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Comunale
04/02/1990
h.14.30
TORINO - BRESCIA 2-1 (0-0)
Torino
: Marchegiani, E.Rossi, Bianchi, Enzo, Benedetti, Cravero, Sordo (al 52' Fimognari), Venturin (al 26' Skoro), Muller, Policano, Pacione. A disposizione: Martina, Ferrarese, Gallaccio. All.: Fascetti.
Brescia: Zaninelli, Manani, M.Rossi, Corini, Luzardi, Babini, Valoti, Bortolotti, Paolucci (al 67' Mauro), Zanoncelli, Piovani. A disposizione: Bacchin, Masolini, Savino, Ziliani. All.: Cozzi.
Arbitro: Boemo di Cervignano.
Reti: Policano 66' rig (T), Valoti 68' (B), Skoro 88' (T).
Spettatori: 28.171 di cui 18.083 abbonati per una quota partita di 247.932.105 lire e 10.088 paganti per un incasso di 158.649.000 lire.
Note: Ammoniti Bianchi, Luzardi, Policano, Corini, Muller, Zaninelli e Corini. Espulso per doppia ammonizione Corini all'81'. Terreno in buone condizioni, calci d'angolo 6-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 febbraio 1990]
?E' un poker che sbanca, quello del Torino, e che proietta la squadra di Fasceti da sola in testa alla classifica. Ma quanta sofferenza per arrivare a tanto: novanta minuti agnisticamente validi (meno tecnicamente) nei quali il Brescia ha confermato di essere avversaria ostica per una formazione granata che, priva di un regista, ha palesato spesso la mancanza di "piedi buoni" rinunciando a costruire azioni per affidarsi al singolo oppure a lanci avventurosi. In verità il Torino per poco più di venti minuti il regista lo ha schierato, con Venturin. Ma poi Fascetti, preoccupato dagli inserimenti di Mariani e Marco Rossi sulle fasce, ha preferit proporre il tridente, mandando in campo Skoro, per vedere di frenare le iniziative dei difensori avversari. Obbiettivo raggiunto, privando però la sua squadra della "mente". E quanto questo alla distanza abbia pesato è abbastanza evidente, visto che il Torino non riusciva a sbloccare il risultato tanto da rendere, con il passare dei minuti, sempre più probabile il pareggio. Tanto più che dopo 13' i granata erano andati in gol con Pacione, su punizione di Cravero e torre di Benedetti, gol però annullato su segnalazione del guardalinee per un'infrazione (fuorigioco? fallo?) rilevata quando ancora Cravero stava battendo. L'arbitro Boemo ha mostrato tanta insicurezza distribuendo troppi cartellini gialli, ma non gli si può imputare anche questo episodio che avrebbe potuto dare un volto differente alla gara. Semmai il direttore di gara ha lasciato perplessi per altre valutazionbi, quando al 61' ha ignorato un dubbio intervento in area di Zanoncelli su Muller e, ancor più, quando, dopo aver lasciato proseguire l'azione conclusa da Skoro calciando sul pao, ha (65') indicato il dischetto dagli undici metri per il precedente intervento di Zaninelli su Pacine lanciato a rete. E ancora è risultao determinante espellendo affrettatamente Corini, il migliore in campo, che però si è rovinato la pagella essendosi fatto cogliere due volte in comportamento non regolamentare. E' l'uomo chiave del Brescia e pare che il Napoli lo abbia già bloccato per la prossima stagione. L'espulsione di Corini ha prodotto un logico sbandamento nella zona centrale del Brescia, proprio nel momento in cui il Torino - a testa bassa - stava caricando. E Muller, saggiamente spostatosi sulla destra lontano da Mariani (il loro duello è stato tra le cose più belle della partita), ha inventato il doppio cross (sul primo Skoro era stato anticipato da Babini) che, grazie alla torre di testa di Cravero, ha smarcato lo slavo: e Skoro finalmente lucido, ha evitato con un tocco Zaninelli, andando poi a ribadire con forza il pallone che stava già finendo in rete. Questo è avvenuto a 2' dal termine quando ormai il pareggio, sbloccato da Policano su rigore e riproposto nel giro di tre minuti da un bellissimo tiro di Valoti nel "sette" alla sinistra di Marchegiani, pareva cosa fatta, logica conclusione di una partita in cui il Torino non era riuscito a rendere sufficientemente organica la propria manovra, in modo da poter scardinare l'attenta retroguardia avversaria con Mariani, Luzardi e Rossi a zona, sempre efficaci e attenti nel chiudere gli spazi, nonostante gli sforzi encomiabili di Pacione per aprire i varchi. Anche Muller, spostato a sinistra, mostrava buona determinazione, alle prese con quel Mariani (ex di turno) che, trasformatosi da attaccante in difensore, dimostra di ben conoscere le astuzie del mestiere. Il brasiliano riusciva anche (58') a liberarsi splendidamente e, da posizione angolata, colpiva il palo. Splendida la sua giocata, quanto sfortunata, a differenza di quelle di altri (vero Policano?) che non hanno sortito effetti per l'incapacità di concludere una bella azione, servendo il compagno meglio appostato anziché tirando a rete.