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Comunale
10/04/1988
h.15.30
TORINO - PESCARA 2-0 (0-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, Ferri, Rossi, Benedetti, Cravero, Berggreen, Crippa, Polster, Comi (all'89' Di Bin), Gritti (al 75' Bresciani). A disposizione: Zaninelli, Fuser, Lentini. All.: Radice.
Pescara: Zinetti, Di Cara, Camplone, Marcheggiani, Junior, Bergodi, Pagano, Loseto, Gasperini, Sliskovic (al 63' Galvani), Gaudenzi (al 46' Berlnghieri). A disposizione: Gatta, Benini, Ferretti. All.: Galeone.
Arbitro: Frigerio di Milano.
Reti: Berggreen 52', Polster 62'.
Spettatori: 24.401 di cui 8.714 abbonati per una quota partita di 164.392.000 lire e 15.687 paganti per un incasso di 203.621.000 lire.
Note: Ammonito Gaudenzi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 aprile 1988]
Le tossine accumulate durante il derby di Coppa e il caldo della prima giornata primaverile di questo lunatico mese di aprile non frenano lo slancio dei granata. Che ora parcheggiano, con accentuata convinzione, nella zona Uefa. Verrebbe comodo ricordare che nel calcio vince chi segna. Il Pescara ignora questa regola antica come il mondo, sbaglia con Sliskovic un'occasione prelibata al 21', mentre il Torino non trascura tale dettaglio importantissimo e fa il proprio dovere prima con Berggreen al 52' e poi con Polster, nove minuti dopo. Come dire che gli abruzzesi perdonano, i torinisti no. Ma limitare la sintesi della partita a questo concetto sarebbe riduttivo per un complesso che. nella circostanza, deve fare i conti anche con le energie dissipate nel mercoledì di Coppa Italia. La giornata è radiosa, il primo tempo regala attimi divertenti, anche se la squadra di Radice patisce più di un disagio nel primo parziale, visto che non riesce ad imporre il proprio gioco come fa in altre circostanze. C'è chi pensa al rilassamento che di solito segue un exploit del Torino (vittoria nel derby, questa volta) o all'atmosfera pigra in cui si perde dopo una sosta nazionale. No, in questo caso le difficoltè derivano, oltre che dal menzionato impegno infrasettimanale, dalla lucentezza del Pescara, collettivo ordinato nella disposizione a zona, che applica marcature a scalare davvero attente, e che fa pressing costante sull'avversario fino a togliergli il respiro e la possibilità di ragionare. Ma il Torino non perde la testa, è questo il suo grosso merito. Radice è cauto, non intende correre rischi. Si affida ancora ad Ezio Rossi a centrocampo, uomo di sostanza in appoggio al fondista Berggreen, al misurato Comi e a Crippa che, più di altri, paga la fatica del mercoledì. Corradini cancella dal campo Gaudenzi, sostituito nella ripresa da Berlinghieri, e affida a Ferri ed a Benedetti gli avversari più pericolosi, il bravissimo Pagano e Sliskovic. Junior è salutato da applausi, esegue buone giocate nella ripresa, ma non si segnala in situazioni determinanti. C'è ruggine nell'azione dei granata, i pescaresi appaiono più lesti (la settimana non ha imposto loro straordinari), ma sono inconcreti. Sliskovic, liberato da Pagano, da quattro passi spedisce la palla sull'esterno della rete. Il pericolo scuote Polster, agevolato dal movimento di Gritti. Un colpo di testa dell'austriaco (34') è parato con due balzi da Zinetti. Nella ripresa, Polster si fa subito anticipare dal portiere nel momento culminante. E c'è un altro attimo chiave, al 51'. Pagano pesca Berlinghieri in area, il suo sinistro è però neutralizzato dal bravissimo Lorieri. Trascorrono 60 secondi e il Torino punisce il Pescara. Comi crossa lungo, la palla saltella davanti a Zinetti, tutti fermi, tutti tranne il moto perpetuo Berggreen: semplice tocco ed è uno a zero. Sliskovic s'infortuna ad un ginocchio, lo sostituisce Galvani, ma il Torino raddoppia. La sua azione è ora fluente, le preoccupazioni svaniscono, la gente è maggiormente appagata. E' sempre Berggreen a lavorare a sinistra un bel pallone, poi "fede" Polster libero e glielo prepara su un piatto d'oro. L'austriaco non fallisce il colpo di sinistro di giustezza e riprova la gioia del gol. L'abbraccio con Radice sembra una liberazione. La partita non segnala altro di importante, se non un paio di interventi molto belli di Lorieri. Ultima annotazione: Bresciani entra al posto di Dritti al 75' e fa cose egregie, compresa la rovesciata spettacolare dell'83'.