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Comunale
14/05/1989
h.16.00
TORINO - JUVENTUS 0-0
Torino
: Marchegiani, Benedetti, Brambati, Ferri, Rossi, Cravero, Fuser, Sabato (al 78' Landonio), Muller, Comi, Skoro (all'87' Bolognesi). A disposizione: Lorieri, Catena, Edu. All.: Sala.
Juventus: Tacconi, Napoli, De Agostini, Galia, Bruno, Tricella, Mauro, Marocchi, Buso (al 73' Altobelli), Zavarov (al 73' Magrin), Laudrup. A disposizione: Bodini, Favero, Cabrini. All.: Zoff.
Arbitro: Luci di Firenze.
Reti: -
Spettatori: 43.814 di cui 32.206 paganti per un incasso di 662.764.000 lire e 11.608 abbonati per una quota di 243.148.824 lire.
Note: Ammoniti De Agostini, Ferri e Muller. Espulso Muller all'88' in seguito alle proteste per il cartellino giallo appena ricevuto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 maggio 1989]
Ha vinto lo sport: almeno sino all'80' le due squadre hanno offerto il poco che potevano, prima di arrivare ad una accettazione reciproca del pareggio. Il calcio torinese però ha perso un'altra battaglia: raramente il derby è stato così povero di gioco e di idee. Ora si parla di zero a zero annunciato, ma la Juve ha fatto almeno spiritualmente il suo dovere: ha attaccato di più nel primo tempo, e nella ripresa appena i. granata hanno cercato di spostare più avanti il centrocampo li hanno bucati più volte in contropiede con Laudrup, creando rischi per Marchegiani. Che è stato il migliore in campo, mentre non ci sono motivi per dare un voto in pagella a Tacconi.. Lo zero a zero (in condotta) è piè granata che bianconero, quindi. A meno di non capovolgere il metro di giudizio sostenendo che i bianconeri (un po' di classe in più, soprattutto nessuna tensione da classifica) dovevano regalare qualche giocata migliore. Mancava Barros, è vero, e Zavarov intimidito da Ferri è uscito di partita prestissimo. Per segnare un gol, al 72', ha dovuto andare in fuorigioco e il mediocre arbitro Luci almeno in una occasione ha visto giusto. Per il resto, direzione di gara ricca di errori di valutazione. La prima ammonizione a De Agostini per banale fallo di gioco, al 25', quando dall'inizio Benedetti e Bruno dovevano essere calmati per i "trattamenti" a Buso e Muller. Alla fine, ci ha pensato il brasiliano a dare purtroppo ragione all'arbitro. Muller si era battuto con discreto slancio, privo com'era di una spalla (da Skoro un'altra prestazione senza squilli), ma la sua è stata una partita personale. Il Toro non sa ancora cosa sia, e dove sia il suo cervello non si sa. All'88' non ha neppure capito che il clima era ormai da "vogliamoci bene". Ha protestato vivacemente calciando a lato il pallone per contestare un fuorigioco ai suoi danni discutibile ma accettabile, ed al cartellino giallo ha applaudito Luci costringendolo a fare il suo dovere. E adesso si aspetta la squalifica, tanto per aiutare un Torino con l'acqua alla gola. Si può diventare protagonisti di un derby anche così, ma preferiamo Marchegiani. Un po' di partita, adesso. Claudio Sala aveva risolto in modo logico i dubbi della vigilia: lasciato da parte il dilemma "gioca Altobelli o gioca Mauro?" ha ripresentato la stessa formazione della domenica precedente. La prima conferma dopo il lungo tourbillon di uomini e di ruoli: bisogna dargli atto che non si sono notati vantaggi. Zoff, perdonato Mauro, ha fatto solo un po' di staffetta (Buso-Altobelli, Zavarov-Magrin) nel finale, spinto dal calo progressivo dei due titolari. Marcature chiare, prevedibili: scintille fra le coppie Benedetti-Buso, vecchi rivali dei campionati Primavera, e Ferri-Zavarov, quindi Bruno e Brambati a menare con Muller e Laudrup a subire. Dopo dieci minuti, Zoff ha variato due accoppiamenti, mandando Galla su Fuser e Napoli in zona-Skoro. Il Toro ha promesso qualcosa al 3' (apertura di Sabato per Muller, bel cross dal fondo destra, colpo di testa alto di Comi) quindi non ha mantenuto. Marchegiani già al 5' doveva confermare elasticità e colpo d'occhio volando su un cross maligno di Laudrup con pallone diretto a Buso, ed al 7' finiva alta una bordata di Napoli. I bianconeri premevano a lungo, i granata ripiegavano a far blocco senza riuscire a organizzare risposte. De Agostini spingeva sulla sinistra, costringendo spesso Sabato a fare il terzino. Alto (36') un colpo di testa di Muller, piccolo segno di vita del Toro in attacco. Nella ripresa la squadra di Sala cercava di avanzare in blocco, ma si offriva al contropiede avversario. In spazi larghi, Laudrup "bucava" spesso Brambati. Marchegiani stoppava in uscita il danese già al 47', doveva opporsi con una prodezza al 60' ad una staffilata di De Agostini (ancora Laudrup a proporre, dalla sinistra), al "72 (di nuovo il danese a invitare i compagni ) un tiro di Galia era stoppato e sul rimpallo oltre i difensori sbucava Zavarov per segnare inutilmente. E facevano pari anche i falli "di braccio" di Napoli e Cravero alle soglie delle due aree.