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Comunale
09/10/1988
h.15.00
TORINO - SAMPDORIA 2-3 (1-1)
Torino
: Lorieri, Benedetti, Ferri, Rossi E., Brambati (al 66' Fuser), Cravero, Muller, Comi, Bresciani (al 46' Sabato), Zago, Skoro. A disposizione: Marchegiani, Menghini, Ferretti. All.: Radice.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Carboni, Pari, Vierchowood, Bonomi, Victor, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena. A disposizione: Bistazzoni, Pellegrini III, Lanna, Pradella. All.: Pezzotti e Boskov.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: Bonomi 7' rig (S), Skoro 39' (T), Vierchowood 63' (S), Dossena 83' (S), Aut.Vierchowood 87' (T).
Spettatori: 33.487 di cui 11.366 abbonati per una quota partita di 237.915.883 lire e 22.121 paganti per un incasso di 294.364.000 lire.
Note: Calci d'angolo 4-3 per il Torino, giornata di tiepido sole, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Carbone e Bonomi per gioco scorretto. Incidenti al termine della partita, con la squadra ferocemente contestata. Per il presidente De Finis, attimi di paura all'uscita dello stadio, aggredito, anche a pugni, dai tifosi granata. Per la Sampdoria un successo sul campo del Torino dopo 14 anni.
Cronaca
[Tratto da L'Unità del 10 ottobre 1988]
Trentasettesimo della ripresa: Dossena trafigge Lorieri e spegnw le illusioni del Toro. Per i granata i sogno dfiniscono all'alba, troncati dagli ex bambinidi Boskov, che sono diventati adulti ed escono tra gli applausi. Radice esce invece tra insulti e minacce, De Finis addirittura tra qualche pugno. Il Torino e il nuovo corso non hanno dunque pace. E dire che oggi aveva scoperto due giocatori veri, lo slavo Skoro dalla falcata lunga e vincente e il diciannovenne Zago, tuttofare con il cipiglio del veterano nonostante la verde età. Ma la Smap fa vedere subito che di errori altrui ne perdonerà pochi in questo campionato. La difesa ghranata invece ne commette troppi e decisivi. Trovatasi in vantaggio dopo cinque minuti su rigore propiziato da Vialli, che ha accettato con riconoscenza un grazioso regalo di Benedetti, la Samp gioca in carrozza, orchestrata da un superbo Cerezo che rende tutto facile. Il Toro è scollato, non produce una pressione decente e soprattutto patisce tremendamente dietro, dove i due reduci da Seul, Brambati e Cravero, hanno ancora i fusi di traverso. Skoro e Muller viaggiano in velocità e con buona intesa, ma dietro di loro la squadra è troppo lunga: i quattro marcatori schierati da Radice sottraggono un uomo a centrocampo. Sabato entrerà nella ripresa, ma senza alcun costrutto. Ma, nonostante l'azione granata non sgorghi fluida, arriva il pareggio. La prodezza è di Skoro, la preparazione di Muller, ma anche qui c'è un grazioso regalo questa volta blucerchiato, di Carboni. Il pareggio non sta bene ai doriani, Dossena decide di farsi rimpiangere ancora di più e si mette a dirigere. Pari e Victor accendono il loro diesel e la Samp dilaga. Vialli sbaglia subito un gol fatto, la pressione genovese aumenta e il Torino vede i sorci verdi ogni qual volta i blucerchiati s'affacciano nell'area avversaria. Vierchowood azzecca il tiro della domenica, ma è libero di infilarsi indisturbato fino a 20 metri da Lorieri. Poi Dossena suggella il trionfo, non offuscato dall'inutile tiro di Skoro deviato da Vierchowood. Un anno fa fu 4-1 per i granata. Ma del Torino combattivo e concreto e della Samp farfallona non c'è più traccia. Così dopo 14 anni, la Sampdoria torna a sorridere in casa granata. Il Milan è avvertito.