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Comunale
31/08/1988
h.20.30
TORINO - CESENA 1-0 (0-0)
Torino
: Lorieri, Rossi, Ferri, Landonio, Brambati, Cravero, Muller, Comi (all'85' Zaffaroni), Fuser, Edu (al 46' Edu), Skoro (al 46' Gritti). All.: Cazzaniga.
Cesena: Rossi, Cuttone, Limido (al 76' Giunchi), Bordin, Calcaterra, Flamini, Agostini, Masolini, Traini, Domini, Gambaro. All.: Bigon.
Arbitro: Amendolia di Messina.
Reti: Comi 66'.
Spettatori: 16 mila circa di cui 15.996 paganti.
Note: Ammoniti Bordoni e Landonio, il Torino è qualificato matematicamente al secondo girone di Coppa Italia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 settembre 1988]
Cesena senza stranieri, Torino senza Radice: il quarto turno di Coppa Italia porta problemi di vario tipo. Jozic è infortunato, Holmquist è in Svezia con la sua Nazionale, il tecnico granata è costretto a letto da un'indisposizione propiziata a tavola. Romano Cazzaniga, quindi, è la voce dalla panchina per un Torino che ripropone l'attacco a due punte dedicando gran parte della gara al perfezionamento dell'intesa fra Muller (ottimo) e Skoro, aspettando il momento di scelte che potrebbero anche essere dolorose per qualche titolare di questi giorni di rodaggio. Cravero in campo, malgrado la gamba ferita, per dovere di capitano. L'altro dovere lo compirà prima di partire per Seul con la firma del contratto. Dopo l'avvio a ritmo di samba offerto contro l'Udinese, i granata provano la versione tango, e il Cesena ci sta chiudendosi per cercar di partire in contropiede poggiandolo su Traini e Agostini, che cadono nelle grinfie di Brambatl e Ferri. Muller, che si muove molto di più cercando spazio su tutto il fronte offensivo, mostra la sua vena già al 5' con un lancio profondo di esterno destro per Skoro, ma Amendolia vede un fallo dello jugoslavo che sta andando in porta. Si scuotono i granata con una manovra corale all'11', entrano nell'azione Comi, Skoro, Edu e Fuser, di Muller la conclusione angolata ma fiacca, preda del lunghissimo Sebastiano Rossi. Intanto Cuttone, vecchio cuore granata, si avventa (13') sul ginocchio destro di Muller, mentre Bordin continua a "massaggiare" Edu. Neppure fosse Pelè, il longilineo Marangon è l'obiettivo fisso di ogni avversarlo dei granata. Edu riceve scuse anche da Domini, francamente non sappiamo se bastano al brasiliano per digerire il nostro football. Dai granata che si cercano, trovandosi peraltro di rado in fase d'attacco, il meglio arriva ancora dalla lascia destra dove Fuser e Landonio (soprattutto quest'ultimo) hanno già imparato a memoria il doppio gioco del "o vai tu o vado io", con felici sincronismi. Una botta su punizione tiene sveglio Lorieri il quale blocca il tiro forte ma centrale. Muller accentua i suoi spostamenti, Skoro cerca di stargli vicino e sveltire i passaggi per fargli scordare Gritti, che sta in panchina. L'arbitro Amendolia vivacizza a suo modo la partita con valutazioni assurde dei falli. Da aver paura, pensando al campionato. Anche lui in rodaggio, unica giustificazione. I primi applausi veri arrivano al 21' quando Muller lascia sul posto Cuttone sull'out sinistro e centra in corsa per Skoro che si avventa con tempismo ma, pressato, sbaglia mira sulla conclusione al volo. Applausi anche a Brambati per un'efficace chiusura difensiva, e ovazione per Muller che tenta un "numero" storico, ma trova sulla sua strada Limido, libero improvvisato nelle vesti di Jozic. A forza di giocare di finezza e di tacco, il Torino si scopre e al 28' Gambaro filtra nella difesa a maglie larghissime obbligando Lorieri ad una provvidenziale uscita per chiudere il varco e bloccare il pallone. A centrocampo i granata patiscono la partita a mezzo servizio di Comi, un po' fiacco. Contagia Edu, il quale si adegua. Arrivano allora da Muller i colpi migliori, non sempre capiti anche perché imprevedibili. Come al 37' quando Skoro non intuisce che il brasiliano gli sta scodellando dal fondo un pallone da gol che diventa cosi preda di Rossi portiere. E ancora (43') Muller fa tutto da solo prima domando di testa fra due avversari un lungo centro di Landonio dalla destra, quindi per battere sulla rete esterna in corsa da posizione molto angolata. Cazzaniga accontenta nella ripresa Muller mettendogli a fianco Gritti. Fuori Skoro che resta negli spogliatoi con Edu sostituito dal giovane Zago, scuola Vatta. Il Cesena prende coraggio, ancora Gambaro partendo da lontano obbliga Lorieri ad una difficile respinta volante (50') e subito dopo è Masolini con una botta bassa a costringere il portiere granata ad un'acrobatica respinta di piede. La partita del Toro diventa un test per la coppia Gritti Muller, il gioco scade di tono, i romagnoli (65') regalano un gol fatto con Traini il quale sbaglia la conclusione davanti a Lorieri, e sul rovesciamento di fronte (66') Comi rapina la rete vincente toccando in corsa un pallone lanciatogli in profondità da Landonio. Regala qualcosa anche Muller per eccesso di perfezionismo, il Cesena in contropiede mette ancora brividi (l'ultimo al 90') grazie ai vuoti nel centrocampo granata dove Comi accusa la stanchezza ed è sostituito nel finale dal libero Zaffaroni con l'avanzamento di Cravero. Un Toro molle, che paga il troppo intenso avvio di stagione. Restano di positivo gli spunti di Muller e la qualificazione al secondo turno di Coppa.