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Comunale
28/08/1988
h.20.30
TORINO - UDINESE 2-1 (1-0)
Torino
: Lorieri, Rossi, Ferri, Landonio, Brambati, Cravero, Muller, Comi, Fuser (al 71' Gritti), Edu, Skoro. All.: Radice.
Udinese: Garella, Galparoli, Minaudo (al 68' Negri), Orlando, Storgato, Lucci, Branca (al 46' Pasa, al 72' Del Fabbro), Firicano, De Vitis, Catalano, Zannoni. All.: Sonetti.
Arbitro: Coppetelli di Tivoli.
Reti: Comi 12' (T), De Vitis 59' (U), Skoro 90' (T).
Spettatori: 25 mila, di cui 23.995 paganti per un incasso di 279.424.000 lire.
Note: Ammoniti Negri e Orlando, esordio stagionale allo stadio Comunale per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29 agosto 1988]
Dopo tante amichevoli e tornei in giro per l'Europa, vecchi e nuovi del Toro hanno trovato ieri sera il campionato, al loro esordio al Comunale. L'Udinese di Nedo Sonetti è squadra in tutti i sensi: qualità di giocatori e schemi, marcature attente e ritmo giusto per il contropiede. Gigi Radice lo sapeva, i gol di De Vitis l'avevano avvertito, ed ecco i granata a due punte, con due marcatori rocciosi (Ferri appunto sul temuto De Vitis e l'ottimo Brambati su Branca), Ezio Rossi a presidiare la fascia sinistra alle spalle di Skoro il quale cerca spazi e palloni svariando su tutto il fronte offensivo, con tanta voglia di entrare in temi che ancora fatica a capire. La partita è stata vera - anche la maglia bianconera dell'Udinese ha avuto la sua importanza - con i friulani ben bloccati e pronti a partire in risposta con incisività. Cravero può sganciarsi poco, ma al 12' il suo affondo è da gol, perfezionato da Comi e Skoro. Una manovra-spettacolo che merita di anticipare il resto del match; il libero che viene avanti, dunque, scambia con Comi e il tocco è favorito da un velo di Muller. Il "nostro brasiliano" come chiamano Comi i granata, dà a Skoro e riceve la palla nel folto: un tocco preciso rasoterra e Garella è battuto, il pubblico in piedi applaude una manovra veramente da manuale, riuscita all'interno di una difesa molto chiusa. In precedenza, mentre la gente aspettava Muller, era stato Edu il protagonista in una squadra che sapeva spingere soprattutto sulla destra per la buona vivacità della coppia Landonio-Fuser. Edu sale In cattedra già al 5' con una stupenda conclusione al volo da fuori che chiama Garella ad una prodezza, una difficile deviazione in angolo. Al 7' il brasiliano ci riprova, ma la palla gli arriva sul destro e il tiro è alto. E' il mancino, il cavallo di battaglia del ragazzo. Dopo il gol del vantaggio, ancora Edu efficace in alcuni scambi profondi, con qualche dimostrazione di calci di punizione, come al 23'. Palla a terra sulla sinistra, posizione diagonale, Edu fa partire una botta maligna rasoterra sul primo palo che chiama Garella ad una risposta delle sue, di piede. L'Udinese si fa viva con alcune controffensive pericolose ma la difesa granata è preparata e chiude bene anche se Cravero zoppica dopo essersi infortunato ad una gamba scivolando sul "tartan" nel tentativo di evitare un calcio d'angolo. La pressione friulana offre l'occasione di vedere l'altra faccia del Torino. Dopo un lancio lungo di Orlando per Minaudo (abituato ad avanzare), la cui conclusione è alta, ecco partire Edu in posizione centrale. Sono al suoi fianchi Skoro e Muller. La palla è per la "pantera" che rientra con un dribbling leggero e di destro colpisce l'esterno della rete. L'Udinese ha ancora coraggio, torna sotto, ed ha la prima occasione al 41' quando Minaudo, ancora lui, difensore d'attacco, svirgola il tiro su un centro che ha lasciato Cravero a metà strada. Udinese ancora più viva in inizio di ripresa, con Pasa, poi sostituito da Del Fabbro, al posto di Branca, il Torino deve porre la massima attenzione nelle chiusure difensive, in avanti non trova più spazi. Al pubblico non piacciono i dribling insistiti di Skoro, che regolarmente muoiono sul piede di un avversario. Mentre al 53' quando parte su tocco profondo di Muller lo jugoslavo si vede anticipare dal libero Lucci. La "pantera nera" tanto attesa si limita a cenni di gioco ma non riesce a trovare spazio: onestamente non riceve neppure rifornimenti da una manovra offensiva che dopo l'avvio tambureggiante di Edu perde efficacia. E' un Torino che trova sbocchi soltanto sulla fascia destra dove Landonio cresce alla distanza e riesce ad arrivare al cross. I granata accennano a spostare in avanti l'asse offensivo ed al 14' sono puniti. Lorieri prima commette un gravissimo errore sbucciando una palla centrata bassa dalla destra, e ci mette una pezza Landonio anticipando di un soffio De Vitis. La sfera prosegue verso sinistra e Pasa la rovescia al centro dove De Vitis anticipa sia Ferri che Lorieri per toccarla di testa in fondo al sacco. Il Torino ha ancora un affondo efficace al 64' ma Garella è bravissimo a sventare la conclusione di Muller che ritarda troppo il tiro. Quindi Radice chiama fuori Fuser e lo sostituisce con Gritti, cercando con la formula delle tre punte di arrivare alla vittoria. Il lavoro più difficile per Garella lo procura Edu con una secca punizione al 73' dopo un fallo al limite su Gritti, ma ancora Garella respinge. Nel finale l'area dell'Udinese è affollatissima, i granata non trovano spazio. Ma in extremis arriva la vittoria. Gritti è bloccato duramente al limite dell'area, il solito Edu calcia la punizione con violenza, la palla è deviata dalla barriera e inganna Garella ma Lucci la respinge quasi sulla linea. Al rimbalzo entra Muller che vince un contrasto aereo e da pochi passi Skoro calcia la palla in rete. Vittoria del Toro, quindi, un Toro brasiliano comunque un po' leggero, un'indicazione che farà meditare Radice.