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Comunale
05/11/1989
h.14.30
TORINO - CAGLIARI 1-0 (0-0)
Torino
: Marchegiani, Mussi, Rossi, Enzo, Benedetti, Cravero, Skoro (all' 89' Venturin), Romano, Muller, Policano, Pacione. A disposizione.: Martina, Sordo, Carbone, Bianchi. All.: Fascetti.
Cagliari: Ielpo, Festa, Poli (al 73' Cornacchini), De Paola, Valentini, Giovannelli (al 81' Pisicchio), Cappioli, Pulga, Provitali, Bernardini, Paolino. A disposizione.: Nanni, Pacioni, Greco. All.: Ranieri.
Arbitro: Felicani di Bologna
Reti: Cravero 78'.
Spettatori: 41.819 di cui 18.083 abbonati (dato definitivo) e 23.736 paganti. Record di presenze per la stagione in corso al Comunale.
Note: Espulso Muller al 31', ammoniti De Paola, Valentini, Policano, Marchegiani, Bernardini e Poli per gioco scorretto, Rossi per proteste. Terreno in discrete condizioni, calci d'angolo 7-5 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 novembre 1989]
I granata tornano al successo dopo lo stallo di due pareggi che avevano creato malumore fra i tifosi, in Borsano e perfino nell'imperturbabile Fascetti. La partita con il Cagliari ha un lieto fine, come nelle fiabe. E il principe azzurro è Cravero, l'autore dell'1 a 0. Ma proprio come accade in questo singolare tipo di racconto, il Torino va incontro a difficoltà inenarrabili. Innanzitutto, c'è da sottolineare la giornata felice del Cagliari, puntiglioso, rapido, attento, aggressivo ai confini della legge: una prerogativa che costringe subito il Torino ad adeguarsi al clima da corrida, al quale, paradossalmente, non vorrebbe dedicarsi, dal momento che ha la fortuna di schierare uomini che sanno risolvere situazioni e match con creatività e talento. Poi, c'è da registrare la giornata infelicissima dell'arbitro Felicani, il quale si dimostra inidoneo a dirigere gare nei cui risvolti si nascondono gamme misteriose di difficoltà. Infine, c'è l'espulsione ingiusta di Muller, il quale reagisce ad una cintura di Valentini con una levata di gomiti che l'arbitro non vede, ma che gli vien fatta rilevare dal guardalinee di fascia. E' il 32' e la prospettiva di affrontare un'ora in dieci uomini non è allettante nemmeno per il Torino, che è indicato come il mattatore della serie B. Ma i granata (nella votazione si terrà conto di tale status) dissimulano molto bene il pesante handicap e sembra che nei loro polmoni l'ossigeno si moltiplichi e che nei loro garretti le energie non si esauriscano mai. E' chiaro che la spinta di Mussi e di Policano è alquanto frenata e che pertanto esigui rifornimenti verranno a Skoro (sempre molto personalista) e a Pacione (combattivo e volenteroso) dalle zone laterali; è evidente che gli schemi sono più una sequenza di sussulti e di reazioni estemporanee che una logica successione di trame nitide e lucide che liberino un attaccante davanti alla porta avversaria. Se si pensa che soltanto al 69' il bravo Paolino impegna Marchegiani in modo concreto, si può desumere quanto bravi siano stati i difensori (Benedetti e Cravero su tutti) ad arginare le proiezioni ora di Paolino ora di Rocco ora di Provitali. Di contro, Ielpo è chiamato all'intervento difficile al 4' da Policano, al 6' da Muller e al 58' ancora dal tornante. Le conclusioni di Cravero (38') e di Ezio Rossi (54') non hanno inoltre effetti positivi. La partita è una nuvola di scintille. Male fa Felicani a non ammonire, subito e in rapida successione, Cravero e De Palma. Estrae due cartellini gialli (alla fine la cifra si fisserà sul sette) prima che si verifichi l'episodio-Muller. Felicani non vede infine un intervento illegale in area (55') commesso da Ezio Rossi ai danni di Paolino. Il match è tutt'altro che pulito e si alimenta dei contatti fisici che fanno spettacolare agonismo ma che non appagano esteticamente. Il brasiliano è messo in libertà da un rimpallo al 32', Valentini lo cintura, Muller reagisce in maniera innocua: Felicani espone il cartellino giallo sul muso del difensore cagliaritano ed è indotto dal guardalinee (che commette un errore grossolano) ad esibire quello rosso davanti al volto irritato del granata. E così viene rovinata la partita del Torino. Inoltre, quando il già ammonito De Palma è reo di un intervento molto duro, Felicani lascia correre. Il clima si fa più rovente, come dimostrerà la pioggia di ammonizioni. Nell'atmosfera rovente si immerge, con disinvoltura estrema, ogni uomo del Cagliari anche se non si macchiano di peccati capitali. Ma è un clima da cui il Torino viene fuori a stento e di rado con le idee chiare, anche perché gioca in dieci. Cravero e Romano (in lieve crescita) cercano di dare ordine e continuità, Enzo e Policano offrono contributo soprattutto quantitativo, Mussi non può lasciare le retrovie, Benedetti è quasi perfetto, Ezio Rossi si muove un po' ovunque, lavora molto Enzo, mentre è un groviglio l'azione di Skoro e quella di Pacione non è mai abbastanza incisiva. Dice un proverbio polacco: quando il nemico si strofina le mani è il momento buono per tenere libere le tue. Il Cagliari è sicuro di aver condotto in porto l'operazione-pareggio e si strofina le mani… Il Toro ne approfitta con Cravero, un libero appunto, che indossa gli abiti dell'uomo della provvidenza e mette in rete la palla del successo al 78', sugli sviluppi di un violento calcio piazzato di Policano respinto dalla barriera. A questo punto, anche il Cagliari scopre un nemico invalicabile nell'atmosfera fiammeggiante che ha contribuito a creare. E non può far altro che prendere atto di una sconfitta che non lo mortifica. E al Torino va la meritata soddisfazione di incassare 2 punti importanti.