. Sarebbe stato troppo, per i granata, vincere con l'unica conclusione pericolosa.